FTX potrebbe acquisire BlockFi per soli 25 milioni
Di Davide Grammatica
Per FTX e Sam Bankman-Fried il bear market è tempo di affari. Da una lato BlockFi, per 25 milioni, e dall’altro Celsius, ancora da definire
La trattativa
L’exchange FTX starebbe finalizzado, secondo alcune indiscrezioni provenienti dalla CNBC, l’acquisizione di BlockFi per 25 milioni di dollari. La creatura di Sam Bankman-Fried sarebbe vicina ad inglobare la società di servizi finanziari e crypto americana, ma l’accordo, stando alla testimonianza delle fonti, è ancora una faccenda riservata.
Le parti dovrebbero essersi accordate per una somma di 25 milioni di dollari, per un’operazione inferiore del 99% rispetto a una valutazione precedente di BlockFi, ovvero 4,8 miliardi di dollari. L’affare è passato da miliardi a milioni (letteralmente) e potrebbe richiedere molti mesi prima che possa essere completato.
Lo stesso BlockFi ha per primo segnalato le difficoltà a vivere in un mercato particolarmente ribassista, che ha avuto un impatto negativo anche per quanto riguarda il personale, ridotto del 20%. Inoltre, la notizia arriva dopo che proprio FTX ha fornito a BlockFi una linea di credito rotativo di 250 milioni di dollari, per sopravvivere, appunto, al periodo di forte instabilità.
Il ceo di BlockFi, Zac Prince, ha invece smentito categoricamente la notizia, o quantomeno il fatto che l’azienda possa essere venduta per soli 25 milioni di dollari.
Il fronte Celsius
FTX, in questo senso, sembra molto attivo nel cercare di dare una mano alle aziende coinvolte particolarmente dalle difficili condizioni del mercato. Non a caso, l’exchange è stato accostato a Celsius Network, con il programma di rilevarlo.
Ultimamente però, quest’ultima strada sembra essersi raffreddata, con FTX che si è allontanato dall’accordo citando un buco in bilancio di 2 miliardi di dollari.
Una situazione molto difficile, e aggravata, se si vuole, dal fatto che Celsius continua a mantenere bloccati i fondi degli investitori ormai da 17 giorni, proprio per evitare un collasso della piattaforma.
Paradossalmente, nonostante siano stati impediti i prelievi, il servizio di prestito è rimasto attivo, con il regolare pagamento di incentivi settimanali agli investitori. Che però non possono essere incassati. Per stemperare la situazione, ad ogni modo, il ceo di Celsius Network, Alex Mashinsky, ha garantito per la sicurezza dei fondi, dichiarando come la piattaforma stia lavorando incessantemente per risolvere il problema.