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Retail Sales: l'indicatore delle vendite più importante

Di Gabriele Brambilla

Ecco altri due indicatori macroeconomici di importanza assoluta: Retail Sales e Core Retail Sales

Retail Sales: l'indicatore delle vendite più importante

I dati sulla spesa più importanti...

Ogni mese, i mercati attendono con attenzione la pubblicazione di alcuni dati macroeconomici chiave; tra questi, spiccano Retail Sales e Core Retail Sales. Ma di cosa si tratta nello specifico?

Il nome già lo suggerisce: entrambi sono indicatori concentrati sulle vendite, in grado di offrire una panoramica immediata sullo stato di salute dei consumi negli Stati Uniti. Non è un caso che questi dati siano così fondamentali negli States, dove la spesa dei consumatori rappresenta la colonna portante del PIL. Perciò, interpretare correttamente questi numeri è fondamentale sia per analisti che per gli investitori.

Iniziamo dal Retail Sales, per poi passare all’indicatore Core.

Che cos’è il Retail Sales e perché è importante

Il Retail Sales è uno degli indicatori macroeconomici più osservati dai mercati finanziari.

Pubblicato mensilmente dallo U.S. Census Bureau, il dato misura il valore totale delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti. In altre parole, esso fornisce una fotografia aggiornata di quanto stanno spendendo i consumatori in beni — dai generi alimentari all’elettronica, passando per abbigliamento, carburante, arredamento e tanto altro ancora. Un numero quindi molto interessante e che ci mostra i fatti da una prospettiva ben precisa.

La rilevanza del Retail Sales risiede nel fatto che i consumi rappresentano oltre due terzi del PIL statunitense. Di conseguenza, un aumento o una contrazione delle vendite al dettaglio può fornire un segnale anticipatore sulla direzione dell’economia americana. La magnitudo non è da poco: avendo così tanto peso sul PIL, i consumi possono spostare facilmente gli equilibri.

Entrando più nello specifico, un dato superiore alle attese può suggerire una domanda solida. Al tempo stesso, può potenzialmente aumentare le pressioni inflazionistiche, influenzando così le decisioni della FED in materia di tassi di interesse. Al contrario, un calo delle vendite può suggerire un rallentamento economico e, nei casi più estremi, il rischio di recessione. Anche in questa evenienza, la Federal Reserve può trarre conclusioni utili nello stabilire la propria strategia.

Per gli investitori e gli analisti, il Retail Sales è quindi un termometro chiave del sentiment dei consumatori, dell’attività economica generale e, in ultima analisi, della direzione dei mercati finanziari. Perché dopotutto i mercati reagiscono sempre e un cambiamento nei consumi (positivo o negativo) ha delle conseguenze dirette su tutto il resto.

Che cos’è il Core Retail Sales e perché conta

Accanto al dato grezzo delle vendite al dettaglio, viene pubblicato anche il Core Retail Sales, che esclude alcune categorie considerate volatili come automobili, carburanti, servizi alimentari e materiali da costruzione. Questa è una pratica comune anche in altri indicatori; basti pensare al CPI, dove affiancato al dato standard vi è il Core, che esclude alimenti ed energia.

Tornando al Core Retail Sales, esso permette agli analisti di concentrarsi su una versione più “pulita” del dato, meno “rumorosa”, utile per capire i trend di consumo sottostanti senza le distorsioni tipiche di certi settori. Ad esempio, le vendite di auto possono variare bruscamente a causa di campagne promozionali, incentivi o cambiamenti normativi, mentre i prezzi del carburante sono soggetti a dinamiche geopolitiche spesso scollegate dal comportamento reale dei consumatori. Diventa quindi fondamentale disporre anche di un numero privo di queste variabili, da leggere assieme a quello che le comprende per la massima efficienza di analisi.

Il Core Retail Sales è particolarmente importante per stimare il contributo effettivo dei consumi al PIL. Infatti, è questo il dato che gli economisti preferiscono utilizzare quando cercano di prevedere la crescita economica su base trimestrale. Inoltre, un risultato Core sopra o sotto le attese può avere un impatto significativo sui mercati, influenzando non solo le azioni e i treasury, ma anche le valute (in primis il dollaro statunitense, come potevamo immaginare).

Che cos’è il Core Retail Sales e perché conta

Consumi: motore (e specchio) dell’economia

Oltre a essere degli indicatori tecnici, Retail Sales e Core Retail Sales riflettono anche la fiducia del consumatore americano.

In periodi di ottimismo, le famiglie tendono a spendere di più, anche per beni non essenziali. Dopotutto, se le cose vanno bene e nulla suggerisce un cambiamento peggiorativo, è normale togliersi qualche sfizio in più.

Al contrario, quando l’incertezza prende il sopravvento — a causa di inflazione, tassi elevati o timori geopolitici — i consumi si contraggono: bisogna andare in protezione, salvaguardare le proprie finanze e attendere che le acque si calmino.

Non è un caso se i dati sulle Retail Sales vengono spesso analizzati insieme ad altri indicatori, come il Consumer Confidence Index o il PCE Price Index, per ottenere una visione d’insieme più precisa. E nel contesto in cui scriviamo, segnato da inflazione persistente e tassi d’interesse ancora elevati, ogni rilascio mensile del dato viene osservato con ancor più attenzione da parte di mercati, banche centrali e media specializzati.

Questo è il “gioco” della macroeconomia e non si scappa. Se vuoi conoscerlo meglio, scopri il nostro Corso di macroeconomia: è gratuito e disponibile per gli utenti registrati alla piattaforma di formazione The Crypto Gateway Learn.

Conclusioni

Retail Sales e Core Retail Sales sono molto più di semplici numeri mensili: rappresentano un vero e proprio termometro dell’economia americana con massima attenzione sul consumatore.

L’andamento di questi dati ha un peso rilevante nelle decisioni della Federal Reserve, guida il sentiment dei mercati e può persino anticipare inversioni di tendenza economica. Monitorarli con costanza significa restare un passo avanti nel comprendere le dinamiche che muovono finanza, investimenti e politica monetaria.

Un’ultima nota da tenere presente: abbiamo parlato degli indicatori americani perché universalmente riconosciuti come i più importanti per l’economia globale. Tuttavia, questi indicatori esistono anche per altri Paesi come Regno Unito, Canada, Germania ecc. Perciò, assicuriamoci tramite i portali specializzati (come Investing.com) di non perderci neppure un aggiornamento, così da sapere davvero tutto sulle performance delle varie economie mondiali.


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