Crypto.com Cards: il caso delle nuove reward
Di Davide Grammatica
Il nuovo aggiornamento delle Visa Cards sembra aver preso alla sprovvista la community di Crypto.com, ma come cambiano nel dettaglio?
L’aggiornamento
Crypto.com ha annunciato l’aggiornamento delle nuove ricompense relative all’utilizzo delle carte dell’exchange, attive dal 2018. Vera punta di diamante del CEX, ma forse non più, perché dal 1° giugno entreranno in vigore le nuove reward, in rapporto al tipo di carta utilizzata e alla quantità di CRO messi in staking.
E stupiscono soprattutto le ricompense tramite cashback, dal quale le carte di livello inferiore sono addirittura escluse.
È lo stesso Crypto.com, tramite il proprio blog, ad annunciare i cambiamenti in merito all’utilizzo delle carte abilitate Visa a seconda del livello. E si può notare come la Midnight Blue abbia associato ad essa un rimborso dello 0% sul cashback. Per le altre, ad ogni modo, la storia rimane simile. La Ruby Steel segna lo 0,5%, mentre la Obsidian, quella di livello più alto, raggiunge solo il 5%.
La comunità di CRO non sembra averla presa bene, anche perché la decisione segue un forte ridimensionamento del prodotto “Earn”, le cui percentuali di ricompensa sullo staking, in tutte le sue varietà, ha subito un forte ridimensionamento.
Evidentemente, il sistema che reggeva l’economia delle carte, se non l’intero exchange, non poteva garantirne più la sostenibilità.
Le prospettive
Sebbene ai titolari di carte con una partecipazione attiva di 6 mesi siano stati offerti guadagni in CRO al tasso attuale fino alla fine dei 180 giorni di staking necessario, le nuove tariffe sembrano comunque poco attraenti per i titolari. Per non parlare, poi, di un nuovo limite alle ricompense mensili, introdotto specificamente per i possessori della Ruby Steel e della Royal Indigo.
Per quanto riguarda altri confort, come i vari servizi di abbonamento mensile a varie piattaforme, tutto rimane invariato, e i clienti possono continuare a ricevere rimborsi del 100% sugli abbonamenti associati. E vale lo stesso per i titolari di carte di livello superiore, che possono continuare a godere degli accessi premium lounge aeroportuali.
Rimane da vedere, a questo punto, la reazione del token CRO, di fronte a questo ridimensionamento. Ma non sono esclusi colpi di scena, in virtù del fatto che la community non sembra voler accettare queste scelte a cuor leggero.