Toncoin (TON): numeri record per il token spinto da Telegram
Di Davide Grammatica
Un timido rally di mercato nelle crypto è guidato da Toncoin (TON), con un +40% registrato a settembre figlio di rinnovate partnership con Telegram
La svolta di Toncoin
Toncoin (TON), il token nativo dell’ecosistema The Open Network, ha registrato numeri impressionanti negli ultimi giorni, sulla spinta di partnership rinnovate con Telegram e continue integrazioni del token nell’app di messaggistica.
Tutto è iniziato mercoledì scorso, alla conferenza Token 2049 di Singapore, con il lancio di TON Space, un nuovo wallet self-custody studiato da Telegram e la Fondazione TON. E da allora è stato un crescendo, con Pavel Durov, fondatore di del social, che si è schierato in prima persona a favore di TON, dichiarando come rappresenti la strada “preferita” per espandere l’infrastruttura di Telegram al Web3.
“A partire da novembre, TON Wallet sarà incluso nei menu delle impostazioni di tutti i nostri utenti al di fuori degli Stati Uniti”, ha annunciato Durov sul suo account ufficiale.
Inoltre, sempre al Token 2049, la società ha svelato le sue previsioni di crescita, che includono un aumento degli utenti attivi dagli 800 milioni di oggi a 1,5 miliardi nei prossimi 3-5 anni.
Anche nelle ultime ore, poi, TON non sembra voler interrompere la sua corsa rialzista. Nelle ultime 24 ore è cresciuto del 4%, per una settimana che segna +44%.
Le crypto aspettano il FOMC
Una performance che, da un certo punto di vista, confonde le acque del mercato crypto, trainato da una certa FOMO da un lato, e dall’attesa del FOMC di mercoledì dall’altro.
I trader attendono infatti con impazienza la riunione della Federal Reserve, sebbene questa, secondo le previsioni, non dovrebbe modificare i tassi di interesse. Del resto, il mercato crypto e degli asset più “rischiosi” potrebbe risentire addirittura dei toni utilizzati nelle dichiarazioni della Fed data la sua sensibilità.
Il presidente Jerome Powell, inoltre, si occuperà di svelare le proiezioni per il resto dell’anno, che a loro volta saranno funzionali al prevedere o meno un nuovo aumento dei tassi nel 2023.
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