Conto corrente: come scegliere nel 2025
Di Gabriele Brambilla
Quale conto corrente scegliere nel 2025? Cosa dobbiamo analizzare per poter decidere al meglio? Ecco alcuni consigli per aiutarti!

Introduzione al conto corrente
Prima delle crypto, del trading e degli investimenti in generale, serve un buon conto corrente bancario per svolgere tutte le operazioni che la quotidianità richiede. Ma come sceglierlo? In questo articolo vedremo alcuni fattori da prendere in considerazione.
Per iniziare con il piede giusto, facciamo una rapida distinzione tra i vari conti in circolazione.
Il conto corrente è quello tradizionale, che pressoché tutti gli individui adulti posseggono. Il conto permette di ricevere lo stipendio o la pensione, accreditare denaro da contanti o assegni, prelevare liquidità, emettere bonifici e tanto altro ancora.
Il conto deposito è diverso. Seppur venga comunque fornito da un istituto bancario, esso permette di mettere da parte somme di denaro, di solito con lo scopo di risparmiare. In funzione al conto deposito possiamo avere dei termini vincolati o non, ma in genere ci troveremo a che fare con un’operatività più ridotta se confrontata al classico conto corrente.
Il conto trading, come suggerisce il nome, è pensato solo per chi intende investire in asset quali azioni, ETF e via dicendo.
Infine, il conto carta (o carta conto, dipende da come lo si vuole chiamare) nasce come uno strumento di pagamento sotto forma di carta. Essa però è dotata di un IBAN, aprendo le porte a buona parte delle operazioni tipiche del conto corrente quali disporre bonifici, ricaricare il telefono e persino domiciliare utenze e rate. Tuttavia, resta uno strumento più limitato del conto corrente bancario (ma alcune realtà stanno colmando il gap).
Esistono poi altri servizi proposti da delle fintech. Un esempio può essere Nexo, piattaforma di finanza centralizzata che orbita intorno alle criptovalute, ma che con la sua carta di pagamento propone qualcosa in più. Oppure Crypto.com, exchange crypto che sta andando sempre più verso la direzione di una banca digitale.
Fatte tutte le distinzioni del caso, torniamo a parlare del tema del giorno affrontando costi, servizi e altri punti indispensabili da tenere in considerazione per scegliere il miglior conto corrente per le proprie esigenze.
Indice
Costi del conto corrente
Il primo fattore da considerare è il costo di un dato conto corrente. Non dobbiamo cercare quello che offre più servizi possibili gratuitamente o a costo ridotto, ma dovremmo concentrarci su ciò che ci interessa e che potremmo dover utilizzare nel tempo. Ad esempio, scegliere un conto che fa della carta di credito gratuita il suo punto di forza, ma a noi della carta poco importa, non avrebbe senso.
Detto questo, le principali voci di spesa da monitorare sono le seguenti:
- Canone del conto: quanto ci costerà mantenere aperto il conto corrente? Molte banche offrono dei canoni scontati o addirittura gratuiti. Generalmente, il costo zero è proposto per una durata di tempo limitata (ad esempio il primo anno) o se si mantengono determinati parametri (deposito minimo, accredito dello stipendio o pensione, volumi di trading ecc.).
- Altre spese fisse: oltre al canone, possono esserci altre spese che sosterremo a prescindere da quanto utilizzeremo il conto. Un esempio può essere una quota annuale per avere una carta di credito o di debito, oppure una quota per avere accesso ai servizi online.
- Spese variabili: queste sono sotto il nostro controllo e variano in funzione dell’utilizzo. Alcuni esempi:
- Costo per inviare un bonifico;
- Commissioni di prelievo al bancomat;
- Rilascio di un nuovo carnet degli assegni;
- …
La valutazione dei conti corrente dovrebbe considerare tutte queste voci di spesa. Quelle fisse, essendo per definizione tali, cerchiamo di contenerle il più possibile optando per una buona offerta. Però, al tempo stesso, dovremo fare un compromesso e scegliere il conto che propone delle condizioni favorevoli anche riguardo le spese variabili che potrebbero interessarci.
Calcolatrice alla mano, un po’ di pazienza e una ricerca web ci aiuteranno a chiarirci le idee. Utilizzare un comparatore online ci aiuterà a risparmiare un po’ di tempo e fatica.
Servizi offerti
La ricerca del conto bancario adatto alle nostre esigenze non si deve limitare ai costi. Sarà infatti necessario valutare anche i servizi offerti e prendere in considerazione solo quelle realtà che hanno tutto ciò che ci potrebbe servire.
Pensiamo a un professionista con partita IVA. Diverse volte all’anno, questa persona dovrà pagare diverse imposte mediante modulo F24. Immaginiamo che il professionista abbia un conto corrente online, che tra i servizi proposti non prevede il modello F24 ordinario, ma solo quello semplificato: saldare alcune spese potrebbe essere un problema.
Oppure, pensiamo a una persona che vuole una soluzione tutto in uno che prevede conto bancario e di trading. Scegliere una realtà che offre pochi prodotti finanziari, oppure dotata di una piattaforma obsoleta, o ancora, dalle commissioni di trading elevate, sarebbe privo di senso.
La persona media necessita solitamente di pochi servizi: bonifici, F24, pagamento del bollo auto e moto, magari gli assegni. Ma ci sono anche molti utenti che hanno bisogno di ulteriori servizi. Da qui la necessità di analizzare attentamente le varie opzioni.
Quando valutiamo i costi, avremo contemporaneamente la possibilità di verificare i servizi proposti. In questo modo riusciremo a restringere la scelta a qualche nome, optando per il conto che ci ispira più fiducia e che è valutato meglio dai clienti.

Conto online o sportello?
Qui la scelta è facile. I più tradizionalisti e meno esperti con il mondo informatico vorranno certamente avere la possibilità di andare allo sportello e interfacciarsi con una persona. Tuttavia, l’evoluzione del mondo bancario è sempre più verso l’online, in modo tale da ridurre l’afflusso di clienti nelle sedi fisiche e, di conseguenza, abbassare i costi.
Non tutti i conti bancari propongono delle applicazioni di home banking complete, ma il numero è crescente. Poter operare in completa autonomia, comodamente da casa, ci permette non solo di risparmiare tempo, ma anche di contenere i costi: spesso, infatti, le operazioni allo sportello si pagano non poco.
Esistono diversi tipi di banche. La scelta dovrà ricadere sulla categoria più adatta a noi:
- Solo sportello: ormai in estinzione, questi istituti non offrono funzionalità online, oppure le propongono in maniera limitata (giusto consultare l’estratto conto, inviare un bonifico, ma poco di più);
- Sportello e online: la stragrande maggioranza delle banche tradizionali rientra in questa categoria. L’utente può operarare in autonomia da casa su pressoché tutti i servizi offerti (o comunque una buona parte), ma al bisogno può recarsi alla filiale associata al suo conto;
- Solo online: realtà cresciute soprattutto negli ultimi anni, inizialmente guardate con sospetto dai più tradizionalisti. Si tratta di banche che soddisfano tutti i requisiti di legge e offrono all’utente le medesime tutele. Però, non vi è alcuno sportello dove potersi recare e si gestisce tutto da casa. Per determinate operazioni, come il deposito di assegni o contanti, alcuni nomi siglano accordi con degli istituti fisici.
Tralasciando la prima categoria, proprio perché ormai inesistente, quale scegliere?
“Sportello e online” è consigliato a chi sente l’esigenza di avere un luogo fisico dove potersi recare in caso di problemi o necessità. Categoria consigliata a chi non ha piena dimestichezza con smartphone e pc, ma anche per chi svolge spesso operazioni più complesse.
“Solo online” è una soluzione perfetta per le persone più dinamiche, che sanno muoversi senza problemi nel mondo digitale. In ogni caso, le piattaforme sono semplici da utilizzare, pensati proprio per tutti; in aggiunta, alcuni nomi hanno anche aperto delle sedi fisiche (che offrono generalmente solo servizi di consulenza e non cassa) per avvicinare più clienti possibili.

Apertura del conto corrente
Collegato al punto precedente c’è un passaggio a cui non tutti pensano: l’apertura del conto.
Andando in filiale si fa tutto di persona, come sempre. Aggiungendo dei servizi di home banking, ci saranno sicuramente dei passaggi da compiere mediante computer o smartphone per configurare la piattaforma e renderla sicura.
Per i conti online, il discorso cambia. L’identificazione della persona è fondamentale anche per questioni di antiriciclaggio. Senza entrare nel dettaglio, potremo fare tutto da casa mediante firma digitale e SPID, o partecipando a una videochiamata con operatore addetto all’identificazione.
Tuttavia, alcuni istituti potrebbero richiedere di recarsi fisicamente in una filiale per la verifica dell’identità.
L’apertura del conto corrente si fa una volta sola. Perciò, se avessimo trovato il prodotto perfetto, potremmo sorvolare a delle modalità di apertura scomode, o che magari richiedono più tempo rispetto ad altre.
Alcuni conti da considerare
Prima di scegliere un conto bancario, leggiamo attentamente tutta la documentazione; solo così conosceremo nel dettaglio tutti i costi, le condizioni e i termini previsti da uno specifico prodotto. Detto questo, ecco alcuni nomi che si potrebbero considerare tra le realtà 100% online. Si tratta di semplici spunti e non abbiamo alcun legame con queste entità.
Fineco Bank
Uno degli istituti più celebri in Italia è certamente Fineco, nato digitalmente. Per ora (e solitamente), il canone del primo anno è gratuito, così come l’imposta di bollo; dopodiché è possibile abbattere i costi a determinate condizioni come l’accredito dello stipendio.
Fineco offre una carta di debito gratuita su circuito Visa; la carta di credito prevede invece un canone di circa 20€ all’anno. Bonifici gratuiti, prelievi a 80 centesimi. Trading online di qualità e completo, ma occhio alle commissioni.
Plus: il conto corrente è multivaluta.
BBVA
Direttamente dai Paesi Baschi, Spagna, BBVA è un nome che soprattutto negli ultimi anni sta penetrando con convinzione in Italia.
Al momento della scrittura, BBVA offre un conto corrente a zero spese fisse con remunerazione.
L’offerta non prevede il trading, quindi non è una soluzione adatta a chi cerca qualcosa di completo anche lato investimenti.
Banca Widiba
Il conto corrente Widiba Classic offre il canone gratuito ai nuovi clienti per il primo anno, per poi passare a 4,5€ al mese, azzerabili.
Presente il trading online, ma attenzione al prelievo allo sportello che costa più della media. Buoni invece i bonifici, che sono gratuiti.
Alternative Fintech
Se non cerchi un conto corrente, ma una soluzione per ricevere denaro, spendere, effettuare bonifici, gestire i fondi e tanto altro ancora, potresti optare per un conto carta come l’italiano Hype (Banca Sella) o il celebre Revolut.
Seppur esistano dei piani gratuiti, con una piccola quota al mese si ha accesso a dei prodotti 100% digitali che offrono molti servizi. Occhio però ai limiti: ad esempio, su Revolut possiamo investire (anche in bitcoin e altre criptovalute), ma il prodotto è diverso dalla classica piattaforma di trading o dagli exchange crypto.
I conti carta sono ottimi per svariati motivi e si adattano benissimo alle necessità di tantissime persone, con particolare focus dai Millenials in avanti. Abbinati a un conto corrente ci permettono inoltre di gestire meglio le nostre finanze. Per capire meglio ciò che intendiamo, segui il nostro Corso di finanza personale, totalmente gratuito e ricco di contenuti utili.