FOMC di gennaio 2024: aggiornamenti sui tassi d'interesse
Di Gabriele Brambilla
Primo meeting FOMC dell'anno, l'appuntamento in cui la Federal Reserve stabilisce i nuovi tassi d'interesse americani
Tassi d'interesse USA: l'update della FED
Ed eccoci arrivati a un nuovo meeting FOMC della Federal Reserve, il primo di questo 2024.
La lotta all’inflazione ci accompagna da ormai due anni e la stagione degli aumenti è in pausa da alcuni mesi, destinata a lasciare spazio a quella dei tagli se non dovessero arrivare sorprese. Tuttavia, la prudenza non è mai troppa: ridurre i tassi d’interesse troppo presto potrebbe spingere nuovamente i prezzi verso l’alto, scenario assolutamente da evitare.
Pareva certo che anche oggi la FED avrebbe lasciato le cose così come stavano. Dopotutto, un nuovo aumento non sarebbe giustificato e un taglio sarebbe una mossa piuttosto azzardata.
In linea con ciò che tutti si aspettavano, la Federal Reserve ha quindi confermato gli attuali tassi. Ricordiamo che le diminuzioni potrebbero partire dalla metà di quest’anno, anche se non vi è alcuna certezza. Oltretutto, la delicata situazione economica americana complica ulteriormente le cose; è fondamentale restare aggiornati e guardare anche al futuro, cercando di unire i fili e comprendere in anticipo che cosa potrebbe accadere. Anche se, come ben sappiamo, la preveggenza non è un dono di cui gli investitori dispongono.
Perciò, teniamo d’occhio tutti gli indicatori per comprendere senza filtri cosa stia realmente accadendo.
La prossima settimana sarà piuttosto tranquilla, ma guai ad abbassare la guardia. Per ora, teniamo monitorati i mercati e le eventuali reazioni che potrebbero avere in seguito alla chiusura del FOMC.
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La lunga lotta all'inflazione
Ecco un breve riassunto per rivivere la battaglia contro l’inflazione che dura da circa due anni. Infatti, è a marzo 2022 che iniziò la scalata dei tassi d’interesse americani.
Il valore di partenza si attestava allo 0,25%, frutto degli interventi messi in campo per contrastare il rischio di recessione dovuto alla pandemia. Però, gli stimoli hanno come effetto collaterale quello di stimolare l’inflazione, che puntualmente si presentò con il conto in mano.
Per contrastare il problema, la Federal Reserve fu obbligata ad agire in senso contrario, dando vita a delle politiche monetarie restrittive.
Gli incrementi arrivarono come segue: dopo un primo aumento da 25 punti base arrivarono uno da 50 punti base, quattro da 75, un altro da 50 e tre da 25. Dopo una breve pausa, a luglio 2023 arrivò l’ultimo incremento di 25 punti base, raggiungendo così l’attuale tasso del 5,5%.
Ecco il grafico di TradingView sui tassi d’interesse americani in tempo reale: