Durov arrestato: la reazione di TON
Di Gabriele Brambilla
Pavel Durov arrestato in Francia. Crescono le tensioni internazionali, mentre la criptovaluta TON crolla
L'arresto di Durov
Questo fine settimana Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram, è finito in manette nei pressi di Parigi, all’aeroporto di Le Bourget. Le accuse sono pesanti: riciclaggio di denaro, frode, traffico di droga, di materiale pedopornografico e persino di terrorismo.
Durov viene considerato come complice di queste e altre attività criminali tenute su Telegram. Infatti, egli ha sempre rifiutato di collaborare con le autorità, che lo accusano inoltre di non essere riuscito a rendere Telegram più moderato e controllato. L’app di messaggistica si basa però proprio sulla libertà dell’utente e la protezione dei dati personali.
L’arresto ha causato ulteriori tensioni internazionali, come se non ce ne fossero già abbastanza. Durov è cittadino russo, ma vive da tempo a Dubai, dove Telegram ha sede. Prima del trasferimento, egli ebbe non pochi problemi in Russia, rifiutandosi di collaborare con le autorità, o comunque dimostrandosi molto riluttante.
Alla richiesta dell’ambasciata russa a Parigi di incontrare il giovane miliardario, i francesi hanno risposto picche, scatenando l’ira di Mosca.
L’arresto di Pavel Durov ha dato immediatamente il via a un’ondata di proteste accomunate dall’hashtag “freePavel”. Reazioni da più parti del mondo, a partire da Elon Musk (X è già nel mirino delle autorità europee per motivazioni simili). Al coro si è unito anche Edward Snowden, definendo l’arresto di Durov come un attacco ai diritti fondamentali e alla libertà di parola.
La reazione di TON
Come possiamo immaginarci, la community di TonCoin non ha preso bene la notizia e la “criptovaluta di Telegram” ha subito delle perdite ingenti. Al momento della scrittura, TON guadagna circa l’1,2%; se però guardiamo i dati degli ultimi 7 giorni, la nota coin lascia per strada oltre il 17,5% (grafico e dati CoinMarketCap).
La crypto si trovava stabilmente all’ottavo posto nella classifica generale per capitalizzazione di mercato. Dopo questi giorni difficili è però scivolata al decimo, superata da Dogecoin e TRX di Tron. Un po’ più indietro Cardano, che potrebbe però guadagnare terreno se il mercato dovesse punire ulteriormente TON.
Ricordiamo che la celebre coin e la relativa blockchain non sono gestite da Telegram, ma sono comunque parte integrante dell’offerta dell’app. Cambiano le carte in tavola? Al momento non possiamo avere una risposta e invitiamo a non muoversi con avventatezza, in attesa di capire meglio quali saranno gli sviluppi di questa brutta storia.
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