Le memecoin si scaldano

Bitcoin conserva il suo assetto rialzista anche sopra i 60mila dollari, e il settore altcoin è in pieno fermento. Tuttavia, i numeri migliori non sono registrati né da Ethereum né dai principali Layer-1/2, ma dalle memecoin dei diversi ecosistemi. Ed è curioso notare come, tra queste, siano quelle a tema “canino” a prendersi le luci del palcoscenico.

Bonk (BONK) guida la classifica. La più grande memecoin su Solana ha registrato il +45% nelle ultime 24 ore, per un rialzo che non sembra mostrare segni di rallentamento e che sovraperforma SOL stesso, tra i L1 migliori con un +12% nell’ultima giornata.

E a sorprendere particolarmente non è nemmeno il rialzo delle ultime ore, quanto un trend resiste tutt’ora da ormai un anno: +3.240% negli ultimi 12 mesi.

Sulla scia di BONK c’è invece la prima memecoin di tutto il mondo crypto: Dogecoin, che da un po’ di tempo non si faceva sentire. DOGE ha registrato un +53% settimanale dopo un anno in cui il prezzo non ha mai avuto una volatilità fuori dall’ordinario (nell’ordine di grandezza proprio di una memecoin), e questa volta senza il supporto di alcun post di Elon Musk, a differenza di quanto avvenuto durante i precedenti bullmarket.

A completare il podio, infine, Shiba Inu Coin, con un +41% settimanale e improvvisamente a un nuovo ATH annuale. Durante tutto il 2023, infatti, SHIB ha decisamente sottoperformato tutto il settore, e sembra aver ritrovato gli stimoli giusti sono all’inizio di quest’anno (nonostante uno sviluppo costante di tutto l’ecosistema).