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Stellar Lumens: la blockchain che potrebbe rivoluzionare la finanza

Di Gabriele Brambilla

Più che una blockchain, Stellar è un libro mastro che permette ai classici sistemi di pagamento e trasferimento valute di evolversi

Stellar Lumens: la blockchain che potrebbe rivoluzionare la finanza

Stellar Lumens: un'introduzione

Stellar è un network pensato per integrare il mondo della blockchain a quello del trasferimento tradizionale di fondi e pagamenti.

Sappiamo bene come gli attuali sistemi mostrino i segni del tempo: basti inviare una certa somma negli Stati Uniti o in Giappone per rendersene conto.

In Europa la situazione è più rosea ma ci sono ancora margini di miglioramento. Ad esempio, un bonifico SEPA richiede 2/3 giorni lavorativi per essere accreditato.

Blockchain e criptovalute spingono e cercano pian piano di sostituire il corrente ordine (almeno in parte). In futuro forse ci riusciranno ma, almeno a oggi, siamo ancora distanti da questo traguardo.

Stellar è invece diverso: si tratta di un network pensato per convivere con gli strumenti tradizionali, migliorandoli, non sostituendoli.

I puristi del nostro settore potrebbero vedere la cosa non di buon occhio. Non bisogna però essere eccessivamente chiusi: è difficile compiere un salto netto, mentre risulta più semplice muoversi a piccoli passi.

In questo approfondimento andremo alla scoperta di quello che da tempo viene considerato come l’erede di Ripple. Ecco, ovviamente migliorandolo di parecchio, non etichettiamo il tutto in partenza 😀

Che cos'è Stellar Lumens?

Stellar nasce nel 2014 ed è un network che permette di conservare e trasferire capitali.

Il suo caso d’uso principale è molto interessante e rende questa soluzione blockchain diversa rispetto a tante altre.

Ad esempio, pensiamo a Bitcoin, la rete più famosa e utilizzata.
Se dovessimo girare 100€ a un amico tramite questa chain, prima dovremmo convertirli in bitcoin e poi inviarglieli. Dopodiché, egli sarà obbligato a vendere la crypto per ritornare in possesso degli euro di partenza. Insomma, una volta entrati nel meccanismo, sono i BTC a muoversi, non altre valute.
Ci sono diversi passaggi da compiere che implicano costi e attese piuttosto lunghe, a meno di utilizzare soluzioni come Lightning Network.
Per farla breve, in alcuni casi si è un po’ limitati.

Stellar Lumens è concepito proprio per andare oltre queste problematiche, permettendoci di creare e spostare qualsiasi tipologia di valuta: dagli euro tokenizzati fino ai bitcoin di cui abbiamo parlato poco fa.

Grazie a Stellar è possibile trasferire capitali in modo rapido, sicuro ed economico, andando oltre i limiti dei sistemi tradizionali. In aggiunta, anche la tipologia di valuta non incontra confini: desideriamo spostare euro che diventeranno poi dollari? Oppure partire da bitcoin e arrivare a delle sterline? Non c’è alcun problema.

A differenza di molte “colleghe”, questa blockchain è vista di buon occhio dal sistema finanziario tradizionale. Questo in quanto il progetto si sposa bene con ciò che già esiste, migliorandone il funzionamento. Come sostenuto dalla documentazione ufficiale di Stellar:

“From the beginning, Stellar has been cryptocurrency-adjacent, but the software has always been intended to enhance rather than undermine or replace the existing financial system.”

“Sin dall’inizio, Stellar è stata adiacente alle criptovalute, ma il software è sempre stato inteso come miglioratore del sistema finanziario esistente, non come rimpiazzo o minaccia.”

Stellar non ha proprietario, è una rete decentralizzata e aperta a chiunque. Oltre a sicurezza, rapidità ed economicità, ciò garantisce anche massima trasparenza.

Vi è comunque una fondazione che ne cura gli interessi e lo sviluppo, composta da un team di 123 persone e con sede a San Francisco, California.

Grazie al network, svariate entità e persone spostano capitali con semplicità: dalle grandi Compagnie agli individui privati, passando addirittura proprio dalle banche.
Oggi si tratta dell’alternativa numero 1 a Ripple, realtà dipinta per anni come la “blockchain delle banche” ma costantemente in sofferenza. Non è un caso se Stellar ha tra i fondatori Jed McCaleb, sviluppatore e imprenditore tra i protagonisti della nascita proprio di Ripple (XRP).

Per dare un’idea della validità di Stellar, esso viene impiegato anche da IBM nel suo progetto denominato Blockchain World Wire revolution, un sistema che rende semplici i pagamenti cross-border. Poco sotto abbiamo inserito un’immagine esemplificativa sul funzionamento, proveniente dal sito ibm.com. Notare come i passaggi vengono drasticamente ridotti: da un’operatività che ricorda il flipper, il progetto di IBM snellisce non di poco il processo.

Ok, ora abbiamo ben chiaro il servizio centrale di Stellar Lumens: consentire pagamenti e trasferimenti di valute in tutto il mondo, siano esse crypto che monete tradizionali.

Passiamo quindi a qualche dettaglio tecnico, come sempre senza esagerare.

Che cos'è Stellar Lumens?

Come funziona Stellar Lumens?

Solitamente, trattando di blockchain e criptovalute ci si imbatte nei soliti algoritmi di consenso, ciascuno con eventuali variazioni e declinazioni del caso.

Invece, Stellar si comporta diversamente: l’architettura non prevede Proof of Work, Proof of Stake e simili. Non c’è alcun processo di mining alla Ethereum o validazione tipo Solana.

Immaginiamo Stellar come un libro mastro, di quelli usati per mantenere la contabilità di un’azienda. La sua costruzione è più vicina a quella di un database, distribuito però su numerosissimi computer.
Proprio come un contabile, il network Stellar tiene traccia di tutte le transazioni, nonché dei bilanci degli account. Questo libro mastro è caricato su ogni nodo della rete, perciò è impossibile manomettere i dati che contiene.

L’algoritmo di consenso utilizzato prende il nome di Stellar Consensus Protocol.
Esso somiglia molto più ad alcuni sistemi di votazione piuttosto che a protocolli già esistenti.
Semplificando, il procedimento prevede la proposta di una dichiarazione da parte di un determinato nodo. Ad esempio, questa può sostenere che a una transazione corrisponda un certo valore.
A questo punto parte una fase di votazione il cui obiettivo è quello di raggiungere un certo quorum, esattamente come in alcune tipologie di referendum ed elezioni politiche.
In caso di successo, la dichiarazione viene confermata. Al contrario, se si manifestano problemi, scattano altri meccanismi.
Con l’obiettivo di migliorare sicurezza e stabilità, sono inoltre previsti processi tipici del mondo politico quali i ballottaggi.

Abbiamo davvero ridotto all’osso parecchie pagine di spiegazioni dettagliate e abbastanza difficili da comprendere. Ancora poco chiaro? Traduciamo il tutto in termini più familiari.

Ogni transazione su Stellar viene proposta da un nodo e verificata da tanti altri.
Tra gli elementi controllati ci sono ovviamente i bilanci: non potrei inviare 500 XLM se non li avessi nel mio account.
Prima di ottenere conferma, i nodi devono fornire un certo numero di verifiche positive. In caso contrario, l’operazione non viene portata a compimento.
Grazie a questa soluzione, il sistema è sicuro e al riparo da manomissioni di qualsiasi genere.
Il concetto di base non si differenzia molto da altre realtà, dove ad esempio i validatori devono dare l’ok a ogni transazione. A cambiare è però l’architettura che consente di operare.

Grazie allo Stellar Consensus Protocol, le transazioni sono rapidissime (aggiornamento ogni 5 secondi) ed economiche.

Il network rappresenta davvero qualcosa di innovativo e vantaggioso sia per utenti e imprenditori che per sviluppatori, istituzioni bancarie e simili.

I primi possono beneficiare di una rete efficiente e sicura per spostare capitali, pagare i propri acquisti o riscuotere gli incassi delle vendite.

I secondi possono contare su un mondo già pronto all’utilizzo.

Sono a disposizione token che rappresentano valute tradizionali e criptovalute. È inoltre possibile crearne altri, ritagliati sulle proprie necessità.

Non è richiesta alcuna spesa per le infrastrutture; inoltre, i costi di sviluppo sono contenuti: i team che lavorano sul progetto non devono partire da zero e possono fare affidamento su validissime API facilmente integrabili.

Alla luce dei fatti, Stellar Lumens ha un buon potenziale. Come poter investire se si è un utente comune? Il metodo più semplice è quello di esporsi alla coin Stellar Lumens…la conosceremo a breve. Prima però dobbiamo spendere qualche parola su degli elementi chiave del network: le anchors.

"Stellar collega i diversi circuiti tra loro in modo sicuro, rapido ed economico"

Stellar anchors: cosa sono e che ruolo rivestono

All’interno di Stellar, le anchors (tradotto in “ancore”) svolgono un ruolo significativo.

Tornando alle anchors, per capire di che si tratta, è necessario inquadrare la situazione attuale nel mondo dei pagamenti e trasferimenti di denaro.
In realtà non occorrono molte parole: in base all’area geografica, vengono impiegate diverse architetture. Ad esempio, il circuito SEPA include i Paesi dell’Unione Europea più altri come Regno Unito, Svizzera, Norvegia e Islanda. Questa soluzione porta a trasferire denaro in maniera più rapida ed economica rispetto al passato.

Purtroppo, le varie architetture non interagiscono tra loro e ciò comporta disagi non da poco. Infatti, per qualsiasi operazione extra-circuito si deve ricorrere allo SWIFT, uno schema parecchio datato (quasi 50 anni sulle spalle!) non all’altezza delle sfide attuali e future.
Ci sono poi delle alternative poco impiegate, oppure utilizzate solo da cerchie ristrette di Stati.

La soluzione al problema potrebbe essere proprio Stellar: spostando coin e token in modo digitale, si abbattono i limiti dello SWIFT.
Come sappiamo, il network offre la possibilità di impiegare degli asset di pari valore a quello delle valute tradizionali, totalmente convertibili con esse. Tuttavia, questi devono avere stabilità e garantire la fungibilità appena menzionata. Ecco quindi scendere in campo le ancore.

Le anchors di Stellar sono degli attori regolamentati, compagnie fintech o istituzioni finanziarie che svolgono le seguenti mansioni:

  • Copertura dei token con le corrispettive valute tradizionali. Grazie a ciò, la fungibilità è garantita: 1$ digitale potrà sempre essere convertito in uno cartaceo. Per approfondire il funzionamento di questo meccanismo, ecco un articolo completo sulle stablecoin.
  • Fungere da ponte tra Stellar e il sistema bancario del Paese dell’anchor, così da poter offrire un servizio stabile di conversione delle valute, nel rispetto delle legislazioni vigenti.

Ciascuna anchor può decidere se occuparsi di uno solo di questi incarichi, oppure di lavorare su entrambi.

Ci siamo: possiamo finalmente passare alla coin nativa di Stellar, il Lumen.

Stellar anchors: cosa sono e che ruolo rivestono

Stellar Lumens (XLM)

La criptovaluta nativa del network è lo Stellar Lumen (XLM).

Inizialmente la supply era stata fissata a 100 miliardi di esemplari. Tuttavia, in seguito a dei cambiamenti adottati diversi anni fa, il tetto massimo è passato a 50 miliardi.

Il circolante attuale corrisponde al 50% del totale degli XLM: 24,7 miliardi.

Quanto ai casi d’uso, Stellar Lumens è innanzitutto la valuta con cui vengono pagati i costi delle transazioni. Inoltre, ne viene richiesta una piccola somma per avviare dei nuovi account.

Al di fuori di questo, la documentazione ufficiale di Stellar chiarisce che non vi è alcuna preferenza verso una criptovaluta piuttosto che un’altra. È chiara la volontà di voler privilegiare la struttura di per sé, non la coin nativa. Ciò non deve meravigliare: il network ha l’obiettivo di imporsi come strumento leader negli scambi finanziari su blockchain, qualcosa di molto più grande rispetto alla crescita di valore di una sola criptovaluta.

L’andamento di Stellar Lumen (XLM) è composto dai saliscendi tipici di ogni altcoin.

Il primo all-time high è stato raggiunto nel lontano gennaio 2018: circa 90 centesimi di dollaro con market cap sui 16 miliardi. Il tutto prima di crollare nel lungo bear market dei due anni successivi; chi l’ha vissuto sa bene di cosa stiamo parlando.

Un secondo picco, inferiore, è datato invece maggio 2021: 73 centesimi.

Quindi, investire o non investire? Questo è il dilemma!

Stellar Lumen (XLM) rappresenta di certo una scelta migliore rispetto a tante altcoin e memecoin in circolazione (ecco un articolo su Dogecoin per i più curiosi). Qui disponiamo infatti di una realtà collaudata e riconosciuta, dotata di una struttura importante e di un chiaro progetto per il futuro.

I casi d’uso sono purtroppo un po’ limitati ma comunque sufficienti a legittimarla.

Il vero rischio sta nell’incertezza: Stellar è un network valido e dal grande potenziale ma non manca la concorrenza. Inoltre, il sistema finanziario tradizionale è pronto a compiere questo passo? Vorrà farlo? Oppure cercherà alternative più centralizzate?
Successo o fallimento stanno proprio in queste risposte. Un’adeguata analisi fondamentale è sempre utile ma non basta: servono valutazioni personali e volontà di assumersi rischi non indifferenti.

Grafico offerto da TradingView.


Network Stellar: lo strumento giusto per una nuova finanza?

Abbiamo scoperto alcuni dettagli riguardo al funzionamento di Stellar. Tuttavia, questi non sono la cosa più interessante che dobbiamo fare nostra.

I messaggi più importanti arrivano dai casi d’uso a cui il network si rivolge. In questa realtà non si vuole passare totalmente al mondo delle criptovalute, sovrastando quello della moneta standard. Piuttosto si cerca di offrire una soluzione che armonizzi i due settori, potenziando il tradizionale con le modernità del nuovo.

Certo, un mondo “dominato” dalle criptovalute non sarebbe per niente male agli occhi di molti. Tuttavia, servirà ancora del tempo per vincere perplessità e resistenze, nonché per limare i molti difetti; tutto normale: numerose idee rivoluzionarie sono state respinte e ostacolate agli esordi.
Pertanto, nel frattempo devono esserci delle soluzioni che strizzino l’occhio a ciò che è già esistente. Il network Stellar fa esattamente questo.

Attenzione: non dobbiamo pensare che tutte le altre blockchain potrebbero passare in secondo piano nel caso Stellar dovesse fare il boom.
Trascurando discorsi su casi d’uso e valore intrinseco di ciascuna realtà, Stellar diverrebbe invece un ambasciatore del nostro settore, dimostrando anche ai più scettici che c’è davvero tanto potenziale dietro. Insomma, dovremmo fare un po’ di tifo per Stellar, potrebbe aiutare tutto il comparto.

Eri già a conoscenza di Stellar? Qual è il tuo pensiero? Se vuoi darci la tua opinione, i nostri canali social sono a disposizione.

Alla prossima!


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