Chainlink: Link vola a +30% dopo la partnership con Coinbase
Di Daniele Corno
Il settore degli oracoli con Chainlink al centro dello sviluppo dei RWA. Tra partnership con Coinbase e l'acquisto di WLFI, Link vola a $28
Coinbase sceglie Chainlink per il suo "project diamond"
Chainlink, leader del settore oracoli torna a richiamare l’attenzione su di sé. Nei giorni precedenti in una conferenza ad Abu Dhabi, Coinbase ha selezionato Chainlink come partner per la sua piattaforma “Project Diamond“.
La piattaforma, al servizio di aziende e istituzioni, nasce per creare, acquistare e vendere asset digitali tokenizzati, ha selezionato come partner il principale oracolo del settore.
Grazie alla tecnologia CCIP (Cross-Chain Interoperability Protocol), fornita da Chainlink, sarà quindi possibile per “Project Diamond” attingere in sicurezza a dati come prezzi di mercato, dati KYC e AML e proof of reserve degli asset tokenizzati. Sarà inoltre possibile servizi e connettività cross-chain, evitando la frammentazione della liquidità grazie allo standard CCIP.
A seguito dell’annuncio arrivato il 10 dicembre, il prezzo di Link è cresciuto del 30%, toccando un massimo di $29 dollari, pari al prezzo massimo dell’anno 2022, aprendo quindi scenari positivi per un ritorno verso l’ATH, ad un livello di circa $54 dollari.
Una nuova era
Tra gli acquisti del token Link, spunta un nome di cui abbiamo spesso trattato nel nostro canale Telegram.
Parliamo di WLFI, il progetto Defi con alle spalle l’immagine di Donald Trump. Nella giornata odierna infatti, secondo quanto riportato da Arkham, WLFI ha effettuato acquisti di asset come ETH, AAVE e appunto, LINK.
Nel complesso, come riporta Chainlink, l’introduzione dei Real world asset (RWA) all’interno del settore crypto, aprono le porte ad un bacino di liquidità immensa, nell’ordine delle migliaia di volte rispetto alla liquidità attuale.
Any chain. Any asset. Any market.
Connected by a single standard. pic.twitter.com/mEmlG3HBVp
— Chainlink (@chainlink) December 4, 2024
Come riporta Chainlink tramite un tweet, la custodia dei dati si sta evolvendo. Prima sull’argilla, poi sulla carta, in seguito Online e nel prossimo futuro On-chain.
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