S&P 500 sempre ai massimi: finirà?
Di Gabriele Brambilla
L'indice S&P 500 sempre ai massimi: ci sarà una fine o continuerà a salire?

S&P 500 in ATH perpetuo
L’S&P 500, assieme agli altri indici americani, è l’assoluto protagonista del mondo finanziario da ormai molti mesi.
Già prima dell’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, il comparto azionario si muoveva costantemente sopra i limiti precedenti, in un contesto di crescita contrassegnato da una forza mai vista in precedenza.
La nuova amministrazione ha inizialmente alimentato questa tendenza, mettendole poi i bastoni tra le ruote con l’annuncio dei tanto promossi dazi. Chi segue i mercati tradizionali sa che questi non avevano preso bene la notizia: per circa due mesi, da febbraio a metà aprile, le perdite si sono susseguite. L’indice S&P 500 era passato da 6.138$ a meno di 5.000, facendo preoccupare gli investitori.
Tuttavia, il mercato si è ripreso, complici anche i continui dietrofront del presidente proprio riguardo le tariffe. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’indice S&P 500, così come i suoi illustri colleghi Nasdaq Composite e Dow Jones Industrial Average, è in All-Time High perpetuo.
Storia bellissima che fa sorridere gli investitori, ma finirà o potrà proseguire? Dipende dall’orizzonte temporale che osserviamo.
Realisticamente, prima o poi la scalata dovrà terminare. Non è possibile crescere senza soluzione di continuità e le fasi ribassiste, più o meno lunghe e marcate, fanno parte del gioco. Se così non fosse, il mercato non sarebbe sano.
Quindi, più che chiedersi “finirà?”, dovremmo domandarci “quando finirà?”. Vediamo l’andamento dell’indice in tempi recenti; come sempre, il grafico proviene dal portale di analisi TradingView.
Attualmente, la struttura è sana, supportata da volumi vivaci e priva di eccessi. Guardare i dati tecnici non ci aiuta molto effettivamente, perché sembra davvero che il rialzo possa proseguire all’infinito. Oltretutto, storicamente il mercato stock americano punta sempre verso l’alto, intervallato da periodi lunghi anche anni di ribasso: sono i cicli che dovremmo ben conoscere.
Il grafico di Macrotrends che segue mostra l’andamento all-time dell’indice S&P 500. Notiamo che la crescita è fissa, ma di tanto in tanto si manifestano periodi di ribasso, talvolta in presenza di crisi passate alla storia (Grande Depressione, Bolla Dot-com, Crisi Subprime…). E il grafico, essendo così profondo nel tempo, nasconde la magnitudo di queste discese, talvolta marcata.
Non cadiamo nella trappola di pensare “tanto sale sempre”, perché purtroppo siamo esseri umani e non abbiamo un orizzonte temporale di investimento di 100 anni. Realisticamente, un individuo che inizia da giovanissimo e ha una vita lunga investe per 60/70 anni al massimo; senza contare che a un certo punto, vorrà pure godersi un minimo i frutti del suo lavoro. È quindi fondamentale investire in modo efficiente e mettersi al riparo dai periodi ribassisti, così da tutelare il capitale e non dover recuperare in seguito.
Quindi, tornando alla domanda che ci siamo posti: quando finirà la scalata? Non possiamo stabilirlo con certezza, ma dobbiamo osservare questi dati/eventi/fattori:
- Andamento dell’economia americana. Ora che potrebbero avviarsi i tagli ai tassi d’interesse, occorre capire se l’inflazione la prenderà bene. In aggiunta, dovremo comunque valutare la tenuta del mercato del lavoro, del settore immobiliare e, più in generale, delle attività e dei consumi.
- Donald Trump. Siccome il presidente si è dimostrato più volte imprevedibile, non possiamo dare per scontato che non ci faccia qualche altro scherzetto. Dazi, annunci, licenziamenti… chi lo sa cosa potrebbe accadere? Al tempo stesso, le azioni di Trump possono anche avere un effetto positivo, è già successo. Insomma, dobbiamo “seguire ogni sua mossa”.
- Fattori geopolitici e commercio internazionale. Ciò che accade dall’altro capo del mondo ha sempre delle ripercussioni, dirette o indirette che siano. Guerre e tensioni, ma anche incidenti, problemi di approvvigionamento, rallentamenti del commercio internazionale e via dicendo: tutti fattori che possono dare il via a una catena di eventi deleteri per i mercati.
Non è facile stare al passo e basarsi solo sull’analisi tecnica è sbagliato, a meno che non si abbia un’operatività diversa dall’investimento. Per capire quando l’indice S&P 500 invertirà la rotta, gli eventi economici (e non) sono la chiave; perché tutto ciò che accade si traduce sempre in un movimento sul grafico.