BlockFi riceve un prestito da 250 milioni da FTX
Di Davide Grammatica
BlockFi avrebbe recentemente avrebbe ricevuto una linea di credito rotativo da 250 milioni di dollari dall’exchange FTX, che si muove anche per altre realtà in difficoltà
I problemi di BlockFi
Data l’attuale situazione del mercato crypto, non è improbabile che investitori e aziende possano ritrovarsi con problemi di liquidità. E succede anche ai più grossi, come è il caso di BlockFi, che sempre recentemente avrebbe accettato di liquidare un cliente considerevole per inadempienza su un prestito con garanzie eccessive (secondo le voci, l’hedge fund Three Arrows Capital).
In più, avrebbe anche ricevuto una linea di credito rotativo da 250 milioni di dollari dall’exchange FTX, a sua volta attivo nell’aiutare aziende crypto in difficoltà, per rafforzare ulteriormente la stabilità e il bilancio della piattaforma.
Zac Prince, ceo di BlockFi, ha affermato che i proventi verranno utilizzati secondo necessità, e sono destinati a essere “contrattualmente subordinati” a tutti i saldi dei clienti.
“Questo accordo sblocca la collaborazione votata all’innovazione tra BlockFi e FTX, con lo sguardo al futuro, mentre lavoriamo per accelerare lo sviluppo in tutto il mondo dei servizi finanziari crypto”, ha dichiarato Prince. “Ed è un significativo passo avanti nel nostro continuo impegno a favore dell’impiego e dell’accessibilità dei mercati delle criptovalute”.
Le parole propositive sono state dedicate essenzialmente agli investitori, e mettono in risalto l’impegno del team di BlockFi, come abbia attraversato molte tempeste e come sia stato provato dalle ultime circostanze, uscendone però più forte e quindi più resiliente nel mercato odierno.
Le mosse di FTX
Per quanto riguarda FTX, invece, questa non è la prima volta che l’exchange interviene per salvare un’altra azienda in un momento di bisogno. Recentemente, per esempio, un’operazione simile è stata intrapresa anche nei confronti dell’exchange Liquid Japanese, con un fondo di 120 milioni. In quel caso, a seguito di un attacco hacker.
Rispetto a queste dinamiche, tra l’altro, non mancano opinioni scettiche, soprattutto per una parte della community che vede nella azioni di FTX semplicemente delle acquisizioni raccontate in maniera più “gentile”. Sam Bankman-Fried, ceo di FTX, d’altra parte, ha dichiarato come i tempi attuali richiedano “misure disperate”, e che dovremmo aiutarci a vicenda a creare un futuro migliore: “Sento che abbiamo la responsabilità di prendere seriamente in considerazione l’idea di intervenire, anche se fosse una perdita per noi stessi”.
Sempre secondo Bankman-Fried, la crisi sarebbe stata innescata dalla Federal Reserve, a causa degli aggressivi aumenti dei tassi di interesse per contrastare l’elevata inflazione.