Open source, blockchain e crypto
Di Gabriele Brambilla
Parliamo del concetto di open source in generale, per poi dare uno sguardo al mondo blockchain e crypto
Qual è il significato di open source?
Il concetto di open source è alla base di molti progetti informatici di spicco. Si tratta di software (ossia programmi) distribuiti sotto omonima licenza, che dà il via libera a studio, modifiche, utilizzo e persino ridistribuzione del programma stesso.
Uno sviluppatore può quindi prendere del codice open-source scritto da qualcun altro, analizzarlo, applicare modifiche o addirittura utilizzarlo come base di partenza per un prodotto completamente nuovo.
Ma andiamo oltre. Il concetto di open source mira anche a creare una comunità di persone che lavorano condividendo idee, favorendo la trasparenza e puntando a migliorare il software in continuazione. Ciò permette agli utenti di accedere a prodotti completi, costantemente aggiornati e il più sicuri possibile.
I software open source sono uno dei pilastri del mondo informatico. Senza di essi, tutto sarebbe un sistema chiuso, con una trasparenza decisamente inferiore rispetto a quella di cui disponiamo oggi.
Indice
Qual è il vantaggio di essere open source?
Ci sono diversi vantaggi nell’essere un software dal codice aperto, alcuni già citati in precedenza.
Innanzitutto, si favorisce lo sviluppo delle idee. Un concetto può prendere vita da una persona o team, per poi evolversi grazie al lavoro di qualcuno che nulla c’entra con i primi ma ha accesso al codice grazie al fatto che sia open source.
Inoltre, la possibilità di condividere dà vita a community di sviluppatori e appassionati che hanno come obiettivo (spesso senza alcun profitto) quello di fornire programmi open source sempre più completi, curati e sicuri.
Proprio la sicurezza è un altro punto a favore del mondo OSS (Open Source Software). Chiunque può accedere al codice sorgente, consultarlo e studiarlo a fondo. Eventuali vulnerabilità, backdoor o contenuti malevoli di altra natura possono essere scovati, resi noti e risolti. L’altra faccia della medaglia è che anche i “cattivi” possono fare questo lavoro, puntando però a sfruttare i talloni d’Achille di un software per i loro scopi. Tuttavia, la storia ci dice che l’open source generalmente premia sicurezza e trasparenza, perciò possiamo stare tranquilli.
Altro vantaggio di questo mondo è il fatto che i prodotti sono spesso gratuiti, oppure offerti a prezzi davvero contenuti. Altrettanto di frequente vi è la possibilità di effettuare una donazione a scelta per sostenere gli sviluppatori del programma che si sta utilizzando. Il tutto con una qualità quasi sempre parecchio elevata.
"Sviluppo di idee, sicurezza, trasparenza, costi, senso di comunità: i vantaggi dell'open source sono molteplici"
Quali sono i sistemi operativi open source?
La lista è lunga, perciò ne citiamo solo alcuni tra i più celebri.
Linux è forse il sistema operativo open source più noto. In realtà si tratta davvero di un sistema operativo, ma di una famiglia di sistemi operativi che comprende Chrome OS, Ubuntu, Debian e Raspbian (quello che fa girare i dispositivi Raspberry Pi).
Ora però dobbiamo spostarci nel nostro settore e capire perché l’OSS è così importante.
In ambito blockchain e crypto
Essere open-source è una delle basi della maggior parte delle blockchain. Questo perché la tecnologia in questione mira di frequente a promuovere un ambiente dove la community è al centro, privo di poteri centrali. Come conseguenza naturale, avere un codice aperto è un must have.
Tra i nomi più noti chiamiamo in causa Ethereum, Solana, Polkadot, Cosmos e, ovviamente, Bitcoin.
Avendo un codice aperto, sviluppatori da ogni parte del mondo possono studiarlo, suggerire modifiche, trovare bug e vulnerabilità e, in alcuni casi, lavorare su nuovi progetti. Inoltre, trovano un ambiente ideale anche i developer di protocolli DeFi, piattaforme NFT, wallet e altro ancora.
Spostandoci proprio sui portafogli crypto, essere open source rappresenta un punto a favore. Molte realtà ampiamente utilizzate lo sono, come ad esempio Electrum, MetaMask, Trust Wallet e MyEtherWallet.
Quanto agli hardware wallet, Trezor è il punto di riferimento per chi cerca un prodotto open source. Invece, Ledger non ha sposato questa filosofia, raccogliendo nel tempo non poche critiche.
Per essere precisi, Ledger Live (l’applicazione principale) è open source, mentre lo è solo parzialmente il firmware dei dispositivi. Il brand ha avviato un percorso di apertura, specificando però i motivi per cui non verrà reso noto il codice dietro il Secure Element.
Conclusioni
Abbiamo percorso un breve viaggio nel mondo dell’open source, capendo perché è così importante.
Sappiamo inoltre che questo concetto è alla base di molti progetti del nostro settore, anche se non tutti seguono questa filosofia.
In tutta onestà, essere OSS non è sinonimo di qualità e sicurezza (e viceversa) a priori: tutto dipende da come il progetto viene portato avanti. Però, questo elemento, unito ad altri, può essere certamente un punto a favore.
E a proposito di wallet: ecco un video molto interessante per approfondire il tema!