Oro: storia, impieghi e quotazione
Di Gabriele Brambilla
Se pensiamo alla parola "prezioso", probabilmente l'oro sarà una delle immagini che ci passerà per la mente. Scopriamolo più a fondo
Largo al re dei metalli
Usciamo dalla nostra solita area di competenza e scopriamo un asset tra i più antichi in assoluto: l’oro.
Parlare di questa materia prima è particolare, perché è dotata di svariate applicazioni che vanno ben oltre all’investimento.
Tra gioielli e lingotti, pepite e criptovalute, in questo articolo entriamo nel reame del metallo più affascinante in assoluto.
Indice
Oro: che cos'è e un po' di storia
L’oro è un metallo con numero atomico 79 e un simbolo inconfondibile sulla tavola periodica degli elementi: Au.
Malleabile, duttile ma al tempo stesso molto resistente chimicamente, può essere intaccato solo da pochi composti. In natura lo si trova sia nella roccia, legato ad altri minerali, sia in acqua. Si stima che ce ne siano circa 20 milioni di tonnellate nei mari e oceani, ma l’estrazione risulterebbe faticosa e molto dispendiosa.
Il valore è dato dalla scarsità e dai processi di estrazione spesso difficili, che hanno anche un certo impatto su ambiente e lavoratori (a volte anche bambini). Per questo motivo, sono nate alternative sostenibili, che garantiscono il rispetto di natura e persone.
Ma quando iniziò l’avventura di questo metallo? Dobbiamo tornare alla preistoria, quando i nostri avi assegnarono all’oro una certa importanza, impiegandolo per la fabbricazione di gioielli e monili.
Proseguendo, sappiamo che anche le civiltà più recenti, ma comunque antiche, fecero largo impiego di questo metallo. Un esempio sono gli Egizi, in grado di creare opere che oggi attraggono nei musei milioni di turisti ogni anno.
Greci, Etruschi, Romani, ma anche popolazioni germaniche, Arabi e civiltà precolombiane: l’oro ha sempre avuto un ruolo centrale nella realizzazione di statue, corone, gioielli, scettri e tanto altro ancora. Opere in grado di lasciare a bocca aperta per la maestria con cui furono realizzate, senza l’impiego di strumenti moderni.
Le sue caratteristiche fisiche e la preziosità che gli fu attribuita lo portarono ad assumere una nuova forma: la moneta. Testimonianze e reperti dimostrano come, accanto ad altri metalli meno preziosi, l’oro fu utilizzato per creare le prime monete. L’esordio in questa veste avvenne a Lidia, nell’Asia Minore, per mano del sovrano Creso.
Anche in epoca moderna e contemporanea l’oro ha mantenuto il suo status. In passato, esso fu alla base del sistema aureo (gold standard) che garantiva il valore delle monete statali grazie alle riserve. Oggi il sistema è superato, soppiantato dalla valuta fiat, che lascia molto a desiderare; dopotutto, queste hanno il nulla alla base, mentre almeno un tempo c’erano a monte delle riserve di un materiale ritenuto di valore.
Valore oro come bene rifugio
Questo materiale è considerato universalmente il bene rifugio per eccellenza. Questo perché nel tempo esso conserva il valore intrinseco, a prescindere dalle fluttuazioni di mercato: l’oro è sempre desiderato, sinonimo di preziosità e ricco di applicazioni (ne vedremo qualcuna in seguito).
Un “investimento biondo” è indicato per ripararsi dall’inflazione, così come dalle condizioni di mercato sfavorevoli. Oltretutto, esso va bene anche come forma di protezione del capitale in periodi burrascosi (tensioni, guerre, gravi crisi economiche globali…).
L’investitore non è però obbligato a investire in oro. Dopotutto le decisioni derivano direttamente dalla strategia, a sua volta stabilità in funzione della propria persona. Insomma, un’operatività rischiosa e spinta difficilmente darà spazio all’oro; anzi, potrebbe essere controproducente. Al contrario, un investitore più prudente, che desidera tutelare il capitale, potrebbe trovarlo adatto.
Ragioniamo e contestualizziamo, perché comunque anche l’oro ha i propri rischi, così come gli strumenti di investimento basati su di esso. Consideriamo ciò che vogliamo e pensiamo a cosa sta accadendo, oppure cosa probabilmente avverrà. Fatto ciò sapremo se l’oro è un asset giusto per il nostro profilo.
Curiosità: negli ultimi anni, anche la nostra amata criptomoneta bitcoin ha di tanto in tanto guadagnato il titolo di “bene rifugio”.
"L'oro è un ottimo bene rifugio, ma c'è di più..."
L'oro come materia prima
Andiamo fuori dal campo degli investimenti e vediamo altre applicazioni di questa materia prima.
L’oro è un materiale versatile, adatto a molteplici scopi. Ha una conducibilità elettrica ottima, il che lo rende una delle scelte migliori per la fabbricazione di componenti elettronici. Smartphone, tablet, computer, cuffie e altri dispositivi lo contengono, ma non metterti a spaccare tutto per cercarlo: è una quantità minima.
Anche a livello termico le performance sono buone, anche se esistono materiali più performanti.
Sappiamo poi che le applicazioni in campo odontoiatrico sono svariate: creazione di ponti, innesti e denti hanno dominato la scena. Il progresso ha poi trovato alternative migliori, ma l’oro è stato per anni lo standard negli impianti dentali.
In campo medico, esistono cure come l’auroterapia, impiegate soprattutto per contrastare gli effetti dell’artrite reumatoide. L’oro si dimostra quindi prezioso anche per la nostra salute.
Massiccio è l’utilizzo di questa prestigiosa materia prima in ambito spaziale. Per esempio, le visiere dei caschi degli astronauti sono rivestite in oro, così da contrastare le fortissime radiazioni solari.
Le applicazioni non finiscono qui, anzi: abbiamo portato solo alcuni esempi, ma c’è molto di più!
Come va l'oro oggi?
La quotazione oro in tempo reale può essere monitorata dal portale di analisi TradingView (segue il grafico). Puoi anche consultare l’andamento dell’oro direttamente su Google e gli altri motori di ricerca.
Il prezzo espresso nelle quotazioni oro non si riferisce al grammo, bensì all’oncia, che equivale circa a 28,3 grammi.
Curiosità molto richiesta in rete: ma quanto vale 1 kg d’oro in euro? Il prezzo ovviamente varia e segue il mercato ma, considerando un valore all’oncia di 1750€, otteniamo come risultato 61.722€.
Puoi calcolare questo dato facilmente in qualsiasi momento: basta ricordare che 1kg equivale a 35,27 once. Moltiplicando 35,27 per il valore all’oncia, ecco che otteniamo il prezzo al kg.
Come si fa ad investire in oro?
Per rispondere a questa domanda c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Ovviamente la mente va subito a pensare all’acquisto di oro fisico, fornito da banche e compagnie specializzate. Infatti, a scopo di investimento, questo metallo deve essere comprato presso sedi che ne garantiscano la purezza (in carati), non dal compro oro sotto casa, che tratta più gioielli usati e di carature variabili.
Depositiamo il prezioso metallo presso una cassetta di sicurezza, evitando invece di tenerlo in casa anche se avessimo una cassaforte a disposizione.
L’oro fisico ha due problemi: il primo è appunto la conservazione; il secondo è l’illiquidità, nel senso che non è immediatamente rivendibile se ne avessimo bisogno. Per questo motivo, esistono strumenti appositi (come fondi e titoli in borsa dedicati) che ci permettono di investire su questo asset, senza però detenerlo realmente.
Bene anche le criptovalute come PAX gold, con cui possiamo posizionarci sul biondo metallo evitando tante scocciature. Regolamentato e sicuro, rappresenta un’ottima scelta.
Esistono poi prodotti derivati, ma che per la loro natura non dovrebbero essere maneggiati da persone con poca esperienza. Si tratta infatti di strumenti complessi e che devono essere compresi approfonditamente prima di poterli utilizzare.
Il nostro viaggio nel mondo del metallo più desiderato al mondo termina qui. Continua a seguirci per nuovi articoli interessanti dal mondo della finanza!