PancakeSwap taglia il tasso d’infazione di CAKE dal 20 al 3%
Di Davide Grammatica
Gli sviluppatori hanno proposto di ridurre i termini d’inflazione del token nativo CAKE, dal 20% a una intorno al 3-5%
Gli sviluppi di PancakeSwap
Gli sviluppatori e i leader della piattaforma PancakeSwap hanno proposto di abbassare gli obbiettivi del del tasso di inflazione del token nativo CAKE, che dovrà passare a una percentuale intorno al 3-5% dai valori precedenti riconducibili al 20%.
Un taglio drastico, proposto perché, come ritengono gli sviluppatori e si legge nel blog ufficiale, si pensa che sia “giunto il momento di portare questo modello al livello successivo, e potenziare CAKE verso un modello deflazionistico basato sul rendimento reale e sul consumo di CAKE”.
L’inflazione, in questo contesto, si riferisce alla crescita dell’offerta di un token. Una minore inflazione, infatti, potrebbe portare a prezzi più elevati in base alle regole della domanda e dell’offerta.
La proposta di tokenomics (per una versione rinominata “V2.5”) sposterebbe quindi CAKE verso un “modello deflazionistico”, tagliando di oltre il 68% le ricompense in token pagate a trader e staker.
Le cosiddette “emissioni” CAKE su Syrup Pool, il principale pool di liquidità di PancakeSwap su BNB Smart Chain, scenderebbero invece, secondo la proposta, del 94%.
“La nostra proposta mira a trasformare il modello di staking di CAKE ad alta inflazione in uno a bassa inflazione con un nuovo rendimento”, ha dichiarato, ancora, Chef Brie, pseudonimo sul server Discord del DEX di un dipendente di PancakeSwap.
La proposta è aperta al feedback della community per la prossima settimana, e passerà quindi a una nuova fase per il voto finale.
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