Lagarde (BCE): “Mio figlio deviato dalle crypto”
Di Davide Grammatica
Christine Lagarde, presidente della BCE, ha confessato alla stampa che il figlio avrebbe perso circa il 60% nei suoi investimenti in crypto
La Lagarde e le crypto: un rapporto problematico
Christine Lagarde, presidente della BCE, ha condiviso con la stampa un’interessante storia personale a tema crypto. A quanto pare, l’astio verso il settore, che ha avuto modo di sfogarsi diverse volte in varie conferenze negli ultimi anni, potrebbe avere origini familiari.
Il figlio del numero 1 della BCE, infatti, sarebbe stato nel passato un investitore crypto egli stesso, ma con risultati non proprio positivi in quanto, secondo la madre, avrebbe perso circa il 60% del suo capitale iniziale.
I suoi avvertimenti non sarebbero serviti a nulla, ma la lezione, che ora starebbe tramandando anche in incontri con i giovani in Germania, sembra ora essere stata imparata. “Mi ha ignorato”, avrebbe dichiarato Lagarde. “E ha perso quasi tutti i soldi che aveva investito”.
La somma precisa investita dal figlio non è stata rivelata, ma si tratterebbe comunque di una cifra “consistente”. Quello che bastava, a quanto pare, per dare ragione “con riluttanza” alla madre.
“Non ho un’opinione positiva nei confronti delle crypto”, ha sottolineato la presidente della BCE. “Le persone sono libere di investire i propri soldi dove vogliono e speculare quanto vogliono, ma non dovrebbero essere libere di partecipare ad attività commerciali e imprenditoriali sulle quali pesano delle sanzioni”.
La BCE e il brutto rapporto con le criptovalute
Sull’opinione della Lagarde, ad ogni modo, eravamo già informati. Nel 2022, per esempio, ha sostenuto che le crypto non valessero “nulla”, proprio perché sul “nulla” erano basate.
Al contrario, si è spesso professata favorevole alle CBDC, anche per la loro proprietà di avere un controllo “limitato” sui pagamenti quotidiani.
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