NASDAQ: indice tecnologico d'eccellenza
Di Gabriele Brambilla
Parliamo del Nasdaq, la borsa più importante in assoluto per quanto riguarda i titoli tecnologici

Una piazza di scambio enorme...
In questo articolo scopriremo una delle piazze di scambio tradizionali più importanti in assoluto: il Nasdaq, con sede nella città di New York.
Dopo aver capito di che cosa si tratta, spenderemo qualche parola sulla storia di questa borsa. Vedremo poi perché è così importante e daremo anche uno sguardo a qualche piccola curiosità.
Indice
Che cos'è il Nasdaq?
Nasdaq è l’abbreviazione di un nome ben più lungo, ossia National Association of Securities Dealers Automated Quotations. La sede si trova nella città di New York, nell’iconica cornice di Times Square.
Si tratta di uno dei principali indici di borsa a livello globale, secondo solo al NYSE (New York Stock Exchange) e rappresenta il punto di riferimento per le società tecnologiche. Questa è infatti la casa di grandi nomi dell’industria tech, ma anche di aziende più piccole e in rampa di lancio. La parola d’ordine per il Nasdaq è innovazione: esattamente ciò che le società quotate in questa sede perseguono ogni giorno.
Fondato nel 1971 in pieno boom della New Economy, il Nasdaq è stato il primo mercato azionario elettronico del mondo. Un vero pioniere che ha rivoluzionato il modo in cui avvenivano gli scambi, basati su un sistema di negoziazione fisico che oggi non trova più spazio. È proprio grazie a questa innovativa piazza di scambio che abbiamo detto addio alle immagini tipiche delle borse: operatori “impazziti” che urlano, galoppini che macinano kilometri al giorno e pavimenti ricoperti da migliaia di foglietti.
Oggi, il Nasdaq ospita più di 3.300 aziende e richiama capitali da ogni angolo del globo.
Storia del Nasdaq
Approfondiamo un po’ la storia di base della borsa numero 2 al mondo.
Il Nasdaq nasce come un’alternativa più moderna ai mercati tradizionali come il già menzionato NYSE. Dopotutto, già il nome suggerisce il carattere innovativo: Automated Quotations è una dichiarazione del concetto alla base.
Fin dalla sua creazione, questa piazza ha richiamato un numero crescente di società tecnologiche, probabilmente proprio grazie al carattere moderno, diventando la casa di giganti come Apple, Microsoft, Amazon e Google (ovvero Alphabet).
L’espansione è stata decisamente importante, ma non sono mancati i periodi di grande crisi. L’esempio migliore è lo scoppio della Bolla dot-com all’inizio degli anni 2000. In quell’occasione, l’indice NASDAQ Composite raggiunse l’ATH del tempo a poco più di 5.132 punti; due anni e mezzo dopo (circa a metà 2002), toccò i minimi poco sopra i 1.000. Una perdita terribile che ancora oggi gli addetti ai lavori ricordano bene.
Un altro momento storico fu il 19 ottobre 1987, noto come il Black Monday. In questa data, le piazze di scambio mondiali subirono un crollo significativo. Il Nasdaq lasciò per strada “solo” l’11,3% a causa del crash del market system interno (una sfortuna diventata fortuna per l’occasione).
In ogni caso, la resilienza e il continuo afflusso di nuove aziende tecnologiche hanno permesso a questa piazza di riprendersi da ogni colpo e raggiungere nuovi record negli anni successivi.
Oggi il Nasdaq registra volumi di scambio giornalieri enormi, con picchi ancor più elevati nei periodi di forte volatilità.

Perché è così importante?
Definire il Nasdaq solo un indice borsistico è limitante: si tratta infatti anche di un indicatore chiave della salute del settore tecnologico. Ciò che lo distingue è la forte presenza di società tech che, dall’intelligenza artificiale all’hardware, dai software al cloud computing, tracciano i nuovi percorsi dell’innovazione.
Proprio per la natura così moderna, rispetto ad altri indici come il Dow Jones, il Nasdaq tende a essere più volatile, riflettendo l’impronta tecnologica e votata all’evoluzione.
Una delle innovazioni più rilevanti resta comunque il sistema di quotazione elettronico, che ha eliminato la necessità di una sede fisica per la negoziazione e reso il mercato più efficiente e accessibile agli investitori di tutto il mondo. In aggiunta, il modello è stato preso come esempio per tutte le altre piazze di scambio.
Oltre alla tecnologia, il Nasdaq è anche un barometro dell’innovazione globale, con il suo indice NASDAQ100 che raccoglie le 100 aziende non finanziarie più importanti, tra cui titoli di settori come comunicazioni, semiconduttori e molto altro ancora.
Fatti Interessanti sul Nasdaq
Apple si quotò al Nasdaq nel 1980, mentre Microsoft fece il suo ingresso sei anni dopo, nel 1986. Partite dal nulla, oggi entrambe le società sono quotate per migliaia di dollari: dei colossi diventati tali che hanno spinto non poco anche la stessa piazza di scambio.
Negli ultimi anni non è mancata di certo l’innovazione Il Nasdaq è stato infatti il mercato preferito per le IPO di startup tecnologiche come Airbnb, Uber e Rivian, che hanno scelto questo indice per il loro debutto. Un palcoscenico di primissimo ordine per delle società che si sono distinte nei rispettivi settori.
Principali indici del Nasdaq
L’andamento di questa piazza di scambio è tracciabile con i due principali indici che la riguardano: il NASDAQ Composite e il NASDAQ-100.
Quest’ultimo, il NASDAQ-100, dicevamo che è un indice azionario che comprende le 100 imprese non finanziarie quotate su questo mercato. Si tratta di un indice ponderato, ossia che il peso delle aziende che lo compongono è basato sulla loro market cap (più delle regole particolari). Esso include anche le società estere.
Il NASDAQ Composite è anch’esso un indice, ponderato per capitalizzazione. Per rientrare nel Composite, il titolo deve essere quotato esclusivamente al Nasdaq, salvo un’eccezione: essere stato quotato almeno due volte su un mercato non USA prima del 2004 in maniera continuativa.
Sono esclusi dal NASDAQ Composite i seguenti asset: warrant, ETF, azioni privilegiate, obbligazioni convertibili, closed-end fund e altri derivati.
Grafici TradingView
In chiusura
Il Nasdaq è più di un semplice indice azionario: è piuttosto una finestra sul futuro dell’innovazione, nonché un termometro dell’economia digitale.
Grazie alla sua storia ricca di eventi, unita alla sua importanza nel panorama finanziario e ai continui sviluppi tecnologici, questa piazza di scambio resta una delle più osservate e partecipate dagli investitori di tutto il mondo.