La SEC prepara il ricorso contro Ripple
Di Davide Grammatica
La SEC ha deciso di presentare un "appello interlocutorio” per ridiscutere la natura di Ripple (XRP) in quanto “security” relativamente ai canali di vendita
La SEC non si arrende su XRP
La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Usa ha deciso di presentare un “appello interlocutorio” contro la celebre sentenza a favore di Ripple, che garantiva come la vendita di token XRP a un pubblico retail attraverso CEX non violasse le leggi federali sui beni finanziari.
La questione non è chiusa, e già ora rimane il problema della vendita del token a soggetti “istituzionali” (in quel caso, XRP è comunque considerato una “security”). E il nuovo ricorso riguarderebbe quindi solo un aspetto particolare del caso, pur potendo lo stesso essere integrato alla procedura originale senza che vengano creati due processi diversi.
La SEC, nello specifico, cerca di “certificare” appunto la decisione secondo cui la vendita “programmatica” di XRP su exchange e a un pubblico retail non vada in contraddizione con la vendita di beni finanziari ai sensi del test di Howey (il test che determina cosa è “security e cosa no).
La grande partita crypto nei tribunali Usa
Il giudice federale Analisa Torres aveva stabilito giusto il mese scorso che le vendite programmatiche agli investitori retail non violassero alcuna legge sui beni finanziari. E ha programmato un processo su altre questioni su cui non si era pronunciata per il secondo trimestre del 2024.
Ripple dovrà ora rispondere alla SEC entro il 16 agosto, che a quanto pare ha trovato un’opportunità per appellarsi alla sentenza molto prima. Del resto gli avvocati dell’autorità di regolamentazione avevano già esortato il giudice Jed Rakoff, con successo, a respingere la sentenza della Torres nel contesto della causa a Terraform Labs.
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