Stripe ha sviluppato un suo servizio di accesso alle crypto
Di Davide Grammatica
Stripe, società americana di servizi finanziari, ha sviluppato un “onramp” crypto-fiat per consentire agli sviluppatori di integrarlo nelle loro piattaforme
Stripe punta sulle crypto
La società americana di servizi finanziari Stripe, valutata ad oggi 95 miliardi di dollari, ha sviluppato un “onramp” crypto-fiat per consentire agli sviluppatori di integrarlo nelle loro piattaforme. Siano esse DEX, NFT, wallet o dApp in generale.
Stripe gestirà tutti i KYC, i pagamenti e le frodi, eliminando così la necessità di integrare più servizi di terze parti. E a detta del comunicato ufficiale, basteranno solo dieci semplici linee di codice.
Per gli utenti finali, invece, questo “onramp” rappresenterà solo un’esperienza di checkout che, si legge, “consentirà il regolamento istantaneo delle criptovalute”. Questi salveranno le proprie informazioni di pagamento e identità su Link, e grazie a quest’ultimo avranno accesso alla possibilità di eseguire un checkout istantaneo con qualsiasi piattaforma Stripe abilitata per Link.
Ed è possibile fin da subito con una varietà di partner, a iniziare da Audius, piattaforma di streaming musicale basata su blockchain, il marketplace Magic Eden, e la dApp Argent.
“Vogliamo che il mondo intero sperimenti la magia degli NFT”, ha affermato Jack Lu, co-fondatore e ceo di Magic Eden. “Ecco perché siamo entusiasti di lavorare con Stripe per lanciare una soluzione di pagamento fiat che ci consentirà di raggiungere nuovi utenti Web3”.
Una ventata di ottimismo
In generale, l’operazione di Stripe ravviva il mondo crypto in un momento in cui a farla da padrone sono le sfortunate vicende dei suoi protagonisti. Al contrario, nonostante i recenti avvenimenti, Stripe si è detta entusiasta delle prospettive sottostanti l’innovazione. E questo mantenendo un fondamentale ottimismo rispetto a come le criptovalute possano “aiutare a facilitare un ecosistema di servizi finanziari più accessibile a livello globale”.
Nell’ultimo anno, in questo senso, Stripe si è concentrata sul concedere alle società crypto l’accesso al suo Global Payments and Treasury Network (GPTN). Collaborando, per esempio, con i marketplace NFT per consentire ai creator di ricevere i pagamenti per il loro lavoro. Oppure, implementando il supporto per i pagamenti crypto in 67 paesi.
Il tutto, a fronte del fatto che alcune delle esigenze più basilari per uno sviluppatore Web3 sono ancora scarsamente soddisfatte. A partire dal riuscire ad attirare a sé l’utente finale, finanziando (in senso pratico) il suo “portafoglio-wallet” con la crypto necessaria per interfacciarsi con lui. L’”onramp” fiat-crypto proverà quindi a rimuovere questa complessità.