Pillole di finanza: Come trovare il valore reale di un asset
Di Daniele Corno
Il prezzo è quello che paghi, il valore è quello che ottieni. Pillole di finanza, come riconoscere il VERO valore di una crypto

Come riconoscere il valore di una crypto
Dal celebre oracolo di Omaha, riportiamo una delle più celebri frasi: “Il prezzo è quello che paghi, il valore è quello che ottieni.”
Con questa affermazione, riportata da Warren Buffet, tra i più celeri investitori della storia moderna, oggi apriamo ad un importante distinzione tra speculazione e investimento.
L’analisi fondamentale è infatti ciò che ci consente di visualizzare il valore di un asset d’investimento rispetto al “rumore”, dato dal prezzo di mercato.
Direttamente dal Deep Dive esclusivo per i nostri abbonati Ricercatore sul canale Youtube, ecco alcune basi fondamentali per comprendere al meglio il valore di una crypto.
Indice
Investimento VS Speculazione
Molti utenti entrano nel mondo delle criptovalute inseguendone il prezzo. Fin da subito tuttavia, è di fondamentale importanza comprendere che, il prezzo non rappresenta il reale valore, ma solamente ciò che il mercato è disposto a pagare in un determinato momento.
È proprio qui che entra in gioco una differenza fondamentale, che distingue l’investimento dalla pura speculazione.
Investire significa cercare valore, visione, fondamenta. Al contrario invece, speculare significa giocare sulla volatilità, con obiettivi di breve termine.
L’analisi fondamentale serve infatti proprio a questo: filtrare il rumore del prezzo per scoprire se un asset ha reale potenziale nel lungo termine.
Oggi, mentre il mercato incontra una transizione senza precedenti, l’infrastruttura di un protocollo, seppur con le dovute differenze deve esser sempre più simile ad un’infrastruttura aziendale. Con ciò, quello che intendiamo è una risposta positiva a questa domanda: “Il protocollo è in grado di generare degli utili per dare valore al proprio token e ai propri Holder (azionisti)?”
I 6 pilastri dell'analisi fondamentale
Funzionamento ed obiettivi
Il primo step è ovviamente quello di comprendere in funzionamento e la tecnologia di ogni protocollo di nostro interesse. Possiamo racchiudere questo step in una semplice domanda: “Quale problema risolve questo progetto e quali obiettivi punta a raggiungere?”
Categoria e competitor
Diventa a questo punto il passaggio successivo, comprendere in quale categoria esso si collochi. Solo in questo modo potremo dargli un contesto reale, al fine di analizzarne scopo ed utilità anche rispetto a tutti i competitor di mercato.
Analisi del team
Consci quindi del prodotto e della categoria di mercato, un altro requisito chiave da conoscere è il team. Sopratutto in fasi iniziali, diventa di fondamentale rilevanza conoscere le menti alle quali “stiamo affidando le nostre posizioni”. Al contempo, è fondamentale comprendere chi, prima di noi, ha già finanziato il progetto. Gli investitori iniziali infatti, acquistano allocazioni a prezzi scontati e con periodi di “lock temporale”. Conoscere questi dati diventa quindi un rilevante vantaggio competitivo.
Business model
A questo punto, così come per una qualsiasi Startup, serve poter rispondere ad una domanda: “Come questo progetto potrà creare UTILI futuri? Questo perché, nel particolare sul mercato azionario, il mercato non prezza gli utili attuali, ma l’aspettativa degli utili futuri.
Utility
Ora, l’attenzione deve essere riposta sul token o sulla coin in questione. Quali utilità ha l’asset in funzione del progetto? Ed ancora, in quali modi asset e progetto sono collegati? C’è una distribuzione del valore dagli utili all’asset in questione?
Metriche
È tempo infine, di passare ai numeri. Le metriche sono infatti tutti quei valori numerici necessari ad analizzare il valore di un singolo asset. In questo caso le dividiamo in due; Metriche agnostiche e Metriche Settoriali.
Sono agnostiche quelle metriche uguali per ogni categoria. Possiamo includere esempi come; Market cap, prezzo, volumi di scambio e TVL.
Sono settoriali invece, le metriche che variano in funzione della categoria. Prendiamo quindi come esempio un Dex come Uniswap: qui diventa rilevante osservare il rapporto tra volumi di scambio e TVL, così da quantificare il valore generato in base ad un determinato valore presente nel protocollo.
Allo stesso modo, considerando un Money Market come AAVE, questo rapporto viene calcolato sul debito totale sulla piattaforma rispetto agli asset depositati dagli utenti.
Tokenomics: fondamenti e impatti sul valore
La tokenomics infine, rappresenta la struttura economica di un progetto crypto. Comprendere come viene gestito il token è fondamentale per valutare la sostenibilità a lungo termine. I punti chiave da analizzare includono:
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Supply totale e circolante
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Emissione, inflazione o deflazione
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Distribuzione iniziale (team, investitori, community)
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Utilità e meccanismi di incentivo
- Sharing delle revenue
Un token utile, con una distribuzione bilanciata e una crescita dell’offerta sotto controllo, può creare domanda organica e valore reale. Al contrario, token inflattivi o concentrati in poche mani rischiano di perdere rapidamente valore.
La tokenomics è infatti ciò che collega il progetto alla realtà economica. Ignorarla significa investire alla cieca.
Un investitore consapevole, invece, analizza questi elementi per capire se sta comprando una promessa… o un rischio mascherato.
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