Polygon 2.0 e criptovaluta POL: l'abc
Di Gabriele Brambilla
Parliamo di Polygon 2.0 e della crypto POL, evoluzioni di Polygon e MATIC

Polygon 2.0: a che punto siamo?
Polygon è uno dei progetti più conosciuti del panorama blockchain; l’evoluzione in corso, chiamata Polygon 2.0, sta accrescendo ancor più la meritata notorietà.
Oggi approfondiamo il tema per integrare tutte le modifiche nel nostro contenuto storico su Polygon. In questo modo, il lettore può confrontare agevolmente passato e presente, evitando che si crei confusione.
LA sidechain di Ethereum ha fatto passi da gigante e continua a mostrare tantissima ambizione. Ecco tutto quello che devi sapere!
Un tuffo nel passato: Polygon e MATIC
Per comprendere la portata dei cambiamenti in atto, dobbiamo sapere che cos’è Polygon e qual è il suo ruolo. Partiamo quindi dalle basi essenziali.
Polygon è una sidechain di Ethereum. Come un layer-2, l’obiettivo principale è dare qualcosa in più alla sua “blockchain madre”, creando valore aggiunto nell’intero ecosistema.
Però, a differenza dei layer-2 tradizionali, Polygon è una sidechain, dotata quindi di una certa indipendenza. Perciò, il network ha un suo algoritmo di consenso, una sua rete di validatori e persino una sua criptovaluta. Quest’ultima era nota fino al 2024 come MATIC, oggi sostituita dalla coin POL (di cui parleremo in seguito).
I casi d’uso di MATIC erano fondamentalmente tre:
- Pagare le gas fee del network.
- Staking per mantenere garantire il buon funzionamento della rete.
- Governance (limitata).
Cosa cambia tra un classico layer-1 autonomo e Polygon? Quest’ultimo è comunque legato a Ethereum e di tanto in tanto vi sono dei checkpoint per verificare che tutto sia corretto. Possiamo quindi dire che è Ethereum a mantenere la sicurezza di Polygon, un po’ come se fosse un supervisore delle operazioni.
Seppur questo modello abbia riscosso molto successo, nel tempo sono usciti i limiti. Nuove blockchain performanti, nonché layer-2 innovativi, hanno preso posizione. Inoltre, i casi d’uso limitati di MATIC non attiravano più di tanto gli investitori. Era necessaria una soluzione: Polygon 2.0.
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Rebranding e innovazione
Iniziamo dall’ABC: che cos’è Polygon 2.0? Si tratta del più importante aggiornamento nella storia del network, pensato proprio per mantenere il vantaggio competitivo tra i layer-2 di Ethereum. Definirlo “aggiornamento” è però riduttivo; dobbiamo infatti pensare più a una completa ristrutturazione e rivalutazione di un progetto già valido, ma che necessitava un cambio di marcia.
La serie di update di cui si compone il progetto 2.0 lavora su più fronti, tra cui la scalabilità prevista dalla tecnologia ZK, nuove tokenomics e casi d’uso per $POL, governance potenziata e completa e tanto altro ancora.
L’idea di Polygon 2.0 risale a giugno 2023 e fu presentata direttamente da Polygon Labs. Dopo una lunga fase di discussione e confronto con la community, la serie di aggiornamenti ha preso vita e da settembre 2024 vive la sua fase più calda e significativa.
Particolarmente importante l’implementazione degli ZK-rollup: così facendo, Polygon si pone come una soluzione valida e altamente competitiva nel panorama layer-2 di Ethereum. La scalabilità beneficia tantissimo di questa scelta e le performance raggiungono migliaia di transazioni per secondo. Al tempo stesso, si riducono le gas fee e si migliora l’efficienza. Risultato finale: sviluppatori e utenti decisamente più felici.
L’implementazione totale di AggLayer permette un’ottima interoperabilità cross-chain e consente a differenti layer-2 di funzionare in un sistema unificato direttamente su Polygon. Il tutto corredato da uno strumento di sviluppo, la Polygon CDK, pensata per rendere le cose ancora più facili.
Risultato provvisorio più che positivo: oltre 120 progetti L2 creati sfruttando la piattaforma.
Come dicevamo, anche la governance ha beneficiato di questa serie di update. Essa si struttura su tre pilastri:
- Governance del protocollo, ossia i meccanismi e le strutture che consentono a Polygon di funzionare.
- System Smart Contract Governance, ovvero il punto centrale dell’intero progetto in quanto responsabili delle transazioni, dello staking e via dicendo.
- Community treasury, cioè le decisioni prese direttamente dalla comunità riguardo come e dove allocare i fondi per lo sviluppo.
Passiamo alle nuove tokenomics di POL, evoluzione di MATIC.
Puoi approfondire il tema leggendo questo nostro articolo di settembre 2024, preparato proprio per introdurre tutti i cambiamenti del progetto.
Coin POL
Questa criptovaluta parte da delle solide basi, che però portavano anche dei limiti. POL è pensata per superarli e offrire agli utenti una coin migliorata sotto tutti gli aspetti.
Della governance ne abbiamo appena parlato. Sappiamo quindi che POL offre maggiori opportunità rispetto a MATIC.
Le funzionalità cross-chain sono decisamente superiori: l’interoperabilità nell’ecosistema Polygon è nativa e quindi senza complicazioni o limiti.
Importanti i cambiamenti lato emissione annuale. Mentre su MATIC trovavamo una supply fissa, qui vi è un’emissione annuale del 2%, decisamente più sostenibile nel corso del tempo.
Dando uno sguardo ai numeri, la supply massima non ha limiti, mentre il circolante ammonta a poco più di 9 miliardi di esemplari. La supply totale è invece di 10,5 miliardi. Tutte le cifre riportate si riferiscono ad agosto 2025 e sono soggette a variazioni.
L’arrivo di POL è stato accolto positivamente dagli utenti: già l’85% dei MATIC è stato convertito nella nuova coin. In più, dopo la migrazione il traffico sulla chain è cresciuto del 12%.
L’andamento del prezzo non è stato finora positivo, come mostra il grafico di CoinGecko che segue. Tuttavia, questa crypto ha dei buoni fondamentali, così come il progetto che ne sta alla base.
