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Hardware wallet crypto: TUTTO quello che DEVI sapere

Di Davide Grammatica

Ecco tutto quello che devi sapere sugli hardware wallet crypto, il modo più sicuro per custodire le tue criptovalute in massima sicurezza.

Hardware wallet crypto: TUTTO quello che DEVI sapere

Che cosa sono gli hardware wallet

Gli hardware wallet consistono in un dispositivo fondamentale per chiunque voglia approcciarsi alla tecnologia blockchain e, ovviamente, alle criptovalute. Forniscono sicurezza garantendo la praticabilità delle operazioni su blockchain; solo per questo bisognerebbe prendere in considerazione il loro utilizzo. 

Prima di iniziare, sarebbe necessario avere ben in mente in che cosa consiste effettivamente un wallet. Si tratta di un portafoglio nel quale sono inserite le chiavi private delle proprie criptovalute. Ne esistono di due tipi: custodial e non-custodial; la differenza consiste nell’effettiva proprietà sulle criptovalute, pur potendo in entrambi i casi utilizzarle. 

A cosa serve un Hardware Wallet?

Un Hardware Wallet è un dispositivo che permette di custodire le proprie crypto in massima sicurezza, ovvero:

  • Detenendone il controllo al 100% (tu sei l’unico possessore della seed phrase e chiave privata del wallet)
  • Detenendo il tutto offline (essendo il wallet fisico, le operazioni sensibili come la firma delle transazioni avvengono sempre senza connessione ad internet)

Sono due aspetti molto importanti e che possono fare la differenza, soprattutto quando si inizia a detenere somme rilevanti di crypto.

Se il primo è valido per qualsiasi wallet (anche uno online, come MetaMask), il secondo invece è la caratteristica chiave dei wallet hardware, ed è ciò che li rende più sicuri.

Se utilizzando un wallet software installato sul proprio PC è più facile incorrere in truffe che ce lo svuotano, con un corrispettivo fisico ciò è più raro.

Bada bene: occorre anche in questo caso prestare molta attenzione agli aspetti di messa in sicurezza soprattutto della propria frase di recupero, ma quantomeno non c’è possibilità che un attaccante possa sottrarci tali dati dal PC, essendo archiviati direttamente sul dispositivo offline.

Se vuoi approfondire queste tematiche, abbiamo creato un corso gratuito dedicato proprio alla sicurezza delle crypto, che ti consiglio di seguire.

Come funziona un wallet hardware

Un hardware wallet mantiene le proprie risorse al sicuro anche quando il computer che si sta utilizzando risulta essere poco protetto o compromesso da un qualche malware. Il loro scopo, infatti, è quello di offrire un ulteriore livello di protezione contro attacchi informatici, operazioni di phishing e virus . 

Un wallet hardware può funzionare con più blockchain contemporaneamente e risulta essere particolarmente pratico se si possiedono asset che coinvolgono più coin, cosa comune per chi opera nell’ecosistema crypto. Bitcoin, Ethereum e le varie altcoin possono essere benissimo gestite da un solo dispositivo ed è possibile eseguire un backup di asset con una singola frase di ripristino. 

Nella maggior parte dei casi, un hardware wallet consiste in un piccolo dispositivo plug-in (una chiavetta, per intenderci), che funge da “chiave” per poter accedere alle proprie risorse crypto. Tutto in modo sicuro e da qualsiasi luogo ci si possa trovare.

Inoltre, esso è anche un canale alternativo per accedere alle funzioni delle varie DApp senza dover per forza di cose crearsi un account. Non solo relative al mondo crypto, anzi, nulla vieta di sfruttarlo per accedere ad applicazioni di uso comune, come potrebbe essere un social o la propria casella mail. 

Hardware wallet Ledger

Oppure, ancora, l’hardware wallet può essere sfruttato per le operazioni di trading senza che i propri asset vengano spostati su un wallet di un exchange. Ciò consente a chi lo ritiene opportuno di procedere con le operazioni di scambio mantenendo la custodia dei propri token.

Il tratto distintivo degli hardware wallet

Ma perché tutto ciò risulta fondamentale? Per rispondere alla domanda bisogna partire dalla constatazione, o presa di coscienza, che le criptovalute non sono mai effettivamente archiviate all’interno di un wallet. E nemmeno in un hardware wallet, sia chiaro.

Il luogo dove le criptovalute “vivono” è la blockchain, indipendentemente dal tipo di operazione che si sta attuando. Un hardware wallet, quindi, ha il semplice scopo di memorizzare le proprie chiavi private, che a loro volta rappresentano la via di accesso ai propri fondi custoditi a un preciso indirizzo della blockchain di riferimento. È in questo modo che un hardware wallet diventa necessario per poter interagire, nel modo più sicuro possibile, con i propri asset. 

Altra caratteristica di un hardware wallet è invece quella di essere considerati un “cold storage”, poiché permettono di escludere le chiavi private dalla sfera di Internet. Potrebbe risultare banale, ma è un aspetto fondamentale se si cerca di mitigare il più possibile il rischio che le proprie criptovalute vengano esposte a un attacco online. Tra l’altro, a oggi risulta pure difficilmente verificabile se si siano mai svolti dei furti da hardware wallet, che quindi mantengono un buon “track record”, a differenza di numerose frodi che si sono verificate sui dispositivi connessi alla rete. 

"Le criptovalute non sono mai effettivamente archiviate all’interno di un wallet. Il luogo dove le criptovalute “vivono” è la blockchain"

Wallet hardware: garanzia di sicurezza

Le chiavi private consentono di poter eseguire la propria “firma”, a sua volta necessaria per poter eseguire una qualsiasi transazione sulla blockchain. La firma dipende direttamente dalle chiavi private e dimostra l’effettiva proprietà di queste ultime. Vien da sé, quindi, che una “firma” sia impossibile da falsificare senza che si sia in possesso delle chiavi private; nessuno può effettuare una transazione a nome di un altro wallet (o persona). 

L’hardware wallet, in ultima istanza, non fa che proteggere le chiavi private tramite un PIN e, nel caso, una passphrase opzionale. Anche nel caso di smarrimento del dispositivo, o del suo furto, quindi, è pressoché impossibile che qualcuno riesca ad estrarne le chiavi, che tra l’altro, come detto, sarebbero anche escluse dal campo d’azione di internet.

Nel caso si verificasse uno scenario del genere, come potrebbe essere il furto del dispositivo, si può ricorrere all’utilizzo di una frase di ripristino (o seed-phrase), ovvero una catena di parole che rigenerano le chiavi private, avendo eseguito un backup. Si potranno quindi spostare le chiavi su un hardware wallet nuovo. 

Esistono vari tipi di hardware wallet, il cui utilizzo conserva però degli aspetti comuni a tutti quanti.

Il primo è il livello di sicurezza, che garantisce ad ogni possessore la sicurezza di avere al sicuro le proprie risorse. Il secondo l’utilizzo di un PIN, che permette di sfruttare il wallet una volta collegato al computer. Infine, la modalità di utilizzo una volta di fronte a una transazione: una volta eseguita, questa dovrà essere confermata sul dispositivo stesso. 

Hardware wallet di riferimento: Ledger

Leader del mercato è sicuramente Ledger, nonché il più famoso, con i suoi modelli più popolari Nano X, Nano S Plus e l’ultimo arrivato Flex. Le varianti del wallet consistono principalmente nella “memoria” del dispositivo, mentre rimangono comuni le modalità di utilizzo, le funzioni e il design. 

Ledger wallet hardware

Nello specifico, il Nano X può arrivare a supportarne fino a 100 dApp.

Nano S Plus, che rinnova la tipologia di prodotto Nano S, ha come caratteristica distintiva proprio quella di aver incrementato la memoria del dispositivo, per permettere l’utilizzo di più applicazioni.

Ciò che quindi distingue Nano X è la presenza della batteria (gli altri devono essere collegati a una fonte energetica per poter funzionare) e la connettività bluetooth.

Quanto a Flex, si tratta di un dispositivo più costoso, dotato di schermo e-ink e touchscreen.

Ci sono alternative? Certamente! Trezor è un altro famoso brand del settore e fa del software open source il suo punto di forza. Scopriamolo meglio.

Trezor, l'alternativa

Un’alternativa a Ledger è Trezor, dispositivo dotato di un punto forte: il codice open source.

Mentre Ledger è chiuso, chiunque può leggere e studiare il codice che regola il funzionamento di un Trezor. In questo modo si aumenta la possibilità che venga identificata una vulnerabilità, tutelando così gli utenti.

Puoi conoscere meglio questo marchio nel nostro articolo dedicato a Trezor.

A prescindere dalla scelta, l’hardware wallet è uno strumento indispensabile per proteggere al meglio i propri asset crypto, irrinunciabile per tutti i crypto investitori che detengono dei capitali sufficienti a giustificarne l’acquisto.

Hardware Wallet bitcoin only

Sei massimalista e detieni solo Bitcoin? Allora probabilmente preferirai possedere uno dei cosiddetti wallet “bitcoin only“.

Si tratta di hardware wallet che supportano solo bitcoin anziché una varietà di crypto.

Ma come? Che senso ha? Gia che ci sono, conviene acquistarne uno che supporta tutto, no?

Beh, in realtà i wallet bitcoin only sono tipicamente più sicuri: essendo concentrati sulla gestione di solo bitcoin, la cosiddetta “superficie d’attacco” (ovvero quantità di possibili falle di sicurezza utilizzabili per hack o exploit) è minore.

Insomma, se si detiene solo bitcoin è preferibile scegliere un wallet bitcoin only.

Per fare alcuni esempi, c’è il Trezor in versione solo bitcoin (rigorosamente di colore arancione!), ma anche altri come Coldcard o Bitbox.

Hardware Wallet bitcoin only

Qual è il migliore hardware wallet?

Ma quindi… Qual è il migliore? Qual è il wallet più sicuro? Beh, la risposta come sempre dipende.

Dipende da quanto vuoi spendere, da quanto è importante per te la semplicità d’uso, la portabilità o altre funzioni.

Per rispondere a tutte le possibili domande del caso e giungere ad una scelta consapevole, abbiamo creato questa video guida dove confrontiamo tutti i principali hardware wallet.

Mettiamo in luce i loro pro e contro, e alla fine rispondiamo proprio alla fatidica domanda: qual è il migliore?


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