La SEC si scaglia contro Gemini e Genesis
Di Davide Grammatica
Nel mezzo di uno scambio di accuse tra Gemini e Genesis, la SEC si è intromessa denunciando la vendita di titoli non registrati verso gli investitori retail da parte delle sue società
La SEC interviene sul caso Gemini e Genesis
La Securities and Exchange Commission (SEC) ha accusato Genesis Global Capital e Gemini Trust Company di offrire un servizio di titoli “non registrati” attraverso il programma “Earn” di Gemini.
Questo è anche il fulcro di un dibattito ancora aperto tra le due società, le quali, come conferma l’autorità di regolamentazione, hanno stipulato un accordo nel dicembre 2020 per offrire ai clienti Gemini l’opportunità di prestare le loro criptovalute a Genesis, in cambio della promessa di quest’ultima di pagare degli interessi.
Nel febbraio 2021, quindi, Genesis e Gemini hanno dato il via al programma Gemini Earn. Come affermato nella denuncia, Genesis avrebbe quindi esercitato la propria discrezionalità su come utilizzare le risorse crypto degli investitori, per poi (solo) successivamente generare entrate e pagare gli interessi agli investitori di Gemini Earn.
Nel novembre 2022, invece, Genesis ha bloccato i prelievi agli investitori Gemini Earn, poiché la società non disponeva di risorse liquide sufficienti per soddisfare le richieste. A quel tempo, Genesis deteneva circa 900 milioni di dollari informa di attività degli investitori.
Una volta chiuso anche il programma Earn, il presidente di Gemini, Cameron Winklevoss, ha criticato aspramente la società madre di Genesis, Digital Currency Group, accusando l’ex partner di aver frodato migliaia di utenti e di averli fuorviati riguardo alla solvibilità di DCG.
Winklevoss ha poi richiesto che venisse allontanato il ceo di DCG, Barry Silbert, il quale ha a sua volta negato che i fondi fossero mescolati tra le filiali DCG.
Crypto vs SEC
La SEC, in questa vicenda, è quindi intervenuta affermando come Genesis e Gemini fossero partner impegnati in attività costituenti l’offerta e la vendita di titoli non registrati, e quindi fossero entrambe responsabili.
“Le accuse di oggi si basano su azioni precedenti per chiarire al mercato e al pubblico degli investitori che le piattaforme di prestito crypto e altri intermediari devono rispettare le nostre leggi sui titoli, collaudate nel tempo”, ha dichiarato Gary Gensler, presidente della SEC. “Farlo protegge meglio gli investitori. Promuove la fiducia nei mercati. Non è facoltativo. È la legge.”
Tyler Winklevoss, co-fondatore di Gemini (fratello di Cameron), si è detto subito deluso dall’azione della SEC, poiché Gemini e altri creditori stanno lavorando per recuperare i fondi. L’azione, secondo lui, non farebbe nulla per promuovere questi sforzi, e aiutare gli utenti a recuperare le loro risorse. Anche in virtù del fatto che, per più di 17 mesi, proprio il programma Earn era stato discusso con la SEC e successivamente regolamentato dallo stato di New York.
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