Uniswap: il DEX di riferimento

Che cos'è una piattaforma DeFi?

Una piattaforma DeFi, sigla che sta Decentralized Finance, non è altro che un’applicazione decentralizzata a uso finanziario costruita su una blockchain. Questa tipologia di finanza è nata all’inizio del 2017 grazie all’arrivo degli smart contract, nati su network Ethereum.

Le applicazioni decentralizzate (DApp) sono in grado di automatizzare e disintermediare servizi finanziari complessi come scambi, prestiti o assicurazioni. Come accennato, le loro unità funzionali sono gli smart contract, ovvero programmi che eseguono in autonomia alcune azioni in base agli input che ricevono e alle regole secondo cui sono stati progettati.

Il tutto è basato su blockchain, sulla quale viene registrata ogni singola transazione. In questo modo abbiamo la possibilità di operare senza intermediari, con la sicurezza dell’immutabilità delle transazioni.

Questo breve accenno alla DeFi ti permetterà di comprendere meglio il resto dell’articolo. Se vuoi approfondire ulteriormente, scopri di più sulla DeFi.

Come funziona un DEX?

Con la parola DEX si intende Exchange Decentralizzato, ovvero un exchange che non necessita della detenzione delle nostre chiavi private. Questo vuol dire che non avremo la necessità di depositare le criptovalute al suo interno, ma ci basterà connettere il wallet per eseguire le operazioni. In poche parole: manteniamo la custodia dei nostri asset.

Per capire come un DEX possa permetterci l’acquisto o la vendita di criptovalute, dovremmo prima comprendere che cos’è lo scambio tramite AMM (Automatic Market Maker) e come funziona un pool di liquidità.

Lo scambio AMM è una tipologia di scambio automatico a prezzo di mercato. Quando vogliamo scambiare una coppia di token tra di loro dobbiamo farlo all’attuale prezzo di mercato, senza impostare un limit buy/sell.

Infatti, queste piattaforme sfruttano i liquidity pool, cioè dei pool composti da due monete (solitamente al 50/50). Le persone che forniscono liquidità nei pool lo fanno per ottenere un ritorno percentuale sulle coin depositate, che diventano un ottimo sistema di rendita passiva.

La rendita è data principalmente da due fattori:

1. Dalle fee pagate da chiunque effettuerà uno scambio con le monete che abbiamo inserito nel pool;
2. Da un incentivo che offre la piattaforma.

Sappiamo che il tema può essere complesso. Ecco quindi un esempio che spiega più di mille parole:

Pensiamo di voler fare da liquidity provider su un DEX, per massimizzare il rendimento delle nostre coin. Avremo la possibilità di partecipare a un pool già esistente sul DEX o di crearne uno nostro. Nell’esempio, vogliamo mettere a rendita parte dei nostri ETH e USDT, quindi cominciamo depositando una quantità equivalente delle due coin all’interno di un liquidity pool ETH/UDST.

Nello specifico: 1 ETH (dal valore di 3000$) e 3000 USDT (dal valore di 3000$).

Una volta fatto questo, qualsiasi persona volesse scambiare ETH per USDT, o viceversa, pagherà una fee a tutti i partecipanti del pool (perché per fare lo scambio usa il denaro che questi ultimi hanno depositato). In più, la piattaforma stessa, per richiamare l’indispensabile liquidità, ci pagherà con dei token chiamati “LP”.

Otterremo ad esempio un APY, ossia un rendimento, del 20%. Il rendimento varia in funzione dei due fattori appena visti.

Un exchange centralizzato come Bybit funziona invece in altro modo e si basa sull’order book. Esistono poi soluzioni ibride, che uniscono order book e pool di liquidità, ma per adesso non complichiamoci la vita e torniamo su Uniswap.

Uniswap: integrazione mediante Hot Wallet

Uniswap, come qualsiasi piattaforma di finanza decentralizzata, necessita di aver connesso a sé un wallet crypto.

Una volta entrati nel sito ufficiale dell’applicazione, in alto a destra troveremo un tasto con scritto Connetti (o Connect, dipende dalla lingua). Da qui sarà possibile selezionare tra numerosi wallet quello che desideriamo collegare al DEX.

Ricordiamoci che la tipologia più funzionale per connetterci a DApp di questo tipo è quella degli Hot Wallet. Per intenderci, estensioni di browser come MetaMask sono quasi sempre supportate. Sarà quindi nostro compito capire come funzionano e come utilizzarle al meglio.

Se stiamo utilizzando un wallet multi-chain come MetaMask, dovremo selezionare il network giusto con cui collegarci alla piattaforma. Se, ad esempio, stessimo provando a collegarci a Uniswap su Ethereum, allora dovremmo impostare il network del nostro MetaMask su Ethereum.

Come funziona Uniswap?

Uniswap, come abbiamo già detto, è un DEX e quindi consente a noi investitori di scambiare criptovalute in maniera molto intuitiva, il tutto senza la necessità di effettuare il KYC per poterci interagire.

Un tempo, Uniswap exchange aveva delle commissioni elevatissime in quanto supportava solo Ethereum. Con il passare degli anni sono stati introdotti altri network, tra cui i layer-2 Arbitrum e Optimism, che consentono di ridurre significativamente le fee.

Su Uniswap possiamo ricoprire essenzialmente due ruoli:

1. Quello di semplici utilizzatori, utilizzando la funzione Scambia (Trade) che ci consentirà appunto di scambiare criptovalute;
2. Quello di liquidity provider, dando liquidità alla piattaforma e guadagnando di conseguenza degli interessi pagati in token UNI.

Partendo dalla schermata principale, troveremo la funzione Scambia/Trade dove sarà possibile scambiare i token attraverso l’AMM di Uniswap. Questa tipologia di scambio è molto popolare negli exchange e ci consente di comprare/vendere dei token al prezzo di mercato. Il funzionamento è immediato e semplice: ci basterà scegliere il token che vogliamo scambiare per l’altro.

Se invece volessimo mettere a rendita alcune delle coin che deteniamo nel nostro wallet, potremo farlo facendo da liquidity provider attraverso un pool composto da due coin al 50/50, ricevendo interessi in token UNI.

Token UNI di Uniswap

Il token UNI funge da Governance Token e ci permette di avere potere nelle votazioni che riguardano le modifiche alla piattaforma stessa. Più ne possediamo e più il nostro voto peserà.

Il token UNI, più che essere utile all’interno della piattaforma, rappresenta un investimento sulla piattaforma Uniswap stessa, ragione per cui potremo decidere di detenerlo o meno.

UNI è un token nativo ERC-20, disponibile però anche su tante altre blockchain tra cui Solana. Esso non ha una supply massima, quindi ci sarà sempre un certo grado di inflazione (2%, assolutamente accettabile).

Pool di liquidità Uniswap

Per mettere a rendita le proprie nostre dovremo accedere alla scheda Pool e cliccare sulla scritta Create position. Qui potremo scegliere i due token da mettere in un pool composto al 50% da uno e al 50% dall’altro.

Grazie agli sviluppi più recenti, ora Uniswap ci permette di impostare un range di prezzo in cui la nostra liquidità è effettivamente operativa. Questa funzionalità ci aiuta a contenere i danni da impermanent loss, tipici di chi funge da liquidity provider su determinate coppie di token.

Per capire come impostare al meglio la vostra liquidità in Uniswap, ecco un link utile; dovrai solo cercare il network di tuo interesse, o modificare la frase di ricerca da noi impostata, per poi leggere l’approfondimento dedicato.

Conclusioni e recensioni di Uniswap

Uniswap, essendo uno dei pionieri della DeFi, è uno dei DEX più sicuri al mondo. Infatti oltre a gestire volumi di diversi milioni di dollari, può vantare la partecipazione di diversi clienti istituzionali.

Concludendo, Uniswap è stato sviluppato per permettere lo scambio di token in maniera sicura, decentralizzata e automatizzata e in questo riesce perfettamente.

Negli ultimi anni (qui un articolo del 2024 su Uniswap v4, successore di Uniswap v3), i grandi cambiamenti introdotti hanno consentito a Uniswap di restare uno dei pilastri della finanza decentralizzata.

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