Treasury americani: il ruolo nei mercati globali
Di Gabriele Brambilla
I treasury americani hanno un ruolo di spicco nei mercati globali. Ecco quello che dovresti sapere

Che cosa sono i treasury americani
I treasury americani hanno un ruolo centrale nei mercati globali, influenzando le decisioni di banche centrali, governi e investitori. Prima di comprendere la loro portata, ripassiamo che cosa sono.
I Treasury sono i titoli di Stato emessi dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti per finanziare il debito pubblico e sostenere la spesa federale.
Possono assumere diverse forme: i Treasury Bills (scadenze brevi, fino a un anno), i Treasury Notes (da due a dieci anni) e i Treasury Bonds (con scadenze fino a trent’anni). A questi si aggiungono i TIPS, titoli legati all’inflazione che proteggono gli investitori dall’erosione del potere d’acquisto.
Tutti insieme formano il mercato obbligazionario più importante del mondo, con volumi da capogiro e scambi giornalieri che garantiscono una liquidità senza eguali. Su questo mercato operano investitori da ogni parte del globo.
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Indice
Perché i Treasury sono un punto di riferimento globale
La centralità dei Treasury non dipende solo dalle dimensioni dell’economia statunitense, ma anche dalla fiducia che i mercati ripongono nella capacità del governo USA di onorare i propri debiti.
Per questo motivo, essi sono considerati l’asset “risk-free” per eccellenza: la base su cui vengono costruiti i modelli di valutazione finanziaria e il benchmark con cui si confrontano i rendimenti di tutti gli altri strumenti.
Un esempio pratico: se un’obbligazione corporate offre un rendimento più alto di un Treasury, quel differenziale è il premio per il rischio che l’investitore si assume. Il ruolo dei titoli di Stato americani va quindi oltre quello per cui sono concepiti e influenza pesantemente i mercati.
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"I Treasury americani fungono da benchmark per tutti gli altri asset"
L’impatto sui mercati finanziari
Il mercato dei Treasury non influenza soltanto gli investitori obbligazionari, ma anche azioni, valute e materie prime. Un rialzo dei rendimenti, spesso legato alle aspettative di inflazione o di politiche monetarie più restrittive, tende a ridurre l’appeal delle azioni, poiché aumenta il costo del capitale e offre un’alternativa sicura con rendimenti interessanti. Al contrario, un calo dei rendimenti sostiene i mercati azionari e spinge gli investitori a cercare rendimento in asset più rischiosi.
Per capire la portata, basta pensare che il rendimento del Treasury a 10 anni viene monitorato quotidianamente come indicatore chiave dell’umore dei mercati globali. Oscillazioni anche di pochi punti base possono tradursi in variazioni significative sui flussi di capitale internazionali.
Politiche monetarie e treasury americani
La Federal Reserve utilizza i Treasury come principale strumento operativo negli interventi di mercato aperto, acquistandoli o vendendoli per regolare la quantità di liquidità nel sistema.
Durante la crisi finanziaria del 2008 e la pandemia del 2020, la Fed attuò programmi massicci di quantitative easing, comprando migliaia di miliardi di dollari in Treasury per abbassare i rendimenti e stimolare l’economia. Al contrario, quando l’inflazione si fa sentire, la Fed opera in maniera inversa, così da perseguire la stabilità dei prezzi.
Allo stesso tempo, i rendimenti dei Treasury rappresentano una bussola per la banca centrale perché indicano come il mercato percepisce le prospettive di inflazione e crescita. Un aumento dei rendimenti a lungo termine, ad esempio, può segnalare che gli investitori si aspettano un’accelerazione dei prezzi o una politica monetaria più restrittiva.
Le dinamiche che coinvolgono i Treasury sono decisamente interessanti e non lasciano scoperto nulla e persino le criptovalute come bitcoin sono in qualche modo connesse.
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"I Treasury USA sono il principale strumento operativo della Federal Reserve"
Treasury USA e geopolitica
Attenzione perché non abbiamo finito: i Treasury non sono solo strumenti finanziari e posseggono anche una valenza geopolitica.
La Cina e il Giappone, rispettivamente il primo e il secondo detentore estero, possiedono insieme migliaia di miliardi di dollari in titoli americani. Queste riserve non servono soltanto a diversificare i patrimoni nazionali, ma rappresentano anche una forma di legame economico con Washington.
Principali Paesi detentori delle treasury USA a dicembre 2024 (valori in miliardi di dollari). Fonte: Statista
In più di un’occasione, la possibilità che Pechino possa ridurre la sua esposizione ai Treasury è stata vista come una leva di pressione nelle dispute commerciali con gli Stati Uniti. D’altra parte, la dipendenza del Tesoro americano dalla domanda estera evidenzia l’interconnessione profonda tra la stabilità finanziaria globale e l’appetito degli investitori internazionali per il debito USA.
Punto fermo anche nelle crisi
In periodi di incertezza, i Treasury diventano il rifugio naturale per gli investitori.
Durante la crisi del 2008, i capitali si riversarono nei titoli di Stato americani, facendo crollare i rendimenti e confermando la loro funzione di bene rifugio. Lo stesso schema si ripetè nel marzo 2020, con lo scoppio della pandemia. Mentre i mercati azionari globali vivevano settimane di panico, i Treasury registravano un’impennata della domanda.
Questa caratteristica rende i titoli americani un pilastro imprescindibile dei portafogli istituzionali e delle riserve valutarie delle banche centrali. Al di là delle mode e delle turbolenze, rimangono lo strumento più affidabile per proteggere il capitale in momenti difficili.
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