Google Play abbraccia Web3 e NFT, ora disponibili su Android
Di Davide Grammatica
Google ha reso possibile integrare la tecnologia NFT sulle app di Google Play, aprendo così le porte del Web3 a tutti gli utenti Android
Gli NFT conquistano Google Play
Con la possibilità di integrare la tecnologia NFT sulle app di Google Play, il gigante di Mountain View consentirà a tutti gli utenti Android si acquistare, vendere e guadagnare tramite non-fungible-tokens direttamente dalle applicazioni dello store.
Lo ha affermato Google stessa, che consentirà quindi ai suoi partner commerciali di espandere il numero e la scala delle loro offerte basate su blockchain e tokenizzazione, cercando in questo modo di rispondere alle esigenze e alle ambizioni in ambito Web3 degli sviluppatori.
“Dalla rivisitazione dei giochi tradizionali con contenuti di proprietà degli utenti, all’aumento della loyalty degli utenti attraverso ricompense NFT, siamo entusiasti di vedere fiorire nuove esperienze creative, e aiutare così gli sviluppatori a espandere le loro attività“, ha dichiarato Joseph Mills, product manager di Google Play.
NFT e fidelizzazione degli utenti
Apple, diretta concorrente di Google, ha adottato (e adotta ancora) un atteggiamento molto più prudente rispetto alla possibilità di integrazione degli NFT sulle applicazioni dell’App Store. E verosimilmente, in relazione a problemi di sicurezza, rispetto ai quali Google ha annunciato nuove misure.
“Richiediamo che le app siano trasparenti con gli utenti in merito alle risorse digitali tokenizzate“, ha sottolineato, in questo senso, Mills. “Se un’app o un gioco vende o consente agli utenti di guadagnare risorse digitali, gli sviluppatori devono dichiararlo chiaramente, e visto che queste risorse hanno lo scopo di creare esperienze più ricche e coinvolgenti, gli sviluppatori non potranno promuovere alcun potenziale guadagno derivante da attività di gioco o di trading“.
Tra i collaboratori di Google per questa operazione, inoltre, sarebbe presente Reddit, la cui integrazione degli NFT è iniziata ormai da molti mesi. Il processo, ovviamente, sarà graduale, con novità introdotte periodicamente e partendo dagli Usa, per arrivare a un lancio globale entro la fine dell’anno.
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