Panetta ancora contro le crypto: “Sono prive di valore”
Di Davide Grammatica
Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, ha attaccato di nuovo Bitcoin e crypto nel discutere delle nuove applicazioni del MiCA
Panetta vs Bitcoin
Nella cornice dell’assemblea dell’Associazione bancaria italiana (ABI), il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, è tornato a parlare di criptovalute, anche alla luce dei recenti cambiamenti normativi dell’Ue.
La banca centrale starebbe preparando delle nuove linee guida per allinearsi al MiCA, che in primo luogo riguarderanno le stablecoin. Queste rientrano nella nuova categorizzazione di moneta elettronica (EMT), legate al valore di una valuta ufficiale specifica, e quindi adatte per l’utilizzo nei pagamenti.
Proprio rispetto a questo punto, Panetta ha sottolineato ancora una volta quanto Bitcoin e le altre criptovalute possano rappresentare un “pericolo” per gli investitori, e che, in quanto token asset-referenced (ART), non meriterebbero di essere integrati nel sistema dei pagamenti.
“Le cripto-attività non ‘garantite’, quali Bitcoin ed Ethereum, non sono di regola emesse da alcun operatore, sono prive di valore intrinseco e non generano flussi di reddito come cedole o dividendi”, ha dichiarato Panetta. “Sono create mediante procedure informatiche e non vi è alcun soggetto né attività reale o finanziaria che ne assicuri il valore. Sono talvolta scambiate su circuiti informali e opachi o su piattaforme non sottoposte ad adeguati controlli”.
Non potrebbero conservare, secondo il governatore, nemmeno la funzione di riserva di valore, e sarebbero limitate ad attività quali l’elusione fiscale e il riciclaggio di denaro. Una “scommessa”, insomma, o un “contratto speculativo ad alto rischio”.
Crypto e moneta digitale
Non è certo la prima volta che Panetta interviene con commenti critici in relazione all’industria crypto. Già in passato, infatti, il governatore si era espresso sui pericoli delle criptovalute per i consumatori, e aveva addirittura suggerito di regolarle sulla scorta delle leggi sul gioco d’azzardo.
Una delle alternative vie di sviluppo della tecnologia crypto, sempre secondo Panetta, sarebbero invece le CBDC, che di per sé costituirebbero però un vantaggio soprattutto per le banche (più che per i consumatori).
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