FOMC: ultime notizie sui tassi d'interesse!
Di Gabriele Brambilla
Sarà stato un altro FOMC da nessun intervento o è successo qualcosa di inaspettato?
FOMC: ufficiali i nuovi tassi d'interesse USA
In questo giorno di festa per noi italiani, la Federal Reserve ha deciso di movimentare la serata con il meeting FOMC di novembre, appuntamento che annuncia le modifiche alle politiche monetarie (e quindi ai tassi d’interesse) americane.
Come ben sappiamo, i tassi d’interesse sono al 5,5%. Nell’ultimo meeting, tenutosi nella seconda metà di settembre, la FED decise di non intervenire.
Nell’ultimo anno e mezzo abbondante, l’inflazione ha creato non pochi grattacapi a Powell e compagni. Sappiamo che quando la spirale si avvia, gli interventi devono essere decisi per arrestarla e invertirne gli effetti. Inoltre, guai ad abbassare la guardia, perché essa è sempre in agguato.
Chiaramente il contesto economico, per quanto stia tenendo botta, non può resistere a lungo in un contesto che mette in difficoltà gli investimenti e il mercato del lavoro.
In quest’ottica, per la seconda volta consecutiva, il FOMC ha stabilito che non ci sarà alcun intervento e i tassi d’interesse resteranno al 5,5%. Una decisione obbligata, che non aumenta la pressione ma, al tempo stesso, non espone a nuove fiammate inflattive.
Per capire come si evolverà lo scenario dovremo quindi tenere d’occhio importanti parametri economici come il CPI, il tasso di disoccupazione, i dati immobiliari e il Retail Sales. Però, possiamo aspettarci una Federal Reserve prudente, tra l’altro cosa ampiamente annunciata dai suoi membri.
Ti sta piacendo questo articolo? Seguici sui nostri canali YouTube e Telegram per non perderti nessun aggiornamento su quello che muove il mercato!
Indice
Un ripasso dal 2022 a oggi
Per chi desidera rivivere quanto accaduto negli ultimi due anni circa, ecco qui un breve riassunto.
A marzo 2022 iniziò la scalata dei tassi d’interesse.
Il valore di partenza era pressoché nullo: 0,25%. Un dato così basso derivava dagli interventi messi in atto in piena pandemia, dove l’economia necessitava di uno stimolo monetario per non sprofondare. Quando però l’offerta di denaro aumenta così tanto, l’inflazione è pronta a colpire un po’ di tempo dopo.
Il susseguirsi di FOMC innescò svariati aumenti: uno da 50 punti base, quattro da 75, un altro da 50 e tre da 25. Dopodiché un momento di pausa, seguito a luglio da un ultimo aumento di 25 punti base. Ora siamo in quota e potremmo restarci per un po’ di tempo.
Ecco il grafico di TradingView sui tassi d’interesse USA in tempo reale:
Grazie per averci letto e massima attenzione alla volatilità dei mercati nelle prossime ore!