In Corea del Sud, il nuovo sistema di monitoraggio crypto h24
Di Davide Grammatica
La Corea del Sud avrebbe sviluppato un nuovo sistema di monitoraggio delle attività crypto per prevenire ogni attività illegale
Crypto sotto l’occhio del regolatore
Il governo sudcoreano ha svelato nelle ultime ore di aver sviluppato un nuovo sistema di monitoraggio delle attività crypto. Veglierà 24 ore su 24 sulle attività dei vari exchange del paese, per individuare ogni tipo di transazione “dubbia” e quindi legata a dinamiche quali l’uso di informazioni riservate di un token per operazioni commerciali sleali, la manipolazione dei prezzi e la falsificazione dei dati di circolazione.
Questo nuovo approccio vedrà il via in concomitanza all’entrata in vigore della nuova legge sulle critptovalute in Corea del Sud (il “Virtual Asset User Protection Act”), e quindi alla fine di questo mese. Fondamentale sarà la collaborazione dei vari exchange del paese, e l’obbiettivo sembra essere l’eliminazione di qualsiasi attività sospetta nel mercato.
La South Korea Financial Supervisory Service (FSS) ha spiegato di aver elaborato un nuovo standard per il reporting dei dati sulle transazioni sui cex, e proprio su questo si sarebbe sviluppato il sistema che si propone di separare le transazioni irregolari dalle altre.
“Abbiamo confrontato i criteri di estrazione delle transazioni anomale e preparato modelli e indicatori metrici attraverso diverse simulazioni”, ha sottolineato la FSS. “Prevediamo che questi filtreranno meticolosamente le transazioni anomale”.
La normativa coreana indica la via
Proprio a seguito della nuova normativa, ai cex è stato poi chiesto di dedicare un team dedicato a questa dinamica, perché il monitoraggio possa avvenire secondo delle linee guida indicate dalla stessa FSS rispetto al controllo delle informazioni on-chain.
Ai fornitori dei servizi sulle crypto sarà inoltre richiesto di salvaguardare i depositi degli utenti secondo standard più rigidi, nonché di imporre ai clienti di iscriversi a nuovi programmi assicurativi per un potenziale risarcimento in caso di violazioni della sicurezza.
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