MiCA: APPROVATA la regolamentazione Bitcoin e Crypto in Europa.
Di Luca Boiardi
MiCA e TFR, le regolamentazioni su Bitcoin e Crypto per l'Europa, è stata approvata oggi. Ecco cosa contiene e quando entrerà in vigore.
MiCA: votazione con risultati schiaccianti
Il 20 Aprile 2023 è stata messa ai voti la regolamentazione Europea unica su Bitcoin e Criptovalute, composta da MiCA (Market in Crypto Assets) e TFR (Transfer of Funds Regulation).
La prima punta a regolamentare gli erogatori di servizi, definendo chi deve ottenere licenza e chi no.
La seconda, invece, ha scopo antiriciclaggio e antiterrorismo, e punta a regolamentare i trasferimenti di fondi potenzialmente anonimi.
Entrambe le regolamentazioni sono state votate a favore, con un risultato schiacciante:
- MiCA: 517 favorevoli, 38 contrari
- TFR: 529 favorevoli, 29 contrari
Di conseguenza, vengono considerate definitive e dopo un iter burocratico entreranno in vigore.
Vediamo cosa contengono e da quando saranno valide.
MiCA: Market in Crypto Assets
Iniziamo con la regolamentazione verso i provider di servizi, che si dividono in:
- Emittenti di token o crypto (ce ne sono vari tipi, lo vedremo tra poco)
- CASP (Crypto Asset Service Provider, ovvero Exchange, custodian, gestori di vario tipo
Riguardo i token, la normativa punta soprattutto alle stablecoin, ai token peggati ad altri asset (cosiddetti ART, Asset Referenced Token, come PaxGold per capirci), che avranno obblighi di liquidità, di incorporazione in sede EU e di trasparenza al fine di ottenere licenza di operare.
Gli ART dovranno inoltre, a garanzia, impiegare parte dei loro stessi fondi nelle riserve.
Chi decide di erogare una nuova crypto, dovrà notificare le autorità competenti in anticipo trasmettendo whitepaper ed informazioni rilevanti, che dovranno essere approvati.
Curiosità: in tali informazioni ricade anche l’impatto ambientale dell’algoritmo di consenso utilizzato.
Gli utility token sono esonerati dal MiCA, e con essi si intende quei token il cui unico scopo è essere utilizzati internamente ad una piattaforma (quasi nessuno).
Riguardo i CASP, dovranno sottostare ad obblighi ben precisi di trasparenza e tutela dei fondi, quali:
- Riserve sempre liquide e verificabili
- Compliance con le normative antiriciclaggio
- Pratiche di gestione degli ordini (ed eventuali abusi) sempre chiare per le piattaforme di trading
- Politiche di custodia trasparenti per chi offre custody
Attenzione: le Privacy Coin (quali Monero) secondo questa norma potranno essere listate solo se gli utenti che le detengono e le loro transazioni possono essere identificabili.
Essendo pressoché impossibile, c’è rischio che vengano bandite dagli exchange sotto MiCA.
I token che sono classificabili security, infine, vengono regolamentate dal Mifid II, framework dedicato ai prodotti finanziari.
Se volete, qua potete consultare il testo completo MiCA
In quest’altro articolo, invece, abbiamo esaminato nello specifico alcuni punti chiave del testo integrale
Ecco un’utile infografica che riassume il tutto (presa dal profilo Twitter di Patrick Hansen, Director, EU Strategy & Policy per Circle):
TFR: regole antiriciclaggio per Bitcoin e crypto
Insieme al MiCA è stato approvato anche il TFR, contenente le normative antiriciclaggio.
Esse di fatto obbligano i provider di servizi ad identificare i loro utenti ed a segnalare transazioni di valore superiore a una determinata soglia, solitamente pari a 1000€.
Questo ovviamente non è applicabile alla self-custody, ma soltanto dai merchant che accettano crypto (che dovranno, se arrivano transazioni importanti, identificare il cliente), né alla DeFi.
In altre parole, funziona più o meno come con il contante: bisogna a prescindere essere sempre in grado di dimostrare la provenienza dei fondi.
Il TFR si applica ai custodial ed ai servizi di exchange, che di fatto saranno molto più vigilati di prima.
Qua trovate il testo completo TFR
MiCA: un precedente per il mondo
È la prima volta al mondo che si crea una normativa unica per le crypto, che copre ogni tipologia di asset e servizio.
Essa entrerà di fatto in vigore tra giugno e dicembre 2024, e le aspettative sono di crescita notevole per l’industria dopo che ciò avverrà.
I provider di servizi potranno finalmente regolamentarsi e non avere più dubbi sull’operatività ed in parallelo i loro clienti saranno più tutelati.
CZ, CEO di Binance, ha già affermato che è un grande passo avanti, e non vede l’ora di potersi insediare stabilmente anche in UE, apportando i cambiamenti al suo business che si renderanno necessari.
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