Trump rilancia sul mining Bitcoin con $220 milioni
Di Davide Grammatica
American Bitcoin, società legata alla famiglia Trump, ha raccolto $220 milioni per potenziare le sue operazioni di mining BTC
Sempre più BTC nell’orbita Trump
La società di treasury e mining American Bitcoin ha chiuso un round di finanziamento da $220 milioni per potenziare le sue operazioni di mining e incrementare la sua treasury Bitcoin.
L’operazione svela quanto il settore possa andare incontro a una netta ripresa, ma non solo per la quota di capitale raccolta. American Bitcoin è infatti una società legata direttamente al player Hut 8 e alla famiglia Trump, che evidentemente non si preoccupa delle pressioni politiche nate dal coinvolgimento del presidente Usa in queste operazioni.
Secondo quanto emerso dai documenti, la società avrebbe incassato i $220 milioni tramite l’emissione di 11 milioni di azioni, ma in parte anche tramite Bitcoin (per circa $10 milioni), a dimostrazione di come la prima criptovaluta sia ormai un accettato strumento diretto di finanziamento. Al 10 giugno, l’azienda deteneva 215 BTC, ora destinati a crescere ulteriormente.
Donald Trump Jr. ed Eric Trump sono coinvolti direttamente in American Bitcoin fin dalla sua fondazione. Hut 8 ha poi acquisito la quota di maggioranza, consolidando il progetto nel proprio portafoglio.
L’adozione in crescita tra Usa e EAU
Proprio Hut 8 ha recentemente annunciato l’apertura di una sede a Dubai con l’obiettivo di espandere il proprio business, e anche in questo caso non si può che rilevare un certo filo rosso che collega l’ecosistema Trump agli Emirati Arabi Uniti (come le vicende che riguardano WLFI).
“L’espansione a Dubai aumenterà la precisione e l’efficienza della strategia di capitale di Hut 8”, ha dichiarato Asher Genoot, ceo di Hut 8, a Bloomberg.
Lo scorso maggio, American Bitcoin ha anche annunciato l’intenzione di quotarsi al Nasdaq attraverso una fusione con Gryphon Digital Mining, mantenendo il nome del brand e con Eric Trump nel board post-fusione.
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