La SEC potrebbe vietare lo staking per gli investitori retail
Di Davide Grammatica
Alcune voci, alimentate dal ceo di Coinbase Brian Armstrong, hanno rinnovato i timori rispetto al fatto che la SEC possa “reprimere” lo staking crypto per gli investitori retail
La SEC e lo staking
Sulla scia delle nuove regolamentazioni crypto, il prossimo obbiettivo delle istituzioni, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere lo staking crypto, ovvero quel processo mediante il quale gli utenti possono depositare token su una blockchain, per proteggere la rete, e ricevere in cambio delle ricompense.
“Stiamo sentendo voci secondo cui la SEC vorrebbe sbarazzarsi dello staking di criptovalute negli Stati Uniti per i clienti retail”, ha twittato Brian Armstrong, co-fondatore e ceo di Coinbase. “Spero che non sia così, perché credo sarebbe un percorso terribile per gli Stati Uniti se ciò fosse consentito”.
La SEC, dopo il crollo di FTX, ha inquadrato le crypto come “priorità”, tanto che, come afferma l’agenzia, “condurrà esami di broker-dealer e RIA che utilizzano tecnologie finanziarie emergenti (o ne impiegano di nuove), per soddisfare le esigenze di conformità e marketing e per ‘servire’ i conti degli investitori”.
Il dibattito sulle normative crypto
Il rapporto tra queste due realtà, come si sa, non è dei migliori. Basti citare le accuse di regolamentazione mediante applicazione forzosa da parte del mondo crypto nei confronti della SEC e del suo presidente, Gary Gensler.
Altri regolatori, del resto, come la senatrice statunitense Elizabeth Warren, affermano come l’industria delle criptovalute abbia “paura di una SEC forte”, aggiungendo come l’agenzia debba fare ancora di più per regolamentare il settore.
“Dobbiamo assicurarci che le nuove tecnologie siano incoraggiate a crescere, e non essere soffocate dalla mancanza di regole chiare”, ha dichiarato Armstrong. “Quando si tratta di servizi finanziari e Web3, è poi anche una questione di sicurezza nazionale che queste capacità siano sviluppate negli Usa”.
Coinbase stessa, successivamente, ha espresso il suo supporto per lo staking, affermando che avrebbe il potenziale per accelerare l’adozione dei pagamenti digitali a livello globale in quanto non dipende dalla creazione di intermediari centralizzati.
Altre agenzie statunitensi che si stanno interessando a questo ambito sono la FTC, la CFTC o il Dipartimento di Giustizia. “Si spera”, ha infine concluso Armstrong, che “possiamo lavorare insieme per pubblicare regole chiare per il settore e trovare soluzioni sensate che proteggano i consumatori preservando l’innovazione e gli interessi di sicurezza nazionale negli Stati Uniti”.
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