Ethereum: salirà o scenderà dopo il 12 Aprile (Shanghai)?
Di Luca Boiardi
Ethereum il 12 Aprile permetterà lo sblocco dello staking, e tutti si chiedono: il prezzo crollerà oppure crescerà ancora di più? Analizziamo!
Ethereum e l'aggiornamento del 12 Aprile
Su Dune Analytics, software di analisi on chain, è presente una dashboard molto completa dedicata proprio allo staking di Ethereum.
Li si legge come attualmente siano in staking il 15% degli ETH circolanti.
Di questi ETH messi in staking, il 30% circa è in profitto (ovvero è stato messo in staking ad un prezzo inferiore di quello attuale), mentre il restante 70% è in perdita.
Anche un altro dato è particolarmente utile: più della metà degli ETH sono in staking tramite liquid staking o CEX, piattaforme come Lido in altre parole.
Come mai è importante? Beh, volendo chi aveva ETH in staking su Lido poteva vendere in qualsiasi momento i suoi stETH, anche se in leggera perdita (1-2% circa) per ETH.
Lo stesso vale per lo staking su CEX (vedi i BETH di Binance).
Insomma, la realtà è ben distante dal “tutti venderanno perché fin’ora non hanno potuto e non vedono l’ora di farlo per prendere profitto”.
Inoltre, gli utenti pro (che solitamente sono quelli più abbienti in termini di capitale) hanno tantissimi modi per coprirsi dai rischi di calo di prezzo di ETH o per bloccare i profitti anche senza vendere.
Ad esempio, si può usare strumenti derivati quali futures SHORT o opzioni di copertura.
Domanda per lo staking in arrivo?
Dall’altra parte, occorre anche sottolineare come lo staking attuale, in percentuale, su Ethereum sia molto minore rispetto alle altre chain Proof of Stake.
Guardando su StakingRewards, possiamo notare come ad esempio su Solana il 73% dei SOL è in staking. Su Cardano il 68%. Su Polygon il 40 e su Avalanche il 61.
Su Ethereum al momento ci troviamo solo al 15%, percentuale molto bassa considerando che ETH è la crypto #2 per capitalizzazione e che il suo derivato liquido di staking è uno dei più liquidi in DeFi.
Personalmente, al di la di discorsi di prezzo dove vige sempre imprevedibilità, mi aspetto che quella percentuale nei mesi successivi a Shangai aumenterà.
Qualcuno magari acquisterà anche ETH allettato dal fatto che è un asset produttivo (genera un rendimento sostenibile da fonti non inflattive). Nel caso ciò accadesse, impatterebbe positivamente sul prezzo.
Analisi tecnica Ethereum: momento di debolezza terminato?
Chiudiamo con un’analisi del grafico di Ethereum contro Bitcoin, molto importante per capirne la forza relativa.
Le ultime settimane sono state deboli: il trend era discendente, magari complice il timore ed il de-risking di alcuni trader verso Shangai.
Tuttavia, non si è mai persa la struttura primaria di range nella quale ci muoviamo da più di un anno, anzi, ci stavamo avvicinando in modo interessante al suo range low (0.056 BTC).
Negli ultimi giorni c’è stata un inizio di ripresa, che ha rotto una prima resistenza di brevissimo a 0.066 BTC.
Sarà interessante vedere se già nei giorni prima dell’update ci sarà domanda e FOMO oppure se ci sarà un altro inciampo.
Fintanto che non viene perso il range low, comunque, la struttura non viene compromessa a prescindere dalle oscillazioni di breve.
Chiudo con un consiglio: evitate di cercare di predire cosa accadrà immediatamente dopo o durante Shangai: di fatto è imprevedibile e ci sono troppi fattori in gioco, primo tra tutti la speculazione.
Concentratevi sul medio-lungo termine, ed i dati presentati sono sicuro che aiuteranno a ragionare con più lucidità!
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