Microstrategy entra nel Nasdaq e compra altri 5.000 Bitcoin
Di Daniele Corno
Giornata di festa per Microstrategy, che festeggia l'ingresso nell'indice Nasdaq 100 con l'acquisto di altri 5.000 Bitcoin per $561 milioni
Microstrategy entra nell'indice Nasdaq 100
La giornata odierna, lunedì 23 dicembre, è un giorno chiave per Microstrategy. All’apertura dei mercati USA, l’azione MSTR è ufficialmente entrata a far parte dell’indice Nasdaq 100.
Un traguardo degno di nota che, anche se indirettamente, introduce Bitcoin all’interno del secondo indice azionario più importante sul mercato globale. Il risultato infatti, è direttamente correlato alla strategia messa in atto da Michael Saylor e dalla sua società che, grazie ai suoi incessanti acquisti e grazie alla crescita di prezzo di Bitcoin, ha visto un incremento del valore delle azioni del 450% negli ultimi 12 mesi.
Il rally delle azioni è partito ad ottobre quando, la società aveva dichiarato l’intenzione di raccogliere $42 miliardi per l’acquisto di Bitcoin. Di questi, $21 miliardi sarebbero stati raccolti tramite la vendita di azioni e i restanti $21 miliardi, tramite la vendita di obbligazioni a tasso fisso.
Gli acquisti non terminano, altri 5.000 Bitcoin nelle tasche di Microstrategy
Come poteva festeggiare la società se non tramite ciò per cui è diventata così popolare negli ultimi anni?
La risposta è oramai chiara, comprando ancora Bitcoin. Come ogni lunedì da novembre a questa parte infatti, l’azienda di Saylor ha aggiunto alla propria tesoreria 5.000 Bitcoin, acquisiti ad un costo di $561 milioni, al prezzo di $106.662 dollari per unità.
Con questo acquisto, le holding totali della società raggiungono i 444,262 BTC, una cifra pari al doppio dei Bitcoin posseduti 90 giorni fa, con un valore superiore ai $41 miliardi.
L’intenzione è chiara e Microstrategy non sembra intenzionata a fermare gli acquisti. L’introduzione odierna all’interno del Nasdaq 100 inoltre, espone l’azione MSTR ad acquisti correlati ai principali ETF, come QQQ, che rappresentano le azioni presenti nel Nasdaq 100, creando ulteriore pressione d’acquisto per il titolo.
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