Ho investito in memecoin: ecco com'è andata (TESTIMONIANZA)
Di Gabriele Brambilla
Ecco la testimonianza di un investitore che ha investito (e perso denaro) in memecoin senza sapere cosa stava facendo. Facciamone tesoro per migliorare...

Premessa
Nonostante passino gli anni, le memecoin e l’operatività di gambling restano una delle modalità dominanti per entrare sul mercato. Il risultato finale è spesso lo stesso: perdite ingenti, delusioni e rabbia nei confronti dell’intero comparto crypto. Alcune persone invece la prendono diversamente e decidono di porre rimedio alla mancanza di esperienza e conoscenze, così da non commettere più errori.
Oggi racconteremo una testimonianza raccolta da una persona che anni fa investì una somma importante in memecoin pensando di fare il colpaccio. Tuttavia, le cose non andarono come previsto. Non diremo di quale token si tratta perché poco importa; basti sapere che si trattava di una delle tante memecoin nate sulla scia di quelle più celebri, dotate di capitalizzazioni di pochi milioni di dollari.
Quanto scriveremo NON riguarda alcun componente del nostro team. L’articolo è pensato per far riflettere sui rischi di un approccio sbagliato alle criptovalute e agli investimenti in generale, per evitare di prendere rischi non calcolati e soprattutto sconosciuti.
Ultima cosa: ci sono persone che effettivamente si sono arricchite anche con le crypto più pericolose. Noi però vogliamo parlare di investimenti ben pianificati e non super spinti (cippino a parte), non di operatività molto rischiose e assimilabili al gambling.
Detto questo, cominciamo!
Ho investito in memecoin: ecco il racconto
Nota: il racconto è stato riadattato per una lettura più gradevole, ma il significato e gli eventi non cambiano.
Ricordo bene mese e anno in cui iniziò il mio percorso con le criptovalute: giugno 2021 inoltrato.
Prima di allora, avevo sentito parlare giusto qualche volta di bitcoin e forse di Ethereum. Non mi ero però mai interessato, anche perché non avevo a disposizione chissà quanto denaro, né avevo degli investimenti particolari, giusto una piccola somma su un prodotto obbligazionario a basso rischio.
Un giorno un amico iniziò a parlarmi di una criptovaluta che stava facendogli guadagnare un sacco di soldi. Mi disse che in poche settimane aveva moltiplicato per 5 il capitale iniziale, che la community era solida, che il progetto cresceva e via dicendo. Nel giro di una manciata di minuti, ero in uno stato di esaltazione mai sperimentato.
Nota dell’editor: la FoMO è proprio così. Si tratta di un meccanismo psicologico che ci spinge a compiere azioni senza ragionare né calcolare le possibili conseguenze negative. Proseguiamo!
Le mie conoscenze stavano a zero, perciò l’amico dové spiegarmi tutto: dove scaricare il wallet (MetaMask), segnarsi la seed phrase, creare un account su un exchange e via dicendo. Fortunatamente (o sfortunatamente?) non ebbi grandi difficoltà, anche perché il mio background informatico è solido (lavoro nel settore IT).
Preso dalla foga, andai ad acquistare circa 5.000 euro di questa memecoin. Mi ero già fatto i conti: deve ancora decollare, basta fare 10x e metto via 50.000 euro nel giro di poche settimane. Tutto sembrava semplicissimo e non pensai minimamente al rischio che c’era dietro. Se oggi ripenso alla leggerezza di quel “basta fare 10x” mi viene ancora il nervoso.
Inizialmente le cose andarono bene. In una manciata di giorni, non ricordo quanti ma una o due settimane, avevo già oltre 10.000 euro. Devo dire una cosa: in partenza ero esaltatissimo e solo oggi capisco quanto fosse pericoloso. Però, era ancora più pericoloso lo stato d’animo che arrivò in seguito: vedendo che il token cresceva, mi sentivo già come se fossi uno squalo della finanza che non poteva perdere.
Cominciai a seguire il grafico in continuazione. Non capivo nulla di candele, pattern e indicatori, ma dopo 2/3 articoli letti in rete mi ero convinto di essere diventato esperto. Il gruppo Telegram del token faceva il resto: migliaia di persone esaltate che si soffiano a vicenda e gettano benzina sul fuoco. Ogni tanto si faceva vivo uno dei founder del progetto, elencando le novità in sviluppo: sponsorizzazioni sportive, beneficienza, nuovi listing, NFT e chi più ne ha più ne metta.
Nota dell’editor: in piena mania memecoin, era comune che si elencassero i super progetti del token. Le sponsorizzazioni sportive e la beneficienza occupavano un posto di primo piano e infiammavano davvero i partecipanti. Si trattava però di meccaniche di marketing trite e ritrite, pensate per attirare più capitali possibili. Continuiamo!
Arrivato vicino ai 13mila euro, qualcosa iniziò ad andare storto. Ci furono le prime giornate in rosso, in cui si perdeva per strada un po’ di valore, ma niente di preoccupante. Il trend però si amplificò e cominciai a vivere in prima persona l’esperienza delle montagne russe dalla scrivania. Per farla breve, il valore dei miei token raggiunse i 3.000 euro. Avrei potuto uscire prima? Certamente. Oggi mi mangio le mani pensando a quanto ero in positivo, ma a suo tempo pensavo che era impossibile non tornare su; mi dicevo: “se oggi vendo e domani sale è un problema”.
Alla fine, anche grazie a un colloquio casuale con un conoscente esperto, capii meglio le reali dinamiche del token e, soprattutto, della mia testa. Limitai le perdite vendendo a circa 3k; “grazie” alle commissioni di vendita (c’era un meccanismo nel contratto del token), persi altri 300 euro.
Da quell’esperienza ho imparato tanto. Oggi investo in modo consapevole e seguo costantemente i mercati. Il mio portafoglio è bilanciato e ho deciso di mettere da parte gli asset privi di valore reale, perché non fanno per me. Bitcoin ed Ethereum restano le mie scelte preferite nel mondo crypto, ma ho un altro paio di altcoin che seguo con interesse. Diciamo che ho avuto delle soddisfazioni che compensano il brutto inizio.
"Mi sentivo già come se fossi uno squalo della finanza che non poteva perdere..."
Cosa imparare da questa lezione
Il racconto di questo investitore ha un lieto fine: la perdita è stata limitata ed è servita a farlo migliorare. Di frequente però accade di peggio: perdite enormi che non portano nulla di positivo.
Le raccomandazioni sono sempre le stesse: studiare, conoscere la propria tolleranza al rischio, investire di conseguenza, seguire i piani e non farsi prendere la mano. L’abbiamo detto all’infinito e continueremo a farlo. Però, un racconto concreto ci aiuta a immedesimarci nella situazione, facendoci toccare con mano quali sono le implicazioni di un’operatività casuale, soprattutto quando di mezzo ci sono asset come le memecoin.
Le crypto, ma anche gli asset tradizionali, hanno dei rischi. Se li conosciamo e ci poniamo obiettivi raggiungibili, l’approccio è sano. In caso contrario, qualcosa non va e si deve porre rimedio.
Se non hai le conoscenze e l’esperienza necessarie a muoverti negli investimenti, fermati e segui i nostri corsi gratuiti sul portale di formazione TCG Learn. In questo modo getterai le basi su cui costruire il tuo bagaglio dell’investitore o trader.