FOMC concluso: importantissima decisione!
Di Gabriele Brambilla
In un momento di grande tensione dei mercati per i problemi al settore bancario, il FOMC odierno ha responsabilità ancor più grandi. Cosa si è deciso?
I risultati del FOMC di marzo 2023
Ecco finalmente conclusa la riunione del FOMC, il comitato più importante della Federal Reserve americana. Un incontro fondamentale in un periodo delicatissimo per il settore bancario americano (e non solo).
Nelle scorse settimane abbiamo assistito a diversi fallimenti di istituti ritenuti solidi. La preoccupazione di un “2008-bis” aleggia tuttora nell’aria, anche se molti addetti ai lavori tendono a escluderla.
In ogni caso, quanto stabilito dal FOMC potrebbe aggravare o migliorare il contesto. Infatti, le politiche monetarie restrittive hanno avuto un ruolo di primo piano nell’avviare la crisi bancaria.
Previsioni non scontatissime alla vigilia dell’appuntamento.
La maggioranza optava per un ulteriore aumento dei tassi di 25 punti base, forse l’ultimo salvo sgradite sorprese.
Una discreta percentuale di previsioni davano come possibile nessun aumento, così da non aggravare ulteriormente il difficile contesto.
La Federal Reserve ha confermato il primo pronostico: i tassi d’interesse americani passeranno dall’attuale 4,75% al 5% (massimi dal 2007). Arriva quindi un aumento di 25 punti base, identico a quello del mese precedente.
Stando ai pareri che circolano, questo potrebbe essere l’ultimo intervento. Attenzione però perché è ancora tutto da confermare; infatti, alcuni esperti ritengono possibile un ultimo aumento di 25pb a maggio.
La CNBC riporta che “The Federal Reserve will hike interest rates just one more time in 2023 before the central bank ends its inflation battle”.
Secondo David Kelly, Chief Global Strategist di JPMorgan Asset Management, la FED sta avendo problemi a determinare il pivot. Dopo ormai un anno di aumenti ai tassi, si dovrebbe optare per un approccio più neutrale e amico dei mercati.
Criptovalute positive dopo l’annuncio ma ritornate ai livelli precedenti in pochi minuti. Bitcoin sempre sopra i 28.000 dollari.
Per i mercati, giornata di attesa in vista del FOMC.
Borse Europee poco mosse, come da tradizione quando ci sono in programma appuntamenti importanti.
Spostandoci negli States, dove il mercato è ancora aperto, i principali indici (S&P500, Nasdaq e Dow Jones) reagiscono positivamente alla notizia nei primi minuti. Superata la volatilità iniziale, il mini-pump si è un po’ ridimensionato.
Nella consueta conferenza stampa, Jerome Powell ha voluto rassicurare le banche, garantendo il massimo sostegno da parte della Federal Reserve.
Secondo il presidente della FED, la battaglia contro l’inflazione sarà ancora lunga. L’obiettivo resta fissato a un valore del 2%.
Spazio anche a un commento riguardo la situazione depositi bancari, ormai stabili a detta di Powell.
La crescita dei tassi d'interesse nel tempo
Dalla scorsa primavera, i tassi d’interesse americani sono cresciuti esponenzialmente, passando dallo 0,25 al 5% attuale. La Federal Reserve è intervenuta aggressivamente per contrastare l’elevata inflazione, arrivata a circa il 9% al suo massimo.
Ecco il grafico di TradingView riguardante l’evoluzione tassi d’interesse negli Stati Uniti.
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