UBS compra Credit Suisse per 3,2 miliardi di dollari
Di Davide Grammatica
Il gruppo UBS ha acquistato, per 3,2 miliardi di dollari, la banca svizzera in crisi di liquidità Credit Suisse, superando l’offerta di Justin Sun
Cade anche Credit Suisse: la crisi continua
Alain Berset, presidente della Confederazione Svizzera, ha annunciato i termini di acquisto della banca Credit Suisse, che verrà rilevata per 3,2 miliardi di dollari sotto mediazione del governo svizzero.
Il ruolo del governo è stato funzionale al compito di prevenire un’eventuale crisi finanziaria, e di fatto ha consentito a UBS di acquistare a presso di saldo uno dei principali competitor. L’affare sembrava addirittura destinato a chiudersi per un solo miliardo di dollari, ma nel corso delle ore il prezzo è lievitato, nonostante Berset non abbia mai rivelato l’entità dell’operazione.
I 3,2 miliardi di dollari sono la cifra ipotizzata dall’Associated Press, secondo cui la Banca nazionale svizzera si impegnerà anche a fornire altri 162 miliardi di dollari in liquidità al Gruppo UBS (molti di più rispetto ai 54 annunciati in precedenza).
Credit Suisse aveva riscontrato seri problemi di liquidità, i quali hanno portato alla vendita della banca in concomitanza ad alcune indiscrezioni della stampa in merito a “debolezze sostanziali” nei propri rendiconti finanziari.
Il tutto, solo pochi giorni dopo la crisi del settore bancario americano e la caduta di attori importanti quali Sivergate e SVB. Fatto che ha preoccupato diversi analisti dell’inizio di un contagio al sistema bancario europeo, visto anche il valore delle azioni di CS, in calo del 32,85% solo nell’ultimo mese.
Il tentativo di Justin Sun
La crisi della banca svizzera non sembra aver avuto a che fare in nessun modo con l’industria crypto, ma in qualche modo le criptovalute finiscono sempre per centrare qualcosa con tutto.
In questo caso, infatti, nella vicenda si è inserito Justin Sun, il famoso ex-ceo di Tron e uno dei leader dell’exchange Huobi, proponendo di acquistare in prima persona Credit Suisse con un’offerta da 1,5 miliardi di dollari.
L’idea sarebbe stata quella di integrare il colosso bancario al mondo del Web3.0, anche fruttando un certo approccio positivo delle istituzioni svizzere all’industria crypto.
Inoltre, sempre secondo Sun, l’offerta di UBS non sarebbe all’altezza di un piano ambizioso, che possa includere blockchain e criptovalute.
Non è dato sapere se il governo svizzero abbia mai preso in considerazione l’offerta di Sun, ma ad ogni modo sembra aver preferito si gran lunga la strada dell’accordo con UBS, alternativa, quella sì, alla nazionalizzazione di CS.
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