NFT: Yuga Labs domina il settore con il 35% delle vendite
Di Davide Grammatica
Yuga Labs, la società dietro alla famosa collezione Bored Ape Yacht Club, ha totalizzato un terzo del volume totale delle vendite di NFT nel Q1 2023.
Il dominio NFT di BAYC
Yuga Labs, la società Web3 dietro alla famosa collezione Bored Ape Yacht Club (BAYC), sta letteralmente dominando il mercato NFT, rappresentando da sola una quota pari al 35% del settore. Almeno nel periodo che va da ottobre 2022 a marzo 2023, secondo un report di DappRadar.
Oltre alla celebre BAYC e alle associate Mutant Ape Yacht Club e Otherside, Yuga Labs ha infatti acquistato i marchi CryptoPunks e Meebits NFT, direttamente dal creator originale Larva Labs.
I progetti hanno generato collettivamente un volume di scambi di oltre 2 miliardi di dollari negli ultimi due trimestri e, secondo il report, rappresentando il 34,6% del volume di scambio totale dei non-fungible-token.
“Mentre alcuni progetti hanno ‘prosciugato’ le loro community abbandonando lo sviluppo, rinnegando le promesse fatte, o semplicemente non riuscendo a soddisfare le aspettative elevate, Yuga Labs è emersa come esempio di impegno”, si legge nel report. “Oltre che per saper sostenere e far crescere la sua community di possessori NFT”.
I numeri di Yuga Labs
Il Bored Ape Yacht Club guida il settore delle “immagini profilo” NFT, con un prezzo minimo di 51,45 ETH, o circa 100mila dollari, seguito da CryptoPunks a 49,49 ETH (95mila dollari).
Relativamente poco, se si pensa come nell’aprile 2022, la raccolta “blue chip” aveva raggiunto un prezzo medio di 429mila dollari, prima ancora del lancio di Otherside.
Ad ogni modo, negli ultimi due trimestri BAYC avrebbe prodotto 504 milioni di dollari in vendite, così come Mutant Apes (483 milioni). Poco più indietro Otherside, con 322 milioni di dollari in atti di vendita delle land del metaverso.
Inoltre, le vendite non sono più limitate nemmeno all’ecosistema Ethereum. Lo scorso febbraio, infatti, è stata lanciata TwelveFold, una raccolta di 300 Ordinals sulla rete Bitcoin, con un’asta iniziale che ha fruttato circa 16,5 milioni di dollari.
L’azienda, infine, si è dimostrata attiva anche nel difendere la proprietà intellettuale delle proprie collezioni, difendendo transitivamente anche quella di altri creator.
Giusto la settimana scorsa, Yuga Labs ha vinto quella che loro definiscono “vittoria legale fondamentale per Web3”, con un giudice federale che si è pronunciato contro l’artista Ryder Ripps, accusato di aver lanciato una collezione imitativa della BAYC
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