Coinbase scommette sullo staking e sul Merge
Di Davide Grammatica
L’exchange Coinbase, secondo le parole del ceo Brian Armstrong, vuole diventare il principale fornitore di servizi di staking, senza guardare, per il momento, al profitto immediato.
Coinbase e lo staking
Di fronte a un crollo dei prezzi delle criptovalute e alle minori entrate derivanti dalle transazioni degli utenti, il ceo di Coinbase, Brian Armstrong, ha affermato come la società non sia focalizzata sulla realizzazione di un profitto, quanto piuttosto sullo staking.
“Un trimestre potrebbe essere al rialzo come al ribasso”, ha dichiarato Armstrong, durante l’ultima riunione di bilancio. “Ma è importante distinguere ciò che è sotto il nostro controllo con ciò che è fuori dal nostro controllo“.
Il volume degli scambi su Coinbase è diminuito di oltre il 50% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, scendendo a 217 miliardi di dollari da un picco di 462 miliardi.
Gli investitori, a quanto pare, tendono a passare da trader a hodler, ma nonostante ciò, il numero di utenti che effettuano transazioni mensili è ancora in aumento (circa 200mila nell’ultimo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso).
Nella sua lettera agli azionisti, Coinbase ha sottolineato come stia mantenendo alto il numero degli utenti proprio grazie allo staking. “Dato il fatto che il nostro principale cliente retail tende a commerciare meno, il suo trend di investimento si è spostato verso una ‘non-attività di investimento’, in particolare lo staking”, si legge nella lettera. “Ed è una sorta di ‘vincita in anticipo’, che porterà la società a diventarne il fornitore numero uno”
Uno sguardo ad Ethereum
Ad oggi, Coinbase offre ricompense di staking per Ethereum, Algorand, Cosmos e Tezos. Ha aggiunto Cardano a questo elenco a marzo, mentre a Solana a giugno. E nel secondo trimestre fiscale di quest’anno, pare che il 67% dei suoi utenti si è impegnato con prodotti di investimento offerti dalla società. Incluso lo staking, pur non affrontando Coinbase in modo specifico quanti dei suoi utenti stavano effettivamente utilizzando questo prodotto.
La società continua a porre l’accento sullo staking come parte del suo modello di business, che allo stesso tempo tiene un occhio fissato al Merge di Ethereum. La seconda criptovaluta più grande per capitalizzazione di mercato passerà infatti da un meccanismo di consenso proof-of-work a uno proof-of-stake.
“All’inizio di agosto, abbiamo iniziato a offrire per la prima volta lo staking di Ethereum per i clienti istituzionali“, si legge ancora nella lettera agli azionisti. “Continueremo ad aggiungere più risorse per lo staking sia per i nostri clienti retail sia per quelli istituzionali in futuro”.