Bitcoin: continua a calare l’hash rate
Di Davide Grammatica
L'hash rate di Bitcoin, in un solo mese, è calato del 14%, e i costi degli l’hardware dei miner rischiano di diventare insostenibili
I problemi recenti del mining BTC
Il prezzo di Bitcoin, di recente, non è il solo a calare. Anzi, dopo i recenti massimi, anche l’hash rate ha cominciato a calare drasticamente. Questo è diminuito del 14% dal suo massimo storico in una sola settimana, e attualmente viaggia sui 234 EH/s, dopo un dump fortissimo registrato il 22 novembre.
Allo stesso tempo, è il prezzo dell’hardware necessario per il mining ad attirare le attenzioni. Sicuramente, uno shock dell’offerta di miner e istituti di credito potrebbe esercitare una significativa pressione al ribasso sul mercato ASIC (application-specific integrated circuit). A sua volta, una minore domanda di nuovo hardware avrà un impatto rilevante sui prezzi delle macchine nuove e usate.
Il tempismo, nel mining, è tutto. Soprattutto quando si parla di rendite. I mercati sono ciclici, e i mercati ribassisti, così come i crolli dell’hash rate, sono comuni, ma fa comunque effetto vedere la redditività, in questi giorni, al minimo storico.
Addirittura, fare mining in aree in cui i prezzi dell’elettricità sono aumentati potrebbe pure portare ad un’attività in negativo, e sicuramente ha aumentato il periodo di rimborso per i miner. senza pensare che si comincia a intravedere l’halving, che secondo i calcoli avverrà nel 2024.
Tempi duri per i miner
Tutti questi fattori sembrano concorrere ad ostacolare l’attività dei miner di Bitcoin, ma allo stesso tempo non si esclude che i prezzi dell’hardware possano crollare nel giro di un anno o due. E del resto, i miner alimenteranno nuovamente i loro impianti dopo che l’hash rate e la “difficoltà” avranno raggiunto il punto in cui sarà possibile realizzare profitti.
A livello grafico, allo stesso modo, la situazione non pare rosea, tanto che lo stesso crollo dell’hash ha portato a una segnale di death cross, preannunciando un contesto di capitolazione. L’ultima volta successe lo scorso giugno, a seguito del crollo dell’ecosistema Terra.