Sony punta sempre più su NFT e gaming Web3
Di Davide Grammatica
Sony sta accumulando diversi brevetti legati alla tecnologia NFT, per una strategia sempre più incentrata sul gaming Web3
Sony spinge su NFT e Web3
Fino ad oggi, ancora nessuno dei principali produttori di console da gaming ha adottato pubblicamente la tecnologia NFT, ma Sony si starebbe muovendo dietro le quinte, con diverse domande per acquisire nuovi brevetti legati al mondo Web3.
Nello specifico, una domanda per un brevetto pubblicata recentemente lascerebbe trapelare le intenzioni di Sony di creare una nuova infrastruttura digitale standardizzata per consentire ai giocatori di possedere e trasferire risorse NFT su varie piattaforme.
“Il formato standardizzato può essere leggibile per inserire asset digitali in diverse simulazioni che possano includere diversi videogiochi di titoli diversi”, si legge nel documento. “In aggiunta (o in alternativa) tramite diverse piattaforme di videogiochi come PlayStation e Xbox”
Le risorse possono includere elementi come skin di gioco, avatar, armi o abilità, che possano essere “connessi tramite una rete” da PlayStation a console di altri produttori, nonché tramite cuffie VR e AR, smart TV e dispositivi mobili. Per un utenza che, a fine 2022, si attesta a 112 milioni di videogiocatori.
Questa non è la prima mossa di Sony nei confronti della creazione di un framework NFT, tanto che già lo scorso novembre avrebbe deciso di capitalizzare il crescente settore degli eSport con una gamma di oggetti da collezione digitali in-game.
Il ruolo di Sony per il futuro del gaming NFT
Sony, storicamente, ha sempre cercato di mantenere il suo ecosistema isolato da quelli di altri produttori di console, ma alla fine sembra aver ceduto a consentire il cross-play, anche a seguito del crescente respingimento da parte dei giocatori.
La mossa multiplayer e multipiattaforma di Sony è stata in gran parte stimolata dal successo del free-to-play Fortnite, di Epic Games, e il problema delle risorse acquistate o guadagnate in ecosistemi chiusi potrebbe essere risolto dalla tecnologia blockchain.
Proprio su Fortnite, infatti, risorse di gioco come skin o armi sono legate a uno specifico account e a server centralizzati. Pertanto, tali risorse non possono essere trasferite o vendute dal giocatore ad altri giocatori, né trasferite al di fuori del mondo di gioco per essere utilizzate in altri giochi e piattaforme.
I giocatori, in questo modo, non possono investire il proprio tempo e il proprio denaro nell’acquisizione di oggetti da collezione, che non possono essere ritirati dal sistema e nemmeno resi accessibili in caso di problemi tecnici o interruzioni del gioco.
Tuttavia, non tutti i videogiocatori accoglierebbero i vantati di NFT e Web3, tanto da aver contestato le mosse di aziende come Ubisoft e Square Enix per essersi approcciati a questo spazio, preoccupati di vedere un aumento sostanziale dei prezzi e sei rischi legati alle truffe.
Forse anche per questo, la strategia di Sony rispetto agli sviluppi e i brevetti si scontra con le dichiarazioni ufficiali dell’azienda, che ha già comunicato nel 2022 di non avere in programma nessun progetto legato agli NFT.
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