Sonic Labs: Ok liquidazione di Multichain dopo hack da $210 MLN
Di Daniele Corno
Dopo l'hack del 2023 con la perdita di $210 milioni, Sonic Labs riceve l'ok dalla corte di Singapore per la liquidazione di Multichain

Singapore approva la liquidazione
Sonic Labs, precedentemente nota come Fantom Foundation, ottiene l’ok definitivo dall’Alta Corte di Singapore per liquidare la Multichain Foundation.
La sentenza, firmata il 9 maggio dal giudice Kwek Mean Luck, stabilisce KPMG Singapore come liquidatore congiunto. La decisione arriva in seguito all’hack da $210 milioni subito da Multichain nel luglio 2023, dove Sonic Labs ha riportato perdite per oltre un terzo del valore totale, in quanto bridge di riferimento per l’intera chain.
L’iniziativa legale da parte di Sonic era già stata annunciata a marzo 2024, dopo mesi di assenza e silenzio da parte del team Multichain, incluso il CEO Zhaojun, arrestato dalle autorità cinesi mesi prima dell’exploit.
Il tribunale ha infatti riconosciuto le accuse di violazione contrattuale e dichiarazioni fraudolente, fornendo a Sonic una base legale per agire concretamente. La decisione rappresenta infatti un primo passo verso il recupero dei fondi, che potrebbe avere anche impatto diretto su altri attori danneggiati dall’evento.
Sonic punta al recupero fondi
Secondo Michael Kong, CEO di Sonic Labs, la decisione della corte rappresenta un passaggio obbligato per proteggere gli interessi della società e dei soggetti colpiti. Secondo Kong infatti, la liquidazione si sarebbe potuta evitare se Multichain avesse risposto con trasparenza, invece di eludere le risposte ed eventuali collaborazioni.
I’m pleased to announce that on 9 May, 2025, Fantom Foundation’s (now @SonicLabs) winding up application against Multichain Foundation Ltd by the Singapore High Court was granted in full.
Individuals from KPMG Singapore were also appointed as liquidators on the same day.…
— Kong.sonic (@michaelfkong) May 14, 2025
L’obiettivo ora è solo uno: recuperare i fondi, non solo per Sonic Labs, ma anche per gli utenti coinvolti nell’exploit.
La società ha infatti già annunciato l’intenzione di collaborare con altri enti e soggetti istituzionali per facilitare il rimborso delle risorse sottratte.
L’azione legale avviata da Sonic infine, non mira solo alla compensazione diretta, ma vuole anche creare un precedente utile a livello normativo, offrendo un percorso concreto per la tutela di chi opera e costruisce nel settore crypto.
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