Tether, Tron e TRM Labs insieme contro i crimini crittografici
Di Daniele Corno
Nasce la T3 Financial Crime Unit. Tether, Tron e TRM Labs si uniscono nella ricerca dei crimini finanziari.
Tether, Tron e TRM Labs, la nuova task force web 3.
Con l’obiettivo di ripulire dagli illeciti gli USDT sulla rete Tron, nasce la T3 Financial Crime Unit, la prima task force privata per combattere i crimini del settore.
Come descritto in un rapporto di TRM Labs, la blockchain Tron ha ospitato oltre il 45% dei volumi illeciti nel 2023, un dato in crescita rispetto all’anno precedente, il cui valore si attestava sul 41%.
La collaborazione nasce da un annuncio della società Tether, all’interno del quale viene comunicata l’intenzione di vigilare sul settore, al fine di renderlo più sicuro, combattendo gli illeciti.
La necessità di questa task force è dovuta al fatto che oltre il 50% degli USDT emessi circola sulla blockchain creata dal miliardario Justin Sun, superando addirittura la quantità di token presenti sul principale network, Ethereum.
Oltre $12 milioni di dollari congelati nella prima settimana operativa.
In collaborazione con le forze dell’ordine, nella settimana di lancio, il nuovo team ha già congelato $12 milioni di dollari associati ad una frode finanziaria.
“USDT è diventato il dollaro digitale per centinaia di milioni di persone che vivono nei mercati emergenti.
Oggi USDT è un pilastro di fondamentale importanza per molti paesi in via di sviluppo.
Noi di Tether siamo orgogliosi di impegnarci in iniziative come questa, per supportare la sicurezza del nostro ecosistema in rapida espansione.
Fatti > Parole.”
Afferma Paolo Ardoino, CEO di Tether
Insieme con l'obiettivo di abbattere il volume illecito On-chain.
“Mentre l’adozione di stablecoin continua ad aumentare, è fondamentale che i principali attori del settore evolvano in modo proattivo le loro capacità di combattere le attività illecite e garantire un ambiente sicuro, ” afferma Chris Janczewski, capo delle indagini globali presso TRM Labs.
Questa nuova task force inserisce un caso studio nel settore, introducendo una collaborazione tra privati e organi di controllo per ridurre gli illeciti on-chain.
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