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Che cos'è la Fear of Missing Out (FoMO)

Di Gabriele Brambilla

Spazio alla componente emotiva, da non sottovalutare quando si investe il proprio denaro. In questo articolo parleremo della FoMO, ovvero Fear of Missing Out

Che cos'è la Fear of Missing Out (FoMO)

Introduzione alla Fear of Missing Out (FoMO)

Investire e fare trading può portare a guadagni o perdite del capitale e a una pressione non da poco; spesso però abbiamo a che fare anche con un’altra brutta bestia: la FoMO, Fear of Missing Out.

Come ben sai, generalmente ci occupiamo di raccontare le notizie del mondo crypto ed economico, guidarti su piattaforme ed exchange e fornire più conoscenze possibili per raggiungere i propri obiettivi. Alle conoscenze in materia (che puoi costruire con i nostri corsi) dobbiamo però abbinare anche un buon lavoro sulla componente mentale, indispensabile per avere successo e, soprattutto, essere sereni. Sì perché la psicologia non entra in gioco solo quando si fa trading o qualche operazione più complessa e rischiosa, ma si manifesta anche nel semplice hold.

In questo articolo abbiamo quindi dato spazio alla FoMO, una delle paure più diffuse nel nostro campo. Scopriremo però che essa va ben oltre gli investimenti e permea nella vita di molte persone.

Prendi ciò che leggerai come un inizio, perché quando in gioco c’è l’emotività serve pazienza per superare le barriere che possono crearsi.

Cosa significa FoMO?

Come abbiamo visto nell’introduzione, FoMO means Fear of Missing Out, tradotto in “paura di essere tagliati fuori”. Descriviamola con un esempio che magari hai vissuto in prima persona.

Una criptovaluta, poniamo DOT di Polkadot, inizia a guadagnare valore. Più passano i giorni, più si susseguono le candele verdi. Nell’arco di una settimana, i possessori della coin hanno guadagnato una percentuale in doppia cifra (o forse più) e il trend non accenna a finire. Su CoinMarketCap e CoinGecko è sempre la migliore e nei forum la gente impazzisce; l’hype è alle stelle.

Un investitore qualsiasi si fa ingolosire. Non possiede alcun DOT, ma l’andamento della moneta lo fa sentire a disagio e pensa “mentre gli altri guadagnano, io sono qui ad assistere passivamente. Potrei perdere questo treno e restare tagliato fuori”. Ecco che entra in gioco la FoMO, Fear of Missing Out.

L’investitore decide di posizionarsi e acquista DOT, reduce però da una crescita piuttosto verticale. Come la storia (e il buonsenso) ci insegna, una risalita troppo brusca porta solitamente a un risultato: la perdita di valore di lì a poco, dovuta ai take profit di chi era già presente da tempo.

Ora, il nostro amico investitore potrebbe essere entrato ancora presto, salvandosi quindi da improvvisi dump nel caso vendesse a profitto. Ciò che dobbiamo tenere a mente è che, prima o poi, qualcuno farà lo stesso ragionamento ma tardi, perdendo del denaro. A volte molto denaro.

La FoMO è davvero una brutta bestia, responsabile in casi estremi di veri e propri fallimenti su investimenti molto azzardati.

Le operazioni imprudenti o addirittura senza senso hanno comunque almeno un pizzico di Fear of Missing Out nella loro “ricetta”. Per questo motivo, oltre a saper analizzare il mercato, studiare i progetti, comporre il portafoglio e stabilire una strategia, dobbiamo anche saper riconoscere i momenti in cui le decisioni vengono inflazionate dalle emozioni. Queste ultime sono qualcosa di bellissimo nella vita in generale e fanno parte della nostra natura; tuttavia, negli investimenti dobbiamo cercare di essere dei robot e lasciarle fuori dalla porta.

Fear of Missing Out: oltre le criptovalute

La FoMO è una paura che fa leva su delle componenti antiche della nostra mente. L’essere tagliati fuori va ben oltre gli investimenti e tocca numerosi aspetti della vita. Anzi, la FoMO crypto o da trading è solo un ramo di un “albero” molto più complesso.

La psicologia studia da anni questa paura, esplosa con l’arrivo dei social media. Tuttavia, è qualcosa di molto più antico, che si ricollega a quando i nostri antenati lottavano quotidianamente per la sopravvivenza. Allora, restare esclusi da una comunità innalzava le possibilità di morire. Se oggi questo problema non c’è più, almeno per gli uomini e le donne che vivono nei paesi sviluppati, la paura di restare tagliati fuori è ancora lì a farci compagnia.

Se un minimo di Fear of Missing Out la si sperimenta sempre, sin dai primi anni di vita (pensiamo a un bambino che teme di restare escluso dai gruppetti all’asilo), internet e i social hanno acuito il problema.

La Fear of Missing Out è di fatto un tipo di ansia che colpisce molto i più giovani, non risparmiando però anche le fasce di età superiori. Mediante i social si possono vedere le altre persone che fanno viaggi ed esperienze, mentre noi siamo seduti a non far nulla, sentendoci quindi arrabbiati, nervosi ed esclusi. Oppure, potremmo vedere delle foto di un gruppo di amici che si sta divertendo, pensando “ma perché non mi hanno invitato?”.

Insomma, le sfaccettature della FoMO sono tante e vanno ben oltre le nostre competenze. È però interessante sapere che gli investimenti sono solo una delle occasioni in cui questa paura si manifesta.

Fear of Missing Out: oltre le criptovalute

Quante persone soffrono di FoMO?

Se consideriamo la FoMO social, su internet troviamo statistiche preoccupanti: pare che più del 50% degli utenti social ne soffra in qualche modo. La percentuale cresce anche fino al 75% quando ci si concentra sugli adoscelenti.

Quanto alla “nostra” FoMO, è difficile stimare quanti investitori ne siano affetti. Possiamo affermare con buona sicurezza che, più o meno, quasi tutti l’abbiamo sperimentata almeno una volta, per primo chi sta scrivendo queste righe. Dopodiché, grazie allo studio e all’esperienza, i suoi effetti dovrebbero essere sempre meno presenti.

Attenzione però a sottovalutarla e darla per sconfitta. La Fear of Missing Out è in grado di camuffarsi e potremmo non individuarla, almeno non subito. Come individuarla e superarla? Vediamo qualche consiglio.

"Negli investimenti, probabilmente chiunque ha sperimentato almeno una volta la FoMO"

Come superare la FoMO?

Prima di compiere qualsiasi operazione di trading o investimento, dovremmo innanzitutto valutare se fa parte della nostra strategia. Dovremmo avere chiari gli obiettivi e gli asset su cui operare, derivati da analisi fondamentale e tecnica. Se ci trovassimo a ragionare su dei movimenti estranei alla strategia, attenzione: potrebbero essere frutto della FoMO su quel determinato asset.

Ovviamente non è sempre la paura a muoverci: potremmo aver scovato qualcosa di interessante e dal potenziale e, in questo caso, sarebbe giusto approfondire la questione. L’importante è non prendere decisioni avventate, la regola d’oro per evitare la Fear of Missing Out.

In generale, poniamoci sempre queste domande:

  • L’operazione che sto valutando fa parte della mia strategia?
    • Se “no”: ho analizzato i fondamentali e l’andamento dell’asset? Vale la pena procedere?
    • Se  “sì”: le analisi sono ancora valide? Sto rispettando le modalità (tempistiche, capitali…) che ho stabilito inizialmente?
  • Come mi sento in questo momento? Avverto delle emozioni o sensazioni particolari? Dalla gioia al nervosismo, non dovremmo sentirne nessuna;
  • Qual è il sentimento del mercato? C’è eccessiva paura o esaltazione? Massima attenzione anche in questi casi;
  • Sono sicuro/a di aver valutato in modo analitico e razionale l’operazione? Attendiamo qualche ora e rivalutiamo tutto dall’inizio.

Seppur di qualche anno fa, il video che segue può aiutare a mettere alla porta la FoMO in trading e investimenti; dagli un’occhiata, sarà tempo ben speso.

Al di fuori degli investimenti, se volessi approfondire il tema, ecco un articolo sulla Fear of Missing Out molto interessante, che potrà darti una mano a riconoscerla e metterla alla porta.


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