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Il crollo delle azioni affossa Bitcoin: Occhi puntati sul FOMC
Di Daniele Corno
Sul crollo del mercato azionario Bitcoin trova una forte correlazione: Gli occhi del mercato sono puntati sul FOMC del 19 marzo

Correlazione diretta sul crollo di mercato
Nelle ultime settimane, la correzione in atto sui mercati finanziari USA ha alimentato le svendite sui principali listini, incluso Bitcoin.
Il Nasdaq 100 ad esempio, dopo aver raggiunto il suo ATH in area 22.240 il 18 febbraio, in soli 15 giorni operativi è crollato del -14.10%, mostrando la perdita più aggressiva dal precedente crollo del periodo luglio-agosto 2024. Nello stesso periodo, “il coefficiente di correlazione” tra Nasdaq 100 e Bitcoin, sul grafico giornaliero, è cresciuto fino ad un livello di 0.88, livello più alto da ottobre 2024.
Secondo Geoff Kendrick, responsabile della ricerca di Standard Chartered, Bitcoin sta reagendo negativamente sulla scia delle pressioni ribassiste del mercato USA. Esso infatti, sostiene che “Bitcoin è stato scambiato in modo solido all’interno di questo gruppo ‘Magnifiche sette più Bitcoin”” in termini di volatilità.
Tra le sue ipotesi infatti, il recupero di BTC può avvenire tramite due catalizzatori: Il primo è un ampio recupero da parte del mercato USA, in attesa dei dati sull’inflazione di oggi pomeriggio alle ore 13.30 ed in attesa del FOMC della FED il 19 marzo. Il secondo invece, è correlato ad acquisti governativi di Bitcoin, sia relativo al mercato USA che ad altri stati terzi.
Occhi puntati sul FOMC del 19 marzo, parola alla FED
Un driver importante per la ripresa dei mercati è senza dubbio il valore del costo del denaro, rappresentato dai tassi di interesse. Tagli che, secondo Kendrick sarebbero necessari per il recupero dei mercati e di conseguenza, per Bitcoin.
Le previsioni tuttavia quotano ad oggi un nulla di fatto, con un 97% di probabilità di rimanere nell’intervallo di 425-450 basis point mentre, solo un 3% di probabilità per un taglio dei tassi di interesse di 25 basis point.
I dati sull’inflazione di oggi pomeriggio tuttavia, qualora risultassero migliori delle aspettative, potrebbero favorire una politica più leggera da parte della FED. Guardando al successivo FOMC, in data 7 maggio, salgono già al 36.5% le previsioni sui tagli di 25 basis point.
Mentre le pressioni continuano tuttavia, tra dazi, incertezza e paura della recessione, una rottura a ribasso degli attuali minimi potrebbe portare Bitcoin ad un nuovo affondo fino ai precedenti ATH, in area $69.000. Nella giornata attuale tuttavia, gli scarichi si solo interrotti, in attesa dei dati sull’inflazione, con un prezzo attuale di $82.500.
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