Meeting FOMC dicembre 2023: aggiornamenti
Di Gabriele Brambilla
A meno di due settimane dalle feste, la Federal Reserve ha tenuto l'ultimo meeting FOMC del 2023. Come cambiano i tassi d'interesse americani?
Gli aggiornamenti ai tassi d'interesse americani
Mancano pochi giorni alle festività, ma in economia e finanza “the show must go on”. Oggi ci aspettava il più importante appuntamento di questo mese: il meeting FOMC della Federal Reserve.
Come ormai sappiamo, il noto comitato della FED si occupa di stabilire le politiche monetarie, definendo i tassi d’interesse americani. Il dato di partenza era al 5,5%, fermo da luglio di quest’anno.
Le condizioni economiche sono delicate e ormai gli spazi di manovra sono strettissimi, per non dire assenti. Certo, la lotta all’inflazione è dura e implica sacrifici, ma non bisogna finire in pericolose spirali che darebbero forma a scenari ancor più complicati.
Anche per questo appuntamento, gli esperti concordavano sul fatto che la FED avrebbe lasciato le cose così come stavano. Tesi tra l’altro avvalorata anche dal CPI pubblicato ieri, fedele alle previsioni degli addetti ai lavori.
Confermati quindi i tassi d’interesse, in linea con ciò che tutti si aspettavano. Da quanto sta trapelando, la Federal Reserve potrebbe iniziare a tagliare dalla metà del 2024, con uno scenario soft landing nel mirino. Occhio però alle implicazioni, perché tutto è più complesso di come potrebbe sembrare.
Perciò, teniamo d’occhio tutti gli indicatori per comprendere senza filtri cosa stia realmente accadendo. Imperdibili quindi gli update a stelle e strisce della prossima settimana: Building Permits, Existing Home Sales e New Home Sales per misurare il mercato immobiliare; PIL del Q3 per avere un’istantanea sull’economia.
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La lunga lotta all'inflazione
Ecco un breve riassunto per rivivere la “guerra all’inflazione”.
A marzo 2022 iniziò la scalata dei tassi d’interesse americani.
Il valore di partenza era pressoché nullo: 0,25%. Un dato così basso derivava dagli interventi messi in atto durante la pandemia da COVID-19, dove l’economia necessitava di uno stimolo monetario per non sprofondare. Il rovescio della medaglia sta nell’inflazione, che trova l’ambiente perfetto per crescere quando viene stampato denaro a tutto spiano.
Per rimediare, il FOMC dové operare al contrario, dando vita a delle politiche monetarie restrittive. Gli aumenti si mossero in questo modo: dopo un primo aumento da 25 punti base arrivarono uno da 50 punti base, quattro da 75, un altro da 50 e tre da 25. Dopo una breve pausa, a luglio arrivò l’ultimo incremento di 25 punti base, raggiungendo così l’attuale tasso del 5,5%.
Ecco il grafico di TradingView sui tassi d’interesse USA in tempo reale:
Invitiamo come sempre a muoversi con cautela nelle prossime ore, così da non restare invischiati nella volatilità che potrebbe manifestarsi.