Standard Chartered apre il trading Bitcoin agli istituzionali
Di Davide Grammatica
Standard Chartered lancia il suo trading desk per i clienti istituzionali, che potranno così operare su Bitcoin ed Ethereum
Standard Chartered guarda a Bitcoin
Il colosso bancario Standard Chartered ha avviato il suo trading desk su Bitcoin ed Ethereum, permettendo quindi agli investitori istituzionali di operare sui due asset crypto anche in funzione speculativa.
Come ha riportato per primo Bloomberg, il desk con sede a Londra sarà parte dell’unità di trading FX della banca, e inizierà presto le operazioni. In sostanza Standard Chartered sarà quindi una selle prime banche a entrare del campo del trading spot di criptovalute, superando “da destra” i colleghi che già da anni offrono servizi crypto tramite prodotti derivati.
“Abbiamo lavorato a stretto contatto con i regolatori per rispondere alla domanda dei nostri clienti istituzionali intenzionati a scambiare Bitcoin ed Ethereum”, si legge in una dichiarazione ufficiale di Standard Chartered. “Tutto ciò sarà in linea con la nostra strategia di supporto ai clienti nell’ecosistema degli asset digitali, rispetto a custodia, tokenizzazione e interoperabilità”.
Banche sempre più coinvolte nel mondo crypto
Standard Chartered non è nuova al mondo blockchain, e questa circostanza non è che un’evoluzione dei servizi che la banca già offre lato tokenizzazione. Supporta inoltre Zodia Custody e Zodia Markets, attive nel settore custodia e trading OTC, ed ha quindi le credenziali per espandere ancora il suo business in questa direzione.
Il mondo istituzionale, con il passare dei mesi, ha sempre più possibilità di introdursi nel settore delle criptovalute, e gli ETF spot BTC sembrano aver aperto la via a questo trend.
Fondamentali, arrivati a questo punto sarà anche la controparte su Ethereum, che vedrà l’inizio delle negoziazioni, verosimilmente, da 2 luglio. Ma come si può intuire gli ETF non saranno l’unica via che le istituzioni potranno intraprendere.
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