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Uniswap: il DEX con volumi più alti del mondo

Di Luca Boiardi

Uniswap è un exchange decentralizzato tra i più utilizzati, che permette lo scambio di criptovalute in maniera totalmente sicura e senza doversi registrare

Uniswap: il DEX con volumi più alti del mondo

Che cos'è Uniswap?

Uniswap nasce nel 2018, su rete Ethereum dalla mente geniale di Hayden Adams, un ingegnere informatico di Siemens. Hayden ha concepito questa piattaforma per consentire di effettuare scambi di token on-chain in maniera automatizzata e decentralizzata. Uniswap è una delle piattaforme DeFi meno recenti e più conosciute del mondo della finanza decentralizzata e ha fatto da pioniere nello sviluppo di questo settore che, ancora oggi, ha ancora molto da dare agli utenti.

Uniswap è l’exchange decentralizzato (DEX) più utilizzato e consente lo scambio di criptovalute nella sua piattaforma tramite un automatismo chiamato: Automatic Market Maker (AMM), una nuova tipologia di scambio di token che avviene all’interno dei DEX.

Piattaforme come questa, cercano di incentivare gli investitori a fungere da liquidity provider attraverso i liquidity pool (LP) che offrono interessanti rendite. Vedremo i dettagli successivamente.

Che cos'è una piattaforma di DeFi?

Una piattaforma di DeFi, Decentralized Finance, non è altro che un’applicazione decentralizzata ad uso finanziario, costruita su una blockchain. Questa nuova tipologia di finanza è nata all’inizio del 2017 grazie all’implementazione che ha permesso di sviluppare sulla rete Ethereum i cosiddetti “Smart Contract“.

Le applicazioni decentralizzate (DApp) sono infatti applicazioni in grado di automatizzare e disintermediare servizi finanziari complessi come scambi, prestiti o assicurazioni. Come accennato, le loro unità funzionali sono gli Smart Contract, ovvero programmi che eseguono in autonomia alcune azioni in base agli input che ricevono e alle regole al loro interno. Il tutto è basato su Blockchain, sulla quale viene registrata ogni singola transazione.

Questo breve accenno alla DeFi ti permette di comprendere meglio il tutorial; se non ne hai mai sento parlare, scopri di più sulla DeFi.

Come funziona un DEX?

Con la parola DEX si intende Exchange Decentralizzato, ovvero un exchange che non necessita della detenzione delle nostre chiavi private ed in fatti si definisce Non Custodial. Questo vuol dire che, per scambiare monete all’interno di una di queste piattaforme, non avremo necessità di depositare le nostre monete al suo interno, ma ci basterà connettere il nostro wallet per poter eseguire le operazioni.

Per capire come un DEX possa permetterci l’acquisto o la vendita di criptovalute all’interno della sua DApp, dovremo prima comprendere che cos’è lo scambio tramite AMM (Automatic Market Maker) e come funziona un pool di liquidità.

Lo scambio AMM è una tipologia di scambio automatica a prezzo di mercato. Quando vogliamo scambiare una coppia di token fra di loro dobbiamo farlo all’attuale prezzo di mercato, senza impostare un limit buy/sell.

Infatti, queste piattaforme sfruttano i liquidity pool, cioè dei pool composti da due monete (solitamente al 50/50). Le persone che forniscono liquidità nei pool lo fanno per ottenere un ritorno percentuale sulle coin depositate, che diventano un ottimo sistema di rendita passiva per l’investitore.

La rendita è data principalmente da due fattori: dalle fees pagate da chiunque effettuerà uno scambio delle monete che abbiamo inserito all’interno del pool, e da un incentivo che ci dà la piattaforma sotto forma del suo token, per essere un liquidity provider.

Se non vi fosse ancora chiaro come funziona lo scambio di monete all’interno di un DEX, un esempio spiega più di mille parole:

Pensiamo di voler fare da liquidity provider all’interno di un DEX, per massimizzare il rendimento delle nostre coin.

Avremo la possibilità di partecipare ad un pool già esistente all’interno della DApp o di farne uno nostro. Nel nostro esempio, vogliamo mettere a rendita parte dei nostri ETH e USDT, quindi cominciamo depositando una quantità equivalente delle due coin all’interno di un liquidity pool ETH/UDST.

Nello specifico: 1 ETH (dal valore di 3000$) e 3000 USDT (dal valore di 3000$).

Una volta fatto questo, qualsiasi persona volesse scambiare ETH per USDT o viceversa, pagherà una fees a tutti i partecipanti del pool. In più, la piattaforma stessa, per incentivarci a fare da liquidity provider all’interno dell’app, ci pagherà con i token, chiamati token LP.

Otterremo ad esempio un APY (Annual Percentage Yield), ossia un rendimento, del 20%. Il rendimento varia in funzione dei due fattori appena visti.

Uniswap: Integrazione mediante Hot Wallet

Uniswap, come qualsiasi piattaforma di finanza decentralizzata, necessita di aver connesso a sé un wallet.

Una volta entrati nel sito ufficiale dell’applicazione e aver cliccato su “Accedi all’app“, in alto a destra troveremo un tasto con scritto “Connetti” e sarà possibile selezionare tra una numerosa quantità di wallet diversi quello che desideriamo collegare al DEX.

Ricordiamoci che la tipologia più funzionale per connetterci a DApp di questo tipo è quella degli Hot Wallet. Estensioni di browser come MetaMask sono quasi sempre supportate, e sarà quindi nostro compito capire come funzionano e come utilizzarle al meglio.

Se stiamo utilizzando un wallet multi-chain come MetaMask, dovremo selezionare il network giusto con cui collegarci alla piattaforma. Se, ad esempio, stiamo provando a collegarci a Uniswap costruito su Ethereum, allora dovremmo impostare il network del nostro MetaMask su Ethereum network.

Come funziona Uniswap?

Uniswap, come abbiamo già detto, è un DEX e quindi consente a noi investitori di scambiare le nostre criptovalute attraverso la sua schermata in maniera molto intuitiva, il tutto senza la necessità di effettuare il KYC per poterci interagire.

Questa applicazione ha delle commissioni notevoli a causa del suo sviluppo sul network Ethereum. Tuttavia, per ovviare a questo problema, è stata integrata di recente con alcuni Layer-2 come Arbitrum e Optimism, dando la possibilità ad un pubblico che cerca commissioni più economiche di accedervi. Il Layer-2 viene costruito sopra il network principale, nel nostro caso Ethereum, attraverso gli Smart Contract. Il suo scopo è quello di ridurre il carico di lavoro del Layer-1 (Ethereum) che porta con sé il peso di moltissime transazioni, pur “ereditando” la sua sicurezza.
Tutti questi “layer” creano confusione? Il nostro approfondimento su layer 0, layer 1 e layer 2 arriva in soccorso!

All’interno di Uniswap possiamo ricoprire essenzialmente due ruoli: quello di semplici utilizzatori di Uniswap, utilizzando la funzione “Scambia” che ci consentirà di scambiare criptovalute sviluppate sopra la rete Ethereum, oppure quello di liquidity provider, dando liquidità alla piattaforma e guadagnando di conseguenza degli interessi pagati in token UNI,

Partendo dalla schermata principale, troveremo la funzione “Scambia” dove sarà possibile scambiare i token attraverso l’AMM di Uniswap. Questa tipologia di scambio è molto popolare negli exchange e ci consente di scambiare dei token al prezzo di mercato. Il funzionamento è immediato e semplice: ci basterà scegliere il token che vogliamo scambiare per l’altro.

Se invece volessimo mettere a rendita alcune delle coin che deteniamo nel nostro wallet, potremo farlo facendo da liquidity provider attraverso un pool composto da due coin al 50/50, ricevendo interessi in token UNI.

Il token UNI di Uniswap

Il token UNI funge da Governance Token e ci permette di avere potere nelle votazioni che riguardano le modifiche alla piattaforma stessa. Più ne possediamo e più il nostro voto peserà.

Il token UNI, più che essere utile all’interno della piattaforma, rappresenta un investimento sulla piattaforma Uniswap stessa, ragione per cui potremo decidere di detenerlo o meno.

Uniswap V3

Per mettere a rendita le proprie nostre dovremo accedere alla scheda “Pool” e cliccare sul tasto blu “Nuova posizione“.

Qui potremo scegliere i due token da mettere in un pool composto al 50% da uno e al 50% dall’altro.

Con lo sviluppo di Uniswap V3, la piattaforma ci consente di decidere un range sotto o sopra il quale verrà levato l’LP dallo staking in cui è stato messo, dandoci la possibilità di non incorrere in un Impermanent Loss troppo alto che possa erodere i nostri rendimenti.

Per capire come impostare al meglio la vostra liquidità in Uniswap v3, potete consultare questa guida dettagliata rilasciata dal team di sviluppo.

Conclusioni e recensioni di Uniswap

Uniswap, essendo uno dei pionieri della DeFi, è uno dei DEX più sicuri al mondo. Infatti oltre a gestire volumi di diversi milioni di Dollari, può vantare la partecipazione di diversi clienti istituzionali. Resta comunque un DEX molto costoso per la stragrande maggioranza degli investitori, soprattutto quelli che non muovono somme molto grandi e sicuramente non vogliono pagare più fees di quanto non stiano investendo.

Le soluzioni di Layer-2 sviluppate sopra ci permettono di avere commissioni nettamente più basse, ma hanno sempre il problema del passaggio e dell’uscita da Layer-2 attraverso le commissioni del Layer-1. Di conseguenza a meno che non vogliamo lasciare i nostri fondi vincolati per molto tempo, non rientreremo nei costi di queste operazioni in poco tempo.

Concludendo, Uniswap è stato sviluppato per permettere lo scambio di token standard ERC-20 in maniera sicura, decentralizzata e automatizzata e in questo riesce perfettamente. Tuttavia rispetto ai suoi competitor di nuova generazione e ad alcuni dei suoi fork, non presenta molto altro, rischiando di rimanere indietro in un mondo che corre molto velocemente.


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