È tempo di altseason per il mercato crypto?
Di Davide Grammatica
In coda al rally di Bitcoin, diverse altcoin stanno registrando performance incoraggianti, e se alcuni fattori si allineassero potrebbe scoppiare una nuova altseason
Dopo BTC tocca alle altcoin
L’euforia crypto è tornata finalmente a contagiare la community, sulla scia del rally di Bitcoin e il nuovo obiettivo dei 45mila dollari.
A goderne, come testimonia la total market cap del settore (superiore ai 1.500 miliardi come non accadeva di aprile 2022), è tutto l’ecosistema crypto, e una serie di fattori potrebbe agevolare una crescita ancora sostenuta.
A partire dall’hype generatosi intorno ai nuovi ETF spot BTC ed ETH, il contesto potrebbe essere infatti rimescolato da una nuova domanda nata dalla FOMO, una politica più accomodante della Federal Reserve, e un continuo indebolimento del dollaro.
Ad anticipare questo possibile trend ci sono già diversi token, e nell’ultima settimana a distinguersi particolarmente sono stati Optimism (OP), Aptos (APT), LeverFi (LEVER), Render (RNDR).
Ovviamente, altri token registrano performance importanti, a partire dai player più rilevanti del settore, come Solana (SOL), Cardano (ADA) o Chainlink (LINK), ma queste sono funzionali a descrivere come il mercato alt attiri l’attenzione degli investitori per le loro proposte esclusive, come può essere un Layer-1 alternativo, una soluzione di scalabilità di Ethereum, o ancora un tentativo di convergenza tra blockchain e AI.
Il ritorno delle memecoin
Allo stesso tempo, anche le diverse memecoin possono offrire uno specchio del momento vissuto dal mercato altcoin, con un inversione di trend che ha colpito ormai tutti i principali token di questa categoria, come PEPE, Shiba Inu e Dogecoin.
Proprio PEPE, tra l’altro, è quella a registrare i dati più significativi, con un +160% da inizio ottobre, e un ritorno da una posizione rispetto alla quale non si pensava potesse tornare. Nell’ultima settimana, addirittura, sono stati registrati 543 milioni di dollari in volumi giornalieri.
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