Legge crypto: c'è la bozza negli USA!
Di Gabriele Brambilla
Arriva la bozza di legge crypto prodotta dalla Commissione dell'agricoltura USA, che ha giurisdizione sulla CFTC (Commodity Futures Trading Commission)
C'è la bozza di legge crypto della Commissione agricoltura
Era attesissimo e finalmente ci siamo: la Commissione per l’agricoltura del Senato americano ha rilasciato ieri la bozza di legge crypto, pensata per disciplinare il settore negli States. L’autorità eletta per vigilare determinati punti sarebbe la CFTC, ossia la Commodity Futures Trading Commission, la cui giurisdizione è appunto nelle mani dell’Agriculture Commission.
Non si tratta dell’unico disegno in circolazione. Questa estate, la Camera dei Rappresentanti ha rilasciato il Digital Asset Market Clarity Act, mentre il Senato sta appunto lavorando su un suo disegno. Questi ultimi puntano a dividere le responsabilità di vigilanza tra la CFTC e la SEC, specificando quali criptovalute sono da considerarsi securities e quali no.
Il documento prodotto dalla Commissione agricoltura è composto da poco più di 150 pagine e si occupa di diverse tematiche, tra cui definire che cosa sono le commodities digitali. Inoltre, si stabiliscono delle prime direttive su come dovrà muoversi la CFTC per far valere la sua autorità.
Con le crypto sempre più parte integrante della vita economica e finanziaria degli americani, un set normativo chiaro è ormai indispensabile. In aggiunta, è necessario affrontare le crescenti preoccupazioni sulla corruzione e sui conflitti di interesse.
Le mancanze del disegno di legge sulle criptovalute
La bozza appena rilasciata non è priva di lacune che sollevano immediatamente delle critiche.
Innanzitutto, uno dei motivi di maggiore attrito tra Democratici e Repubblicani è il legame con le crypto del presidente Trump.
Gli esponenti Dem alzano in continuazione interrogativi riguardo i conflitti d’interesse della Casa Bianca nell’industria. Donald Trump avrebbe ottenuto oltre 600 milioni di dollari di profitti dalle varie attività crypto della famiglia, tra cui spicca World Liberty Financial. Per non parlare delle memecoin TRUMP e MELANIA, la cui price action nel periodo del lancio suggerisce che qualcosa di strano dietro le quinte sia avvenuto.
In aggiunta, come ricordano diverse testate, la famiglia Trump possiede il 20% delle quote di American Bitcoin (una mining farm).
La bozza menziona i conflitti di interesse e la corruzione, ma ci sono delle inefficienze che andranno trattate con più attenzione.
Vi è poi una problematica più pratica: le forze in campo. La CFTC, che dovrebbe avere autorità su almeno una parte dell’industria crypto, ha un numero di operativi decisamente inferiore rispetto a quello della SEC (circa 550 contro 4200). Ci si domanda come si potrà far fronte al maggior carico di lavoro.
Nell’Agriculture Commission si sta parlando proprio di questo. Servirebbero più mezzi e personale per assicurare una vigilanza stabile e robusta, a tutela di tutti gli utenti sul suolo americano.
Trattandosi di una bozza, tutto è ancora da decidere e restano tanti punti incerti o da completare. Possiamo quindi immaginare che anche la questione del budget rientrerà nelle discussioni che si terranno al Senato americano.